Pagelle (AKR-CAT): Sul disastro di Rigoli, la “ciliegina” di Mazzarani

Fonte: CalcioCatania.it
Marco Di Mauro

Le valutazioni attribuite ai protagonisti rossazzurri della sfida contro l’Akragas, persa 2-1.

Pisseri voto 6.5: Sfodera due parate che salvano il risultato, quando ancora è salvabile. Può poco sulla conclusione dalla distanza di Pezzella mentre sfiora il pallone calciato dal dischetto da Salvemini, che vale il 2-1 finale.

Gil voto 5: Solido nella prima parte di gara. Nel secondo tempo, quando piomba il buio più profondo sui rossazzurri, commette il fallo giudicato da rigore dall’arbitro. Episodio determinante ai fini del risultato.

Bergamelli voto 5.5: Cerca di dirigere al meglio possibile la difesa, ma senza filtro da parte del centrocampo è un compito impossibile, specie in trasferta e contro un avversario che corre. Sui due episodi che portano alle reti dell’Akragas può poco.

Marchese voto 5.5: Pregevole l’assist a Tavares che porta al fallo da rigore la difesa dell’Akragas. Sacrificato centrale, non viene spostato sulla corsia sinistra al posto dell’assente Djordjevic neanche quando il Catania fatica a mantenere alto il baricentro e finisce poi col perdere campo.

Di Grazia voto 4: Incide sulla gara, ma in senso negativo. Il ruolo che è chiamato a svolgere non riesce a interpretarlo a dovere. Rigoli si accorge solo a risultato compromesso che proprio sulle fasce l’Akragas ha costruito la rimonta. Quando lo sostituisce è troppo tardi.

All’81esimo Manneh s.v.

Scoppa voto 4: Prestazione deludente. Sbaglia appoggi elementari e sono più le volte in cui i suoi piedi innescano azioni pericolose degli avversari che non quelle in cui lanciano i suoi compagni. Incomprensibile la sostituzione del regista a 10 minuti dalla fine, a fronte di una gara in cui l’assetto di gioco aveva dato chiari segnali preoccupanti sin dal 20esimo del primo tempo.
All’81esimo Fornito s.v.

Biagianti voto 6.5: L’ultimo ad arrendersi, da vero capitano. Si procura il rigore del possibile 2-2, anche se fa quasi tutto l’avversario che lo scalcia da dietro. Sua l’ultima conclusione in porta della partita, la seconda. E ciò ne fa il rossazzurro che più degli altri ha inquadrato la porta.

Parisi voto 4: A differenza di Di Grazia, lui, l’esterno nel 3-5-2 dovrebbe saperlo interpretare a dovere. Ma come Di Grazia è un ragazzo, che si perde nel caos di un centrocampo che ha pochissime idee, tanta paura e piedi ingarbugliati.

Mazzarani voto 3.5: Purtroppo ha l’incombenza di battere il rigore del potenziale 2-2, dopo aver azzeccato quello dell’1-0. Il dio del calcio sa che il pareggio sarebbe ingiusto e gli butta addosso la croce del “traditore della patria”. Croce che non merita. Ma il giudizio sul resto della prestazione rimane: date le sue potenzialità, è stato il più deludente tra gli undici rossazzurri in campo.

Pozzebon voto 4.5: Solo un tiro, rimpallato dalla gamba di un avversario.

dal 61esimo Barisic voto 5: Il suo innesto non ha effetti positivi sulla squadra, subito dopo il pareggio dei padroni di casa.

Tavares voto 5.5: Generoso, a volte lo si vede persino in difesa a dare una mano. Alle sue spalle, il vuoto dal punto di vista del gioco, e stavolta non arrivano neppure lanci lunghi sui quali avventarsi. Eppure, gli basterebbe solo qualche cross – come in occasione del rigore – per risultare pericoloso.

Allenatore – Rigoli voto 3: Il suo Catania è impreparato ad affrontare la trasferta di Agrigento, su tutti i fronti. La prestazione offerta dai suoi calciatori contraddice le sue impressioni sullo stato della squadra e gli obiettivi fissati dopo il successo contro il Matera. Lascia senza parole l’immobilismo tattico e temperamentale o l’impotenza tattica e temperamentale, con cui dalla panchina accompagna la rimonta dell’Akragas. Nonostante le numerose soluzioni tattiche e tecniche, e i problemi parsi ben riconoscibili durante la gara, il primo cambio che tocca a fondo il sistema di gioco arriva all’81esimo.  In sala stampa sostiene di non avere capito il perché la sua squadra ha difficoltà ad esprimersi in trasferta. Parole che, girata già da tempo la boa del girone d’andata, non fanno ben sperare per il prosieguo del campionato.

Foto: calciocatania.it