Che evento, Ciccio Lodi! La stampa dà risalto al ritorno del regista

Fonte: La Gazzetta dello Sport
Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lodi ha già voglia di vincere (La Gazzetta dello Sport)

“D all’Udinese al Catania, passando per sei mesi di inattività per un contratto, quello con i friulani, sciolto al termine del mercato di gennaio. Francesco Lodi si è riappropriato della maglia rossazzurra e ieri è stato presentato come una s ta r a stampa ed ai tifosi, visibilmente felici. «Sapete che cosa mi lega alla città e ai colori del Catania, il mio è un ritorno voluto fermamente. L’anno scorso non è stato possibile rientrare a gennaio e non per colpa mia. Ma nonostante le chiamate di altre squadre il mio obiettivo era tornare ai piedi dell’Etna. Sono nato a Napoli e sono catanese d’adozione, l’obiettivo è tornare nei campionati dove il Catania merita di stare». Il fantasista ha aggiunto: «Ci sarà da soffrire e con grande umiltà lotteremo su tutti i campi. Non indossiamo la maglia e basta, rappresentiamo la città che cerca riscatto dopo anni di delusioni. La penalizzazione è pesata molto, adesso siamo liberi da vincoli mentali del genere. Sono qui con grande voglia, se c’è un consiglio lo do e lo accetto anche dai più giovani». Sì, proprio come fanno i veri leader: umili e motivati».

Ecco Ciccio Lodi: «Mi sono ripreso il mio numero 10» (La Sicilia)

“Catania è casa mia, non sono un pensionato. Prenderò i calci? Va bene, ma voglio vincere»

Pietro Lo Monaco gongola e racconta, a microfoni spenti: «Quando l’ho preso dal Frosinone gli ho consigliato di cambiare ruolo. Gioca dietro la linea della palla e mettiti al servizio della squadra. Imparò subito e ogni santo giorno, in allenamento, gli gridavo la frase: “la faccia sotto i piedi della gente” per spiegare come si dovrebbe mettere al servizio di tutti. Diventò un tormento che oggi abbiamo ripreso».