La nuova dirigenza del Messina, Franco Proto in testa, si è presentata oggi alla stampa. Durante l’appuntamento, oltre che degli argomenti societari, si è parlato pure della prossima sfida che i giallorossi affronteranno in campionato: quella contro il Catania. Non un incontro qualsiasi. È un derby molto sentito, soprattutto nella città peloritana. È anche una sfida col passato per alcuni vecchi e nuovi protagonisti della società messinese.

Franco Proto (Presidente Messina): «Più alti sono gli obiettivi, maggiore il livello delle attese rispetto alle prestazioni della squadra. Quella contro il Catania non è una partita come tutte le altre. Noi vogliamo una prestazione alta, perché al di là dell’avversario, il nostro obiettivo sono i tre punti. Domenica mi aspetto di sentire l’affetto che la gente comune mi ha dato in questi giorni. C’è una partita che dobbiamo giocare insieme e condividere. Anche se perderemo questo non significherà che siamo scarsi. Stiamo iniziando un processo di cambiamento, che può essere lungo».

Il neo presidente del Messina ha fatto parte della dirigenza del Catania negli anni ’90, quindi fu alla testa dell’Atletico Catania, il club che provò a prendere il posto dei rossazzurri, nei cuori dei tifosi, una volta che il club di Massimino fu retrocesso d’ufficio nel dilettantismo.

Raffaele Manfredi (Direttore generale Messina): «La sfida col Catania sembra frutto di un segno del destino. Fu la partita meglio riuscita della mia stagione, la scorsa, dopo la quale però qualcosa si incrinò con la vecchia proprietà. Sono sicuro che i tifosi verranno in massa. Dobbiamo dimostrare di non essere da meno dei tifosi del Catania. La dirigenza del Catania, come si dice in gergo, se la spacchia perché sta riuscendo a salvare la società, e probabilmente ci riusciranno perché sono bravi. Chiediamo ai nostri tifosi di esserci e di sostenerci. Chiediamo ai nostri calciatori di fare una prestazione di carattere perché i nostri tifosi possano innamorarsi nuovamente».

Marcello Pitino (Direttore sportivo Messina): «Il nostro obiettivo è la salvezza e proveremo a raggiungerla il prima possibile. Sembra uno scherzo del destino, ripartire affrontando la squadra che fino all’anno scorso abbiamo provato e siamo riusciti a salvare fuori e dentro al campo. Non è una partita come le altre, ma domenica il Catania sarà un avversario da sconfiggere per ottenere i punti necessari alla salvezza. La nostra squadra ha buone qualità ma non è al meglio della condizione fisica perché non è stata messa nelle condizioni di lavorare al meglio. Dobbiamo fare di necessità virtù e rendere al massimo».

Il nuovo dirigente del Messina è stato, la scorsa stagione, direttore dell’area tecnica del Catania.