Il reintegro a 22 club

La partita più intensa si sarebbe giocata sul ripristino del format a 22 squadre. Neanche in questo ricorso il Collegio di Garanzia è entrato nel merito, non ha valutato legittimo o illegittimo l’operato di Fabbricini ma ha chiarito che il Coni non è competente ad emettere un giudizio, rimandando tutto al parare del TFN, previsto domani. Una decisione presa non all’unanimità ma a maggioranza, con 3 pareri favorevoli su due, il Coni ha deciso che la B resterà a 19 squadre. Il commissario straordinario della Figc aveva dato corso a quella che ha definito una presa di posizione da parte della Lega B che gli aveva chiesto di bloccare i ripescaggi e far iniziare il campionato cadetto per tempo, con i soli club aventi diritto a quella data. Sulla condotta di Fabbricini pesano la modifica delle Noif ma soprattutto l’avere cambiato sponda da un giorno all’altro. Fino al 5 agosto, infatti, il commissario si schierava come garante della B a 22 squadre, ammonendo la Lega B ad adeguarsi e fornire i dati necessari allo sviluppo della griglia per le aventi diritto al ripescaggio, a seguito dei crac di Avellino, Cesena e Bari. Dieci giorni dopo il cambio di fronte, con modifica delle Noif, blocco dei ripescaggi e via libera al calendario di serie B che frattanto è iniziata da due giornate. Un capitolo a parte riguarda la mancata firma del segretario sui documenti approvati dal commissario, che stando alle ricorrenti avrebbe portato alla nullità di quanto disposto.