La trasferta di “Pippo” Maniero e dei tantissimi ex

Fabio Di Stefano

Dopo il vittorioso doppio turno casalingo, ed il rinvio della gara di Modena, è arrivato il mezzo passo falso col Crotone. Domenica il Catania si reca a Pescara, per quello che sarà il primo impegno in trasferta del “nuovo” Catania. C’è molta curiosità di vedere all’opera la squadra di Marcolin lontano dal Massimino. Sin qui il rendimento esterno è stato a dir poco disastroso, con soli due punti raccolti e ben nove sconfitte. Il Catania è, con il Latina, l’unica squadra a non aver mai vinto fuori casa.

Non se la passa meglio il Pescara formato casalingo: i biancoazzurri hanno vinto solo tre partite, mentre hanno perso quattro volte. La squadra di Baroni è ancora in cerca del primo successo interno del 2015, vanta però il terzo attacco del campionato (dopo quelli di Carpi e Livorno). Quello delle partite esterne è un fardello che pesa ormai da anni: fuori dalle mure amiche il Catania faticava a fare risultato anche nelle stagioni migliori in massima serie.

Ecco perchè la trasferta in Abruzzo assume i contorni di una vera e propria prova del nove. Il tempo stringe e la classifica langue. Per rispettare il progetto del club, che mira almeno ai play-off, fare punti in trasferta diventa vitale più che necessario. Sarà la partita degli ex, tutti militanti tra le file del Catania. Sono infatti ben sei ad aver difeso in passato i colori biancoazzurri: Maniero, Schiavi, Mazzotta, Del Prete, Calaiò e Delli Carri (quest’ultimo sia da calciatore che da dirigente).

Significative le esperienze di Calaiò (un campionato di C1 vinto e 28 reti in 70 presenze) e Delli Carri. L’attuale DS del Catania, fu artefice della promozione in A del Pescara targato Zeman, stagione 2011/12. Sarà soprattutto la partita di Riccardo Maniero: l’attaccante napoletano è stato recente protagonista del parecchio discusso passaggio al Catania, con tanto di lettera d’addio dedicata ai tifosi abruzzesi. “Pippo”, che ha lasciato Pescara da capitano, ha realizzato 32 reti in 94 presenze, ottenendo una promozione in A.

Essendo le due compagini delle big per la categoria, non dovrebbero esserci polemiche legate alle recenti dichiarazioni di Lotito. A Catania bruciano ancora gli errori commessi dall’arbitro Sacchi, episodi che hanno scatenato le ire di Cosentino, tanto da indurre l’ad catanese ad interrompere il silenzio stampa ed attaccare duramente la classe arbitrale. Sfogo valsogli due mesi e mezzo di inibizione, le critiche del presidente della Lega Serie B e dell’addì del Crotone, ma anche il consenso di parte della tifoseria rossazzurra.