Stagione bruciata, ripartire dalla gioventù! Caso Escalante, riscattato, non è più Under

Vittorio Calì
Foto: calciocatania.it

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Alla fine di una stagione del genere è difficile trovar qualcosa da salvare o da ripescare, per poter dare spunto per la prossima. Dopo un anno passato a vedere dominare squadre con l’organico di Frosinone e Carpi, la dirigenza etnea dovrebbe fare un pensierino su un progetto basato sui giovani.

Le regole sugli under della serie B, costringono le società a dover puntare sui giocatori più verdi e gli etnei che nella stagione appena trascorsa erano partiti con idee ben diverse. Dovranno fare di necessità virtù, sondando il mercato dei giovani e puntando sugli under in organico.
Ma quali sono i giovani di proprietà che potranno dare il loro significativo contributo, dopo aver tirato le somme di questo campionato appena trascorso?

I nuovi giovani: Scoperto vs da Scoprire

Sicuramente fra i nuovi innesti che hanno destato le maggiori sicurezze, c’è il piccolo centrocampista ghanese, Moses Odjer, che ha fatto letteralmente innamorare Sannino e successivamente ricredere Marcolin (che lo aveva inizialmente trascurato, per poi rilanciarlo).Per il centrocampo etneo del futuro che sta per arrivare, dovrà necessariamente essere preso in considerazione,  e per quello che ha fatto vedere si fa preferire come mezzala piuttosto che come mediano (forse per la sua struttura fisica). Personalità, tiro da fuori senza timori e dinamismo, sono le caratteristiche che potranno dare una grossa mano al prossimo allenatore del Catania, da parte del giovane africano.

Il baby mister X è invece, l’argentino Piermateri, che si dice abbia un gran futuro, ma ancora deve dimostrarlo a Catania, potrà comunque essere un 95′ da poter studiare e mettere in condizioni di crescere, anche perché il suo ruolo (trequartista) è colmo di insidie e pretese. Il Catania lo ha pagato ben 800mila euro. 

Ha già finito le sue opportunità?

Arrivato come esterno d’attacco due anni fa, girato in prestito al Milan di Inzaghi l’anno scorso e rientrato da prima punta e vice Calaiò-Maniero in questa stagione. Stiamo parlando di Maks Barisic, che ha avuto la possibilità di mettersi alla prova per qualche spezzone di partita non riuscendo mai a dare un sussulto, riuscirà a darlo in futuro?

Altro punto interrogativo, Bruno Petkovic (Dr. Jekyll e Mr. Hyde), mandato in prestito, e pronto a rientrare dopo aver lasciato a Varese una retrocessione (non per sui demeriti) un eurogol ad inizio campionato e un ennesimo prestito a gennaio, direzione Reggiana (andando a segno 4 volte). Il Catania potrebbe puntare su di lui, solo per l’enorme potenziale di cui “sarebbe” dotato.

Una rondine può far volare i primavera?

Dal vivaio etneo sono arrivate le maggiori soddisfazioni dei questa stagione, che portano il nome di Tino Parisi, che nella prima parte di stagione ha ricoperto alla perfezione il ruolo da terzino destro, nei momenti di maggior bisogno proponendosi spesso meglio del collega Peruzzi.

Nella seconda parte invece abbiamo goduto delle gesta di un certo, Mattia Rossetti, capace avvolte di rendersi più pericoloso lui in 10 minuti, che tutti i compagni d’attacco in 90. Sarebbe un errore capitale, farsi scappare questo ragazzo, già sotto la lente degli osservatori delle giovanili azzurre e capace di timbrare il cartellino nella sua prima esperienza da professionista, ricordando il suo anno di nascita, che è il 1996.

Il caso: Escalante

Il Catania ha preso il centrocampista argentino l’estate scorsa dal Boca, inserendolo nella rosa come under di prospettiva e considerando il fatto che Gonzalo sia un under la sua stagione si potrebbe giudicare in maniera sufficiente (soprattutto la prima parte) al cospetto della media generale. Ma considerando che il prossimo anno non sarà più under e dovrà andare ad occupare i pochi posti over, la domanda è: varrebbe la pena confermare Escalante anche da giocatore non più under?
La società sembra aver risposto a questo quesito, avendo a gennaio riscattato interamente il giocatore dal Boca. Magari sarà merce di scambio per arrivare a qualcun’altro.