Finaria, ristrutturazione debito sbloccata. Impegnati nuovi capitali

Marco Di Mauro

Non oltre i primi giorni di luglio, secondo quanto appreso da MondoCatania, Finaria avrà in mano l’accordo per la ristrutturazione del debito. Potrebbe essere questa la notizia con cui Antonino Pulvirenti si presenterà davanti ai giornalisti per la prima volta dalle sue dimissioni da presidente del Calcio Catania. L’accordo con i creditori della sua holding, necessario per scongiurare il fallimento e provare a rilanciare l’intero gruppo, è in arrivo ma con parecchi mesi di ritardo. Determinante per sbloccare lo stallo sarebbe stato l’impegno di nuovi capitali di terzi.

A metà della scorsa settimana è avvenuto un incontro, a Roma. Alcuni dirigenti di Finaria sono volati nella capitale per incontrarsi con uno dei principali creditori, dai quali dipende l’approvazione del piano di ristrutturazione del debito. È un accordo che prevede l’assestamento dei debiti (spesso fondato su dilazioni o rinvio delle rate degli importi dovuti), attraverso il quale un’azienda o un gruppo si mette al riparo da eventuali pretese da parte dei creditori. Viene spesso ricercato, in momenti di crisi, dalle imprese che si trovano in mancanza di liquidità.

L’esito della riunione romana pare sia stato molto positivo, stando alle informazioni trapelate. Viene così confermato il ritrovato ottimismo di Finaria sull’esito della trattativa, che dovrebbe concludersi a breve. L’accordo, cercato fin dall’insediamento di Davide Franco come presidente di Finaria e del Calcio Catania, era atteso da Pietro Lo Monaco già per lo scorso marzo. Il ritardo ha allungato ulteriormente un tempo già sufficientemente lungo, rispetto alla consuetudine e alle previsioni, che ha alimentato ragionevoli dubbi circa la sua fattibilità.

La svolta decisiva per ottenere la fiducia dei principali creditori sarebbe arrivata solo di recente, grazie a un cambio di strategia fondato su garanzie economiche che sarebbero state assicurate a Finaria anche da soggetti terzi. Per oltre un anno, la strategia della holding si sarebbe basata sulla possibilità di accedere al credito delle banche a fronte delle garanzie a disposizione di Pulvirenti. Sul patron sono pendenti un processo per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, un rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta e un altro procedimento relativo al caso Treni del Gol.

E sarà proprio più o meno due anni dopo l’esplosione della scandalo combine che il patron del Calcio Catania dovrebbe tornare a parlare con i giornalisti, seppur solo con alcuni scelti da lui e dal suo staff. Evento che pare seguire i tempi dell’annuncio dell’accordo di ristrutturazione, e che non è escluso possa coincidere con quest’ultimo. Il calendario dell’intesa prevede dapprima la firma su di un patto commerciale con terzi, quindi la presentazione del piano economico. È quest’ultimo documento che interessa maggiormente il futuro del Calcio Catania.

Il piano economico industriale riguarda tutte le aziende controllate da Pulvirenti, e specifica l’impegno in termini economici rivolto a ognuna di queste. Tra loro c’è naturalmente anche il club che, come detto dallo stesso Lo Monaco, da lungo tempo aspetta la ratifica dell’accordo di ristrutturazione. L’addì era già da tempo consapevole che solo una volta arrivati alle firme la holding avrebbe potuto slacciare i cordoni della borsa e finanziare fattivamente il rilancio sportivo del club. Ed è proprio con questo impegno che Pulvirenti potrebbe ripresentarsi di fronte alla stampa, dopo averla lasciata due anni fa con la promessa della costruzione di uno stadio nuovo.