«Preso Silvestri, risoluzione con Russotto». PLM: «La giornata rossazzurra resta»

Redazione

Con inizio previsto alle 12, MondoCatania segue la presentazione della campagna abbonamenti 2018/19 del Calcio Catania. In sala attesa la presenza dell’amministratore delegato Pietro Lo Monaco

Pietro Lo Monaco: «Anche quest’anno i prezzi restano inalterati. Non li tocchiamo da tempo. Abbiamo però toccato i prezzi delle partite singole. Abbiamo reso l’abbonamento ancora più appetibile per i nostri tifosi. La differenza è rimarchevole alla fine. Abbiamo anche pensato al piano famiglia. Famiglie composte da quattro persone, con due figli, il primo paga il 50% e dal secondo in poi non paga. Abbiamo anche altre iniziative interessanti».

Inizio campagna abbonamenti: 12 Luglio. Fine prelazione il 2 agosto. Sin dal 12 luglio i nuovi abbonati potranno acquistare i posti liberi, non in prelazione. Il 3 agosto cambio posto. Dal 6 agosto vendita libera. La tessera del tifoso non è più obbligatoria per la sottoscrizione dell’abbonamento. «Il Catania è Catania» sarà lo slogan della campagna abbonamenti. La campagna abbonamenti sarà accompagnata da una campagna pubblicitaria in cui i giocatori del Catania saranno accostati ai monumenti della città, per sottolineare il messaggio dello slogan.

Pietro Lo Monaco: «La giornata rossazzurra è un segno ulteriore di attaccamento e fedeltà alla squadra. Penso che non abbandoneremo mai la giornata rossazzurra, è un dato indicativo molto più delle presenze iniziali».

«Abbiamo preso Silvestri dal Trapani, questo sarà il primo annuncio. Marotta? Stiamo pensando a tanti giocatori. La nostra campagna acquisti è già chiusa ma gli acquisti li facciamo quando c’è nero su bianco. Sei o sette giocatori sono già dentro. Qualcun altro verrà. Avremo una squadra competitiva. Le cessioni? Vedremo cosa proporrà il mercato. Un direttore generale di una squadra di serie C, mi ha detto che tutti i nostri giocatori sono competitivi. Non si dovrebbe avere grandi difficoltà a trovare spazio per chi non ha fatto benissimo qua».

«Llama voleva tornare da tempo. Questo mi fa contento. A me che amo la mia società, sapere che un calciatore che ha giocato in A e che sta facendo la B, e si propone per dare una mano al Catania di tornare in alto, accettando un piano economica senza follie, va a grande merito del ragazzo. È un calciatore integro, ha vinto un campionato, ha esperienza e tecnica e sa essere decisivo. Quello che più conta è che è uno che vuole vincere, che non vuole essere messo sotto. Prerogative importanti per questo campionato».

«La scorsa stagione abbiamo raggiunto 5.800 abbonamenti. Superarli è un obiettivo. Sarebbe un dato importante per una squadra che gioca in C».

«Caccetta si aggregherà al ritiro ma abbiamo fatto delle scelte. Mantenere degli equivoci non fa bene a nessuno. Chi ha avuto la sfortuna di non fare benissimo è meglio che vada altrove. non significa essere inadeguati al progetto, significa che non hanno avuto la buonasorte di essere determinanti. Siccome lo possono essere in altre squadre è giusto che facciano strada. Qualcuno è rimasto perplesso su determinate scelte indicate in anticipo, ma è un momento in cui bisogna uscire dall’equivoco. Con Russotto stiamo concordando la risoluzione contrattuale. Da quando sono arrivato io, il suo score di gol, rapportato al suo valore, pur essendo un calciatore di buone qualità, qui a Catania ha faticato a metterle a frutto. L’equivoco sta nel fatto di poter essere un giocatore determinante ma non riuscire a esserlo. Nulla osta che potremmo trovarcelo contro e pentircene, ma le scelte vanno fatte. Così pure per Marchese. Lo stimo e lo apprezzo, con noi ha giocato in B e in A, ma bisogna anche capire quando è il momento di mettersi da parte. Evidentemente, quando si raggiunge una determinata età, la luce si spegne improvvisamente. Ricordo Silvestri, il nostro ex, l’anno che ha smesso è stato sempre un grandissimo professionista. Ma ha capito che la palla non la prendeva più. Succede, è legge di vita. Non si gioca in eterno. Dopo i 33 anni, il declino può essere improvviso».

«Il secondo portiere l’abbiamo preso. Un classe 1996 straniero. Avremo Pisseri, più altri due portieri. Il terzo sarà il ’99 Fabiani. Questo per me è costruire una squadra equilibrata».

«Il Catania punta su Di Grazia. Ma c’è un equivoco. Lui è un giocatore che nel nostro cuore è figlio di questa terra, l’unico in assoluto – a meno di qualche vecchietto – che ha il dna di calciatore da serie A. Ha avuto qualche flessione l’anno scorso, paga qualche pressione esterna, ma lui è un giocatore in scadenza. Se non rinnova si fa tutto l’anno in tribuna pagato dal Catania. Noi, giocatori in scadenza non ne facciamo giocare, sia chiaro».

«Blondett resta nel nostro organico, è un giocatore polivalente. Porcino, l’anno scorso, quando l’abbiamo preso, aveva un accordo con la Cremonese che non intendeva portarlo subito a Cremona in B. Fra rimanere a Reggio e un prestito al Catania, il ragazzo ha detto sì al prestito al Catania. Abbiamo fatto una proposta al ragazzo ma lui è sempre stato chiaro, vuole confrontarsi col campionato di serie B. Penso che andrà a Livorno».

«Doumbia? In genere quando si deve costruire una squadra si puntano diversi obiettivi per un ruolo. Se una strada non è percorribile, se ne percorre un’altra. Ci sono giocatori importanti in quel ruolo. Probabilmente prenderemo anche un giovane forte in quel ruolo. Barisic non è ancora stato ceduto. È l’ultimo dei ruoli che ci preoccupa».