Catania, alibi finiti è tempo di dare certezze. Il 3-4-1-2 o il 4-2-3-1?

Claudio Pisi

Confusione tattica

Sottil da un lato ha sempre dichiarato di non voler parlare di moduli di gioco ma piuttosto di sistemi o di interpretazioni di gioco ponendo la duttilità al centro delle prerogative del Catania. Come lo si vuol chiamare lo si chiami, ma poco cambia: il modo in cui il Catania è messo in campo non funzione e non convince più. L’assetto e la tenuta sono gli elementi che meno stanno convincendo della squadra etnea, così come è emerso dopo la prestazione contro il Catanzaro, e una grande incognita sorge in merito a quale sia il modulo di gioco più adatto a permettere ai rossazzurri di esprimere appieno il loro grande potenziale tecnico.

Sottil fin qui ha utilizzato sempre due moduli, il 3-4-1-2 e il 4-2-3-1, quest’ultimo prediletto dal tecnico rossazzurro e in funzione del quale il Catania ha operato durante il mercato estivo. È tempo di analizzare pregi e difetti dell’uno e dell’altro alla luce delle prestazioni e dei risultati fin qui offerti dalla squadra rossazzurra.