Undici domande per Pulvirenti: riepilogo e interrogativo sul suo ruolo coi tifosi

Redazione

È il giorno dell’annunciato ritorno alla parola di Antonino Pulvirenti. Nei mesi scorsi, quando l’appuntamento era già stato annunciato ma non fissato, MondoCatania aveva pubblicato una serie di articoli contenenti le sue undici domande per Pulvirenti. Affrontano i principali temi sensibili rimasti in sospeso o che, nei suoi due anni di silenzio il patron non ha mai approfondito davvero. Ne erano state pubblicate dieci, e quest’oggi la serie viene riepilogata e completata con la pubblicazione dell’ultimo interrogativo.

Sono le domande che noi faremmo a Pulvirenti, se ne avessimo l’occasione. Insistendo su ciascuna di esse, nel caso qualcuna venisse elusa o fraintesa. Domande di un’intervista virtuale. Un’intervista che, probabilmente, resterà tale. Dai Treni del gol alle parole, in riferimento al due febbraio, usate per spiegare la sua condotta. E poi le ragioni delle sue dimissioni, della messa in vendita della società, del suo disimpegno, del conseguente rischio fallimento al quale è andato incontro il club. E ancora, spiegare la parentesi Pablo Cosentino e gli accordi che hanno portato al ritorno di Pietro Lo Monaco come plenipotenziario. Inoltre, approfondire nei dettagli la situazione e le possibili conseguenze positive o negative del risanamento di Finaria e dell’esito dei processi in corso.

E per finire l’ultima, non legata a fatti di cronaca ma all’essenza stessa e più profonda del ruolo di un patron di una squadra di calcio che tutti chiamano comunque presidente. Undicesima e ultima domanda: Sente ancora di poter rappresentare l’immagine e i valori dell’intera tifoseria rossazzurra? 

Ecco il riepilogo delle undici domande che MondoCatania farebbe ad Antonino Pulvirenti.

1- Aveva detto che Lei aveva chiuso definitivamente col calcio, che sarebbe uscito da questo mondo, che il Calcio Catania sarebbe stato venduto e che la trattativa sarebbe stata solo una questione di tempo. Cosa è andato storto?

2- In risposta a una domanda sulla sua confessione, riguardo al tentativo di combine delle partite oggetto di Treni del Gol, lei ha risposto: «A Catania non è semplice, chi conosce la piazza lo sa. Non scordiamoci cosa è successo a Catania qualche anno fa». Parole parse un riferimento al 2 febbraio e alla morte dell’ispettore Filippo Raciti. La pensa così ancora oggi?

3– In un primissimo momento la posizione espressa dalla sua difesa, riguardo alle accuse, è stata respingerle e confidare di potere chiarire il tutto. Poi è arrivata la confessione. Cosa le ha fatto cambiare idea e perché?

(clicca per leggere il primo articolo, contenente le prime tre domande)

4- Qual è il nome del privato che – stando a quanto riferito da Pietro Lo Monaco in una recente conferenza stampa -, ha garantito la fidejussione per l’iscrizione del Calcio Catania allo scorso campionato? In tal senso, la sua situazione economica, da allora, è migliorata a tal punto che potrà garantire per il futuro del Calcio Catania in prima persona? E se sì, grazie a quali mosse è migliorata a tal punto?

5- In passato ha sempre sostenuto detto che i destini di Wind Jet e del Calcio Catania fossero scollegati. A cosa è stata collegata la crisi economica della sua holding, Finaria, considerato inoltre che Pietro Lo Monaco ha sempre detto che l’approvazione dell’accordo di ristrutturazione del debito della holding è collegata alla possibilità concreta di sostenere economicamente il piano di rilancio sportivo del Calcio Catania?

6 – In che senso il centro sportivo di Torre del Grifo è stato importante nelle trattative per il raggiungimento dell’accordo per la ristrutturazione del debito di Finaria e quanto lo sarà nel prossimo futuro come garanzia per il mantenimento degli impegni economici e commerciali presi? In tutto ciò, questo quanto ha condizionato o condiziona l’intenzione e l’interesse di vendere il Calcio Catania?

7 – Che effetto potrebbe avere, sulle sue condizioni economiche e su quelle del gruppo Finaria, un esito negativo del concordato WindJet che riguarda il passivo di 238 milioni di euro della sua ex compagnia aerea? Come cambierebbero la sua vita e i suoi progetti in caso di una sua possibile condanna, nei procedimenti in corso a suo carico, per bancarotta fraudolenta e/o per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva?

(clicca per leggere l’articolo, contenente le successive quattro domande)

8. Ha in corso o ha intrattenuto in passato affari diversi dal Calcio o paralleli al Calcio Catania con Pablo Cosentino o con persone o aziende da lui rappresentate? Il sig. Pablo Cosentino vantava prima del suo ingresso in dirigenza, o vanta ancora, crediti con lei o col Calcio Catania?

9. Capitolo Lo Monaco. È stato lei a suggerire il ritorno di Pietro Lo Monaco alla guida del Calcio Catania, o altrimenti da chi le è stato suggerito?

10. Vi è con Pietro Lo Monaco un accordo, scritto o tra gentiluomini, che prevede la possibilità del passaggio di quote del Calcio Catania o di Finaria a lui o ad altri imprenditori che lui potrebbe rappresentare?

(clicca per leggere l’articolo contenente le ultime tre domande)

11. Sente ancora di poter rappresentare l’immagine e i valori dell’intera tifoseria rossazzurra?