«Anni e soldi Finaria per risanare il Catania». Parla Lo Monaco: «Lodi resta»

Redazione

dal nostro inviato a Torre del Grifo

L’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco, torna a incontrare la stampa. L’occasione è data dal lancio del nuovo mensile ufficiale del club. Subito dopo aver esposto l’importanza del progetto editoriale, il dirigente plenipotenziario del Catania passa ad argomenti strutturali dell’attualità rossazzurra. A partire da quello del risanamento economico, per proseguire su quello delle prestazioni sportive della squadra.

«In otto mesi abbiamo fatto delle cose notevoli. Ho un po’ di rammarico, perché quando si affronta una situazione debitoria come la nostra, servono anni per uscire. Se ad oggi avessimo avuto le disponibilità per affrontare tutto ne saremmo già fuori. Invece combattiamo ogni giorno. Tutto quest’anno ci vedrà impegnati fortemente nell’opera di risanamento. Aspettiamo che ci sia l’intervento di Finaria, che attraverso il piano di rifinanziamento dovrà fornirci le risorse per venire fuori da questa situazione».

«Oggi potremmo avere più punti di quelli che recita la classifica. Ma bisogna anche tenere in considerazione che la squadra è stata rivoluzionata. In più, adesso, abbiamo una gestione plausibile. Abbiamo onorato tutti gli impegni economici imposti dalla Lega e contiamo di riuscirci fino alla fine. Il nostro organico, già adesso, coi dovuti innesti sarebbe pronto ad affrontare una serie B. È una rosa giovane, che alle spalle ha delle formazioni giovanili che primeggiano in quasi tutte le categorie che affrontano».

L’amministratore delegato del Catania fa un bilancio dei suoi otto mesi di gestioni, da quando è stato reincaricato. L’obiettivo amministrativo resta l’appianamento dei problemi economici, quello sportivo l’ambizione all’immediata promozione in serie B.
«Tanta strada è stata fatta, in questi otto mesi, ma ancora bisogna farne. Anzitutto pretendiamo rispetto, non solo sul campo ma anche nei rapporti. La gente deve sapere che il Catania è un’azienda positiva, che muove un sentimento popolare notevole e chi viene a lavorare da noi ha la responsabilità di rappresentare il Catania sia come azienda che come simbolo della città di Catania. Abbiamo peccato in questo, sul campo. Se fossimo stati una squadra cattiva, determinata, avremmo avuto dei punti in più che insieme alla penalizzazione ci avrebbero proiettato nelle sfere altissime del campionato. Tuttavia, non si costruisce con i se ma con i fatti. Riflettiamo sugli errori fatti e puntiamo a costruirci una mentalità adeguata alla realtà che rappresentiamo. Per questo voglio i palyoff, ma li vogliamo fare da protagonisti».

La prossima sfida che attende il Catania si chiama Melfi. Ultima della classe, la squadra lucana è reduce da undici sconfitte consecutive. Dato, questo, che alza il livello d’attenzione a Torre del Grifo.
«Domenica, contro il Melfi, sarà un banco di prova importante. Giochiamo contro un avversario che sulla carta è inferiore. La storia di questo campionato dice però che finora abbiamo fatto spesso cilecca contro questi avversari. Domenica dobbiamo dimostrare che non siamo più una squadra che fa cilecca ma che gli avversari se li mangia».

Mario Petrone, presente in sala conferenze, è da due giornate il nuovo allenatore del Catania. L’addì del Catania parla anche di lui durante l’incontro coi giornalisti.
«Una nostra lacuna è stata, finora, cercare sempre di avere la meglio sugli avversari. Spero che Petrone sappia trasferire al gruppo la sua propositività».

Francesco Lodi si allena, da questa settimana, insieme alla squadra. Non è tuttavia tesserabile, per ragioni burocratiche. Ma a quanto pare sarà un rossazzurro a tutti gli effetti a partire dalla prossima stagione
«Lodi sarà il primo acquisto del Catania per la prossima stagione. Il contratto che ha firmato con noi a gennaio è scolpito nella roccia.  Cambierà solo la modulistica, ma a meno di cataclismi Lodi resta con noi».

Il lancio del nuovo giornalino, che vede alla direzione editoriale Angelo Scaltriti, che da anni è il responsabile della comunicazione del club. 
«Per noi, questo è un momento importante. Stiamo facendo ripartire quello che per noi è un motivo d’orgoglio. Lo abbiamo già fatto per il centro sportivo, adesso lo facciamo per la rivista ufficiale del Catania. Abbiniamo l’immagine del Calcio Catania alla sua casa. Torre del Grifo è più nominato, a volte, più della stessa città. La rivista è un progetto ambizioso, e contiamo di migliorarla ogni giorno di più. Vedo un centro sportivo vivo, in linea con l’idea iniziale. Ci sono tante persone che animano e vivono questa realtà. Non c’è prezzo a questa soddisfazione. Ogni tanto mi fermo qua a dormire ma dormo poco, perché vado in giro e cerco i cani randagi da cacciare via. Qui, di notte, sembra di toccare il cielo con una mano. L’abbiamo messa in piedi noi ma appartiene a tutta la città».