Lega Pro, istruzioni per l’uso: qui Catanzaro

Giovanni Famulari

Domenica pomeriggio si affronteranno al Ceravolo due tra le squadre sicuramente meno in salute del campionato, reduci da un mese avaro di soddisfazioni e risultati. Il Catanzaro è però reduce dal bel pareggio in quel di Cosenza che potrebbe aver segnato un punto di svolta per la stagione.

L’AVVERSARIO

Il Catanzaro si è presentato ai nastri di partenza del campionato con l’obiettivo salvezza ed ha al momento appena una lunghezza di vantaggio sulla zona play-out nonostante avesse chiuso l’anno solare 2015 in gran spolvero a ridosso della zona play-off. Dopo la sosta invece i giallorossi hanno inanellato appena tre punti in sei gare ed hanno di fatto invalidato quanto di buono costruito nella prima parte della stagione. Il buon pareggio ottenuto nel derby calabrese contro il Cosenza ha sicuramente giovato al morale della squadra di mister Erra che sembra giocare meglio fuori casa con minor pressione ambientale.

Domenica va però sfatato questo tabù contro una diretta concorrente per evitare di ritrovarsi invischiati in pericolosissime posizioni di classifica. Erra dovrebbe confermare il 4-3-3 con l’unica novità, rispetto a domenica scorsa, dovuta all’assenza di Ricci al centro della difesa e la presenza di Orchi al suo posto. Il modulo poi diventa un sorta di 4-2-3-1 in fase d’attacco con i soli Maita ed Agnello a protezione della difesa, ed il trio Squillace,Mancuso ed Agoridin (favorito su Firenze) dietro la prima punta Razzitti.

COME AFFRONTARLO

Il campionato anonimo dei rossazzurri prosegue senza particolari scossoni con il “minimo sindacale” offerto settimanalmente dai giocatori che paiono privi di mordente e stimoli, privi di una guida tecnica che possa pungolarli nelle corde giuste. Mister Pancaro non va al di là del suo 4-3-3 standard e difficilmente riuscirà a recuperare gli infortunati Ferrario, Gulin, Russotto, Castiglia e Plasmati. Le uniche varianti rispetto all’undici di domenica scorsa potrebbero essere rappresentate da Pelagatti (anche se Bastrini non si è mal disimpegnato sabato scorso) e dai neo-acquisti Bombagi e Lupoli, scalpitanti e vogliosi di mettere minuti nelle gambe.

Agazzi e Calderini potrebbero essere i sacrificati, ma vista la storia di questi mesi il tecnico difficilmente cambierà l’undici titolare e concederà pochi spezzoni ai vari subentrati. Pare evidente comunque che, indipendentemente dal modulo e dai singoli interpreti, servirà un surplus di grinta e di condizione atletica da qui a fine stagione, perchè gli avversari giocheranno sempre più al massimo per raggiungere i vari obiettivi (a partire dal Catanzaro desideroso di riscatto) e presentarsi scarichi ai vari appuntamenti può portare a brutte figure ed a pericolosi tracolli in classifica.