STAMPA- Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Dionigi: «Varese ora ripartiamo dal secondo tempo» (La Gazzetta dello Sport)

“P erdere uno scontro diretto fa sempre male, rimediare una pesante sconfitta come quella di Cittadella alla prima gara da allenatore può lasciare il segno. Davide Dionigi non si nasconde, né cerca alibi. Ammette senza tanti giri di parole che il Varese sta attraversando un momento difficile, e ci vorrà del tempo per rimettere a posto le cose: «Abbiamo qualche problema, penso che dall’esterno si veda. Abbiamo finito con tanti giocatori con i crampi, e di sicuro c’è bisogno di lavorare su tanti aspetti». Il vantaggio del Cittadella, arrivato dopo una decina di minuti, ha spianato la strada alla squadra di Foscarini: «Abbiamo preso gol con un tiro da fuori area, e sicuramente in quell’occasione bisognava fare meglio, stare più attenti». IL RIGORE Il terzo gol è arrivato allo scadere del primo tempo e ha chiuso i giochi. Il rigore concesso da Ghersini è apparso generoso per il calcetto di Simic rifilato a Stanco che stava controllando il pallone per poi girarsi in area. Dionigi però non vuole commentate l’episodio: «Il rigore non so se c’era. Ma non ci interessa». L’allenatore guarda subito avanti: «Dobbiamo ripartire dal secondo tempo di Cittadella, che mi è piaciuto. C’è stata una reazione soprattutto nervosa. Avevo detto che in un giorno non si possono cambiare le cose, adesso abbiamo il tempo per cominciare un certo percorso».

L’ira di Brescia «Gara falsata dall’arbitro» (La Gazzetta dello Sport)

“L a rabbia del Brescia, a fine partita, è tutta nelle parole di Alessandro Calori. «L’arbitro sul rigore al Modena ha sbagliato totalmente, falsando la partita. Arcari non ha commesso fallo, lo ha subìto». L’ira del tecnico si abbatte sull’arbitro Abisso: «Che errore. Eppure la sua visuale era libera». E così, la notte del Brescia è ancora più buia. E l’astinenza dell’attacco preoccupa. DISTANTI Se stando vicini non segnano, perché non allontanarli? Detto, fatto. Nella partita con il Modena, persa 0¬1 al Rigamonti per il rigore contestato dai biancazzurri, Calori tiene piuttosto distanti Andrea Caracciolo e Daniele Corvia, troppo simili tecnicamente per essere gemelli in campo. Da quando giocano insieme nel Brescia, dal settembre 2012, in campionato non hanno mai segnato nella stessa partita. È successo solo in Coppa Italia, il 17 agosto, contro la Pro Vercelli (2¬1: 1¬0 di Corvia, rigore decisivo dell’Airone a tempo scaduto). E il 20 dicembre, a Catania, Corvia firmò l’1¬1 e Caracciolo il 2¬2 su rigore, ma quando il compagno di reparto era già stato sostituito. In teoria la coppia è tra le migliori della B: un attaccante da 150 reti, Caracciolo, 131 delle quali in maglia Brescia (miglior realizzatore di tutti i tempi); un giocatore di grande intelligenza tattica e di buona tecnica come Corvia. Eppure, insieme non funzionano

«Mica possiamo vincere sempre» (La Gazzetta dello Sport)

“C i pensa Giuseppe De Luca a evitare la beffa. L’attaccante tascabile del Bari, già a bersaglio due volte contro il Catania all’andata, fa il cecchino dei siciliani anche al San Nicola. Per raddrizzare il match e allungare la mini serie positiva (7 punti in 3 partite). «Abbiamo avuto la capacità di restare in gara e di crederci — osserva Davide Nicola —. Del resto, abbiamo preso gol quando abbiamo tentato qualcosa in più. Ma ancora una volta la foga di voler vincere a tutti i costi poteva esserci fatale. Sapevo che questo match sarebbe stato difficile, conoscendo il valore assoluto del Catania. Peraltro, per la prima volta, i siciliani hanno giocato una partita da B. Con grande umiltà. Ci hanno concesso pochi spazi, puntando solo sulle ripartenze». PASSO AVANTI Il tecnico biancorosso pensa positivo: «Certo, era una partita da vincere. E la mia squadra ha acquisito la mentalità di chi punta sempre al massimo, attraverso il gioco. Ma è pur vero che, avendo avuto finora tanti alti e bassi, non si può pretendere che di punto in bianco si vinca sempre. Aver saputo recuperare questo match, piuttosto, è un grosso passo avanti. Il pari ha un grande valore. Soprattutto sul piano morale». De Luca è entrato e si è rivelato decisivo. «Se si è uomini — sottolinea Nicola — e si crea una cultura di gruppo, il bene comune è superiore all’interesse personale». Già pensa ad Avellino: «Ci attende un altro esame tosto. Sabato dovremo essere umili e arrabbiati. Come il Catania qui»

Frosinone show Adesso il morale sale allo… Stellone (La Gazzetta dello Sport)

“L a terza vittoria (2¬1) consecutiva contro il Perugia, dunque, spinge sempre più in alto il Frosinone che guarda a obiettivi ben più importanti della salvezza dichiarata e ormai ottenuta. Adesso, infatti, la squadra di Stellone è terza ad un solo punto dal secondo posto occupato dal Bologna e comincia a fare un pensierino alla Serie A. INTENSITÀ DI GIOCO Roberto Stellone, il tecnico di questo bel Frosinone, è pronto a tessere le lodi della propria squadra: «I ragazzi hanno messo in campo ciò che avevo chiesto loro alla vigilia e cioè spirito di sacrificio, corsa, concentrazione e intensità di gioco. Il Perugia ha retto fino a quando ha potuto, poi sotto il nostro incalzare, è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Ed è arrivata la terza meritata vittoria di fila a conferma del buon momento di forma che stiamo attraversando». Alla vigilia l’allenatore aveva chiesto ai suoi di giocare la partita della vita contro gli umbri anche per lanciare un segnale forte alle dirette concorrenti che puntano ai playoff. I giallo¬azzurri pure in questo non hanno tradito le aspettative del loro tecnico che in proposito sottolinea: «Vittoria che fa bene al morale e alla classifica anche perché ottenuta contro un avversario di spessore che, però, al Matusa ha trovato un Frosinone affamato di punti che gli ha concesso poco o niente. Dopo questa vittoria siamo ad un punto dal secondo posto in classifica, ma rimaniamo con i piedi per terra».

Latina non si ferma Iuliano: «Vai così» (La Gazzetta dello Sport)

“C ontinua la marcia del Latina, che strappa un meritato punto anche al Dall’Ara. La traversa di Sansone al 92’ è l’unico brivido per la squadra di Iuliano (17 punti in 8 partite in panchina), che ha gestito la gara senza troppi patemi e con grande personalità. «Dovevamo badare al sodo e giocare semplice — spiega il tecnico del Latina —. Non siamo riusciti a fare gol per imprecisione nostra, abbiamo provato a giocare a calcio perché è la cosa che più mi preme anche se sono un novellino come allenatore. Abbiamo le idee chiare, i ragazzi mi seguono in tutto e per tutto perché intravedono i miglioramenti personali e di squadra. Ci piace andare dritto al sodo e cerchiamo di giocare a calcio per vincere, anche sul campo del Bologna che come ho più volte detto è la squadra più forte del campionato. A dire la verità sono rammaricato per non aver portato a casa i tre punti, ma non certo per come abbiamo giocato».

Trapani senza gol «Perché i fischi?» (La Gazzetta dello Sport)

“A nche stavolta la vittoria sta lontana dal Provinciale. Anche stavolta, gioco e tanta buona volontà da parte del Trapani, ma niente tiri nello specchio della porta e niente gol. Adesso sono 338 minuti che i tifosi non assistono in casa a un gol della loro squadra. E a fine gara dalla curva partono anche dei fischi: «Non li meritavamo – dice a fine gara Christian Terlizzi –, perché alla squadra non c’è da rimproverare nulla. Noi accettiamo le critiche, ci mettiamo anche la faccia come è successo in occasione delle gare contro Vicenza e Cittadella in cui abbiamo giocato male. Nelle ultime quattro partite, invece, abbiamo messo sempre sotto gli avversari, anche la prima in classifica. Capisco i tifosi, ma non sono preoccupato per il futuro. Se continueremo a giocare bene, le vittorie arriveranno».

Crotone a secco «Pari più giusto» (La Gazzetta dello Sport) “M assimo Drago non si dà pace. Al termine di una prova gagliarda del suo Crotone, torna a casa con un pugno di mosche in mano. Ma i suoi avrebbero meritato di portare a casa il pareggio, dopo l’1¬1 di Ciano. «Un peccato non aver portato a casa un punto che sarebbe stato equo – ha detto il tecnico –. Quando arriva la prodezza di un singolo, non puoi farci granché. Se penso poi che in pieno recupero avremmo trovato il 2¬2 con Padovan, non posso far altro che essere orgoglioso di questi ragazzi. Continuiamo a lavorare e affrontare le partite con questo spirito, e ci tireremo fuori da questa situazione».