Il Catania degli ex ribalta il Messina: Sesto posto, prima vittoria di Petrone

Fonte: calciocatania.it
Marco Di Mauro

Tre punti in trasferta, sesto posto in classifica, successo nel derby, doppietta degli ex e prima vittoria del nuovo corso tecnico. È un’impresa dai contorni stoici quella centrata dal Catania al Franco Scoglio di Messina. Davanti a 600 tifosi rossazzurri, in un campo al limite della praticabilità per la pioggia, la squadra di Petrone rimane in 10 dopo 7′, non si chiude in difesa, rimane in partita grazie a Pisseri ma va sotto nel secondo tempo su calcio di rigore. Tuttavia non si scompone e ribalta il risultato grazie a tre ex. Il primo, Silva, viene espulso e rimette la gara in parità numerica per i restanti 25′. Il fischiatissimo Pozzebon segna il pareggio, sbaglia un rigore e lascia il compito a Barisic di firmare l’1-2 finale.

C’erano quattro ex nella formazione di Lucarelli (Maccarrone, Musacci, Anastasi e Silva), altrettanti in quella di Petrone. Il nuovo tecnico del Catania, per la sua prima trasferta, conferma la difesa a quattro ma opta per il tandem offensivo con Pozzebon e Tavares, preferendo Bucolo e Fornito come titolari nel 4-3-1-2. Rispetto alla sfida col Taranto restano fuori Parisi, Scoppa e Mazzarani. Tutto quanto preparato in settimana, però, va a farsi benedire quando dopo 7′ di partita Gil – adattato terzino destro – perde la marcatura di Anastasi e poi lo stende. Fallo da ultimo uomo, cartellino rosso, e Catania in 10 in una sfida potenzialmente decisiva per la stagione.

Petrone manda a scaldarsi Parisi, lasciando presagire un cambio col fine di ripristinare lo schieramento a quattro in difesa. Passano i minuti però e il Catania pare trovare un equilibrio sufficiente a reggere l’entusiasmo che accompagna le offensive degli avversari, che una volta trovatisi in superiorità numerica spingono verso l’area di Pisseri. Russotto si sacrifica a coprire il buco lasciato a destra da Gil. Niente sostituzione. La squadra, che per l’occasione indossa la maglia di casa, dimostra un approccio mentale più solido alla trasferta. Schierata con una sorta di 3-4-2, non rinuncia ad attaccare ma, di contro, lascia spazi e occasioni ai giallorossi.

Pisseri salva il risultato tre volte, nel primo tempo, con altrettanti interventi determinanti quanto complicati. All’11esimo devia un diagonale insidioso di Sanseverino. Al 27esimo nega a Silva la gioia del gol dell’ex. Il brasiliano tocca di testa il pallone, indirizzandolo verso l’angolino. Il portiere del Catania vola alla sua sinistra e col pugno lo toglie dalla porta. Più clamorosa l’occasione capitata sui piedi di Anastasi appena un minuto dopo. Favorito da una pozzanghera, l’ex attaccante del Catania si ritrova col pallone della “vendetta” piazzato a pochi passi dalla linea di porta. La conclusione è però debole, centrale e indirizzata addosso all’estremo difensore dei rossazzurri.

Sull’altra metà del campo, il Catania è presente ma non altrettanto pericoloso. Pozzebon è fischiatissimo dai tifosi locali, che non gli hanno perdonato il cambio di maglia a gennaio. Combina poco. Fa qualcosa di più Tavares, che però viene controllato senza troppi affanni dalla retroguardia giallorossa. Prima dell’intervallo la pioggia battente rallenta, ma il campo di gioco ne giova solo nel non veder peggiorare le sue già pessime condizioni. La ripresa inizia senza alcun cambio, né negli schieramenti né nell’atteggiamento. Pisseri, al 50esimo, nega il gol dell’ex anche a Maccarrone. Il difensore stacca in area, colpisce di testa, ma trova il tuffo del portiere del Catania.

Un rovesciamento di fronte, pochi istanti dopo, porta Biagianti a concludere in diagonale, pericolosamente ma a lato della porta di Berardi. L’equilibrio viene rotto dalla seconda, grande ingenuità commessa dal Catania. A commetterla è Russotto, che aveva fino a quel momento rilevato al meglio i compiti dell’espulso Drausio. Protagonista, sull’altro fronte, è ancora una volta Anastasi. Il numero 10 del Catania trattiene il numero 9 del Messina, in area, a palla lontana. L’arbitro prima indica il fallo dal limite, poi il calcio di rigore. Milinkovic, dagli undici metri, spiazza Pisseri e va a esultare sotto la curva Sud.

Quando la partita pare incanalata verso il successo del Messina, Silva rimedia il doppio giallo per un fallo su Bergamelli. Ristabilita la parità numerica, con 25 minuti a disposizione, Petrone manda in campo Barisic al posto di Bucolo – che esce da campo arrabbiatissimo – per cercare almeno in pareggio. Al 71esimo Berardi para il primo tiro veramente pericoloso del Catania, calciato da Fornito su punizione. Sul rovesciamento di fronte, il Messina manca un contropiede due contro uno. Spreco che viene punito dalla regola: gol sbagliato, gol subito. Marchese scende sulla corsia sinistra, crossa, Rea si dimentica Pozzebon che segna la rete dell’ex che vale il pareggio.

La gara non è finita. All’80esimo svarione difensivo del Catania, che concede a Rea la conclusione a tu per tu con Pisseri. Servito da Milinkovic, il difensore tira addosso al portiere rossazzurro mancando il pallone del possibile nuovo vantaggio. Quando mancano 7′ alla fine della gara, oltre al numero degli espulsi va in pari anche il numero di rigori concessi. Grifoni stende Pozzebon in area, e lo stesso attaccante si incarica di tirare dagli undici metri, sotto il settore ospiti. Pallone a sinistra di Berardi, che indovina il lato ma non ha bisogno di toccare perché la traiettoria è diretta verso i tabelloni pubblicitari. Sfuma il gol del vantaggio, ma il Catania non molla.

Passano 4′ e a segnare la rete del vantaggio meritato, del Catania, è un altro ex. Barisic, subentrato nella ripresa, aggancia il pallone dalle parti di Berardi e con una gioca improvvisa elude la marcatura e trafigge il portiere del Messina con un diagonale che fa esplodere la gioia di tutti i rossazzurri in campo, sugli spalti e in panchina. Petrone corre circa 60 metri per andare a esultare sotto il settore occupato dei 600 catanesi in trasferta. Ma le emozioni non sono finite: al 91esimo ancora Maccarrone prova a beffare Pisseri di tacco, su una mega mischia in area rossazzurra, ma il portiere etneo blocca la sfera. Il Messina spinge fino all’ultimo istante dei 3′ di recupero, ma il risultato non cambia.

Il Catania centra, nel momento forse più delicato della stagione, il primo successo della gestione Petrone, che arriva in trasferta. Grazie a questo risultato, i rossazzurri superano cinque squadre e si attestano al sesto posto, che corrisponde all’obiettivo fissato dalla società etnea. Il punteggio, che emerge dal campo, è frutto di una prestazione maiuscola da parte dei calciatori rossazzurri. Escono coi calzettoni sporchi di fango e la maglietta zuppa più di sudore che della tantissima pioggia venuta giù sul Franco Scoglio. È un successo importante anche per la dirigenza, che si era esposta in prima persona, durante la settimana, con parole che una eventuale sconfitta avrebbe rischiato di trasformare in sfottò sonanti. Prossima gara: in casa col Melfi. C’è un sesto posto da difendere e una prestazione, finalmente all’altezza delle aspettative, da ripetere.