Raffaele: «Chi gioca nel Catania ha obbligo di puntare al massimo»

Fonte immagine: calciocatania.it
Giorgio Grasso

Intervenuto nel pre-gara di Catania – Catanzaro, mister Raffaele ha analizzato il momento degli etnei, in vista dell’ultimo impegno prima della sosta. L’allenatore dei rossazzurri ha, inoltre, tratto un primo bilancio del campionato disputato finora.

Le parole di Raffaele:

“L’aria di casa ci farà sicuramente bene. Il Massimino è il nostro stadio ed è il posto dove vogliamo giocare tutte le partite interne da qui alla fine. Speriamo di giocarle con il pubblico il prima possibile. L’ho sempre detto: il calcio senza pubblico non è mai la stessa cosa. Per una squadra come il Catania la spinta dei tifosi è fondamentale per ottenere risultati. Rientrare al “Cibali” è già un’ottima cosa, ma il mio auspicio è di tornare a lottare davanti ai nostri magnifici tifosi.”

“Abbiamo fatto un percorso completamente diverso rispetto a Ternana, Bari o Avellino. Lo stesso Palermo credo abbia un budget nettamente superiore al nostro. Ma l’obbligo di chi ha l’onore di indossare la maglia del Catania è quello di puntare al massimo. Stiamo cercando, nonostante le difficoltà – nostre, non societarie – di arrivare a questa sosta nel migliore dei modi possibili. Una volta tagliato questo traguardo cercheremo di aggredire il girone di ritorno con la consapevolezza di essere diventati una vera squadra.”

“Carlini gioca in una posizione ibrida che rende il 3-5-2 del Catanzaro un 3-4-1-2 in fase di possesso. Domani dobbiamo fare una partita di mentalità. Abbiamo la fortuna di chiudere l’anno solare con una partita casalinga. Di fronte abbiamo una squadra forte ma dobbiamo scendere in campo con l’obiettivo dei tre punti. C’è l’obbligo, da parte nostra, di dare fondo a tutte le energie per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati nei mesi scorsi.”

“Il Catanzaro è un’ottima squadra, con ottime individualità. Ma a me interessa la mia squadra. Oggi ho visto i ragazzi in salute durante l’allenamento. È la prima volta che arriviamo ad un turno infrasettimanale con tante alternative in vari settori. Abbiamo solo qualche problemi in una zona di campo, dove forse sarà necessaria qualche staffetta. Per il resto credo che la squadra sia in ottima salute, sono rientrati molti giocatori oggi. Sono carico, perché domani (oggi, ndr) dobbiamo dare il massimo.”

“Questa squadra ha fatto un percorso. Tanti calciatori hanno saltato la preparazione ad inizio campionato, quindi abbiamo dovuto costruire con pazienza. La priorità è stata la fase difensiva, con il quale abbiamo vinto le prime partite. Voglio vedere i ragazzi fare meglio negli ultimi venti metri, possono migliorare molto. Nelle ultime partite, Cavese a parte, siamo stati noi a dettare i ritmi del gioco, tenendo sempre la palla con personalità. Quando elementi come Piccolo o Reginaldo entreranno nella migliore condizione fisica avremo anche più opzioni ed imprevedibilità in attacco.”

“Rosaia non è convocato. Piccolo ha fatto due partite consecutive dopo otto mesi di inattività, domani vedremo come dosare il suo minutaggio.”

“Noi vogliamo la pressione dei piani alti. Soffro se la classifica diventa anonima. Ma bisogna stare attenti perché la graduatoria è ancora corta e bastano due passi falsi per ritrovarti decimo. Dobbiamo pensare una partita alla volta, la classifica la guarderemo a 6-7 partite dalla fine, quando inizierà lo sprint finale. Per ora pensiamo solo alla singola gara.”

“È una vigilia un po’ diversa dalle altre. Dopo un inizio di campionato frenetico ti avvicini alla sosta. Dopo la sconfitta di Teramo ci siamo detti di fare il meglio possibile fino alla sosta. Ultimamente ci siamo prefissati l’obiettivo del terzo posto, obiettivo che ad oggi abbiamo raggiunto se vediamo la classifica senza la penalizzazione. Io per ora considero la classifica del Catania con 28 punti, nel mio ottimismo credo che a gennaio questo -2 verrà annullato.”

“Tonucci sarà sicuramente della partita.”

“Rispetto alle prime partite del campionato la squadra è cresciuta nella forma fisica e nella consapevolezza. Ora ci manca solo l’ultimo tassello: riuscire a perfezionare il gioco negli ultimi metri. Non è una colpa dei singoli giocatori: come ho già detto molti ragazzi non sono stati al meglio finora.”

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