Perdere l’amore per quella palla che rotola in un campo verde troppo “sporco”

Diego Vitale

Chi mai si sarebbe aspettato una simile fine della gestione Pulvirenti? A giudicare dalla “voce” dei media, di quella di ogni tifoso e di ogni addetto ai lavori, chiunque! Ebbene sì, subito dopo lo scoppio del polverone, con le intercettazioni strombazzate perfino nei giornali nazionali, le ammissioni davanti al gip è partita la sagra dell’ “io l’ho sempre detto”. E del “tutti giù dal carro” prima che prenda fuoco.

Eppure basta andare ad appena qualche settimana prima per registrare ben altro umore. Stampa impazzita dal possibile ritorno di Marino e di Baiocco, fiducia in una stagione ben diversa da parte dei tifosi, altri media ancora che accostavano al Catania qualsiasi pezzo forte della serie B, da Politano a Melchiorri, da Cacia a Fossati. Tutto un altro universo, tutti altri pensieri. Nessuno faceva le valigie per scendere dal carro dei “vincitori”, o di presunti tali.

Perfino dall’interno del Catania non penetrava alcun fastidio. Guardate ad un dato paradossale: come può rinnovare il contratto un tizio (leggasi Terracciano) che non riceve lo stipendio da mesi? Come a dire, fidati, stai con noi, ma intanto non ti paghiamo. E non crediamo che Terracciano sia uno che non abbia alcun tipo di mercato tanto da accettare a scatola chiusa. Misteri.

I tifosi, poi, sono stati illusi, e ci sono (anzi, siamo) cascati quasi tutti. Ricordare la storia aiuta: durante il filotto di cinque vittorie (quelle poi falsate) non solo gli indagati parlavano di playoff. Sintomo evidente dell’illusione: nessuno e leggasi nessuno in quel periodo scendeva giù dal carro. Anzi, c’era chi sulla gestione Pulvirenti e Cosentino si era già ricreduto. Magari sì, si sospettava qualcosa, ma comunque il Catania sta “avvulannu” e calcio ci ha abituato a miracolose resurrezioni (e a questo punto vien da pensare se anche queste siano state del tutto vere). Non è una critica verso chi o che cosa, l’illusione fa parte della vita, anche non calcistica.

Così finisce il sogno. Il Catania ripartirà chissà da quale serie, ma state sicuri che il calcio non ne uscirà ripulito da questa vicenda. “Beccato” il Catania, ce ne sono stati, ce ne sono e ce ne saranno altri mille di questi casi, e forse non verranno neanche mai a galla.

Confesso, personalmente, che ho perso l’amore per quella palla che rotola in un campo verde troppo “sporco”.