Lega Pro, istruzioni per l’uso: qui Cosenza

Giovanni Famulari

Sabato sera al San Vito di Cosenza i rossazzurri si apprestano ad affrontare la squadra rivelazione del torneo, quinta in classifica (con una gara in meno da disputare) e con uno score esaltante in casa dove è ancora imbattute forte delle sette vittorie in otto incontri disputati.

L’AVVERSARIO

Il Cosenza è forse l’avversario peggiore da affrontare in questo periodo non certo esaltante per i ragazzi di Pancaro. I calabresi hanno “riposato” lo scorso turno e recupereranno in settimana la sfida contro il MartinaFranca che potrebbe potenzialmente portarli al secondo posto in classifica. La difesa è sicuramente il reparto migliore della squadra, i calabresi hanno infatti subito appena 10 reti (dato record in tutta la Lega Pro) a fronte di un attacco invece molto poco prolifico a testimonianza di grandissima concretezza e cinicità.

Anche la gara d’andata evidenziò questa caratteristica, infatti il Cosenza varcò la metà campo del Catania pochissime volte schierando una formazione molto coperta ed il portiere Perina fu per distacco il migliore in campo. Il modulo schierato da mister Roselli non si discosta dal classico 4-4-2 e verranno confermati gli stessi interpreti delle ultime due sfide con il neo acquisto Cavallaro pronto a subentrare nel reparto offensivo. Sono attesi circa 10.000 tifosi per una sfida molto sentita dalla piazza che segna anche l’esordio casalingo dei rossoblù in questo 2016, con l’obiettivo non ormai tanto velato di raggiungere un posto nella griglia play-off

COME AFFRONTARLO

I ragazzi di Pancaro hanno iniziato il 2016 con due 0-0 consecutivi in cui sicuramente vi è qualcosa da recriminare anche se bisogna ammettere che le prestazioni non sono state convincenti e bisogna adottare delle contromisure visto che il Cosenza, a differenza di Andria e Monopoli, ha certamente le qualità per punirti e far male. Fin qui il tecnico è stato fin troppo fedele al 4-3-3 noto e prevedibile a tutti, ma potrebbe essere giunto il momento di passare al 4-4-2, modulo speculare a quello degli avversari che permette una migliore copertura del campo in ampiezza ed un minor dispendio di energia ai giocatori che non sembrano essere al top della forma fisica.

Il buon momento di forma di Plasmati unito all’assenza di Russotto potrebbe favorire questa scelta, in cui il vero sacrificato sarebbe uno tra Scarsella e Castiglia per agire sulla fascia sinistra, con Falcone sicuro del posto sulla destra ed il duo Agazzi – De Cecco in mezzo al campo. L’obiettivo è certamente quello di allontanarsi il prima possibile dalla zona play-out e dimostrare di poter competere contro le prime della classe, ecco perché la gara di Cosenza può essere definito un vero banco di prova per capire cosa ne sarà di questo girone di ritorno del Catania.