«Trasferta insidiosa per la capolista»: Abbattista presenta Catania-Foggia

Fonte: foggiareporter.it
Angelo D. Giuffrida

In vista del prossimo incontro, che vedrà il Calcio Catania scendere in campo contro capolista Foggia al “Massimino”, MondoCatania ha posto alcune domande a  Antonello Abbattista, direttore di TuttoFoggiacalcio.com.

Dopo il successo nella sfida tra le prime, il Foggia sembra avviato a chiudere in gloria il torneo. Quali i maggiori ostacoli che dalla prossima giornata dovranno superare Deli e compagni?

Il Foggia è padrone del proprio destino e deve temere solo se stesso. Il campionato è virtualmente vinto. Nelle otto prossime giornate di campionato bisognerà tuttavia mantenere alta la concentrazione nella speranza che, dal punto di vista psicologico, il Lecce abbia accusato il pesante colpo della sconfitta per 3-0 incassata allo “Zaccheria”.

Proviamo a fare un consuntivo della stagione degli uomini di mister Stroppa. In cosa i satanelli si sono fatti preferire rispetto alle dirette avversarie?

Il Foggia aveva un conto in sospeso a partire già dal campionato scorso in ragione della mancata vittoria del torneo. La squadra è stata allestita sapientemente nell’arco delle ultime cinque stagioni soprattutto grazie al d.s. Di Bari. Va dato anche atto e merito a mister De Zerbi di aver costruito e guidato fino a quest’estate un gruppo vincente. Il merito di Stroppa è stato quello di entrare in punta di piedi senza stravolgere nulla e apportando solo qualche correttivo in corso d’opera che ha permesso alla squadra di prevalere sulle altre concorrenti alla promozione diretta. Mi riferisco soprattutto al Matera, al Lecce ed alla Juve Stabia. Il punto di forza del Foggia è di avere una rosa decisamente all’altezza della categoria. Una rosa che potrebbe ben figurare anche in serie B e composta prevalentemente da titolari. Non bisogna infatti dimenticare che nel Foggia quasi per ogni ruolo ci sono due calciatori che giocherebbero titolari in qualsiasi altra squadra, anche di categoria superiore.

Quali atleti hanno fatto la differenza?

Senz’altro l’attaccante Mazzeo, atleta arrivato il primo settembre e che si riteneva essere quasi un ripiego. Per fortuna del Foggia si è invece rivelato determinante in quanto non è soltanto il bomber della squadra ma anche un uomo assist spesso risolutivo. Altro atleta che ha disputato una grande stagione è il difensore Rubin. Agazzi (ex Catania) ha disputato un ottimo torneo da quando ha sostituito capitan Agnelli. Si sono distinti anche Vacca, sebbene a corrente alternata, e Deli, l’acquisto più azzeccato del mercato di gennaio. In ogni caso, più che i singoli, è il gruppo ad aver fatto la differenza.

La scorsa giornata di campionato ha riservato numerose sorprese. La più clamorosa è la vittoria del Melfi in casa della Virtus Francavilla. Segno che, al momento attuale, nessun risultato è scontato nel girone meridionale di Lega Pro?

Assolutamente si. Se vogliamo fare un’analisi più approfondita, occorre tenere presente che anche quest’anno la griglia dei play-off si è molto allargata e c’è da ipotizzare che diverse squadre tireranno i remi in barca in modo tale da rendere più “agevole” il cammino delle formazioni che hanno necessità di salvarsi. Nel caso del Melfi occorre dire che la posizione in classifica non coincide con i reali valori della squadra allenata da un bravo allenatore come Bitetto. Sono sicuro che riuscirà presto a tirarsi fuori dalle zone pericolose di classifica.

Veniamo al match di domenica. Sarà un Foggia aggressivo quello che scenderà in campo al Massimino? Quali difficoltà i foggiani potranno incontrare nello sfidare gli etnei reduci da tre sconfitte di fila?

Il Foggia ha la caratteristica di non rinunciare mai al suo credo. Scenderà in campo senza timori reverenziali cercando di fare la propria partita. Probabilmente investirà in termini di accortezza vista la posizione di classifica da mantenere fino alla fine del torneo. La trasferta di Catania è insidiosissima in quanto i satanelli incontreranno un avversario blasonato e che sulla carta può tranquillamente centrare la zona play-off per poi giocarsi le sue chances. La categoria superiore è sicuramente la collocazione minima che merita una piazza come Catania.

Come si spiega il calo dei rossazzurri nelle ultime gare dopo un campionato fatto di alti e bassi?

Credo che a Catania ci sia stato un problema di carattere ambientale perché è difficile spiegarsi il perché dell’allontanamento di Rigoli al quale è seguita la vicenda Petrone. Si può ipotizzare un corto circuito tra squadra e dirigenza per motivare la sostituzione di un allenatore che, se fosse rimasto al suo posto, avrebbe continuato a lavorare bene come aveva fatto in precedenza. Occorre anche dire che Rigoli ha operato in una situazione non ideale in quanto il Catania di inizio stagione aveva in rosa diversi calciatori stranieri che possono rappresentare una iattura in un campionato come quello di Lega Pro. Credo che la decisione di esonerarlo sia stata presa troppo precipitosamente anche perché un calo fisiologico ci può stare nel corso del torneo.

Quali compagini del girone meridionale di Lega Pro potranno giocare un ruolo di primo piano nei prossimi play-off?

E’ chiaro che il Lecce è condannato a vincerli perché ormai è in Lega Pro da troppo tempo rispetto alla sua collocazione ideale. Occorre ricordare che il Lecce era un cliente abituale delle serie superiori. Mi auguro che anche il Catania, in ragione del suo blasone, possa conquistare i play-off e giocarseli alla grande. Ho invece dubbi sul Matera, in fase calante anche per problemi tra Auteri e la squadra, e sulla Juve Stabia. Una squadra da tenere d’occhio è sicuramente la Virtus Francavilla. Le altre compagini possono rappresentare delle sorprese. Il Catania ha dalla sua parte uno stadio importante ed un pubblico caloroso. Il fattore ambientale può fare la differenza in un mini torneo come quello dei play-off. Sono sicuro che i siciliani potranno giocarsela fino in fondo.