Si ripiomba nello sconforto. Basta l’1-1 in casa del Melfi per far riaffiorare preoccupazioni e sfiducia. Il Catania non riesce a risalire la china. Ma la reazione dev’essere immediata e definitiva. La pensa così Ezio Samperi, protagonista, questa settimana, della nostra rubrica “Noi con la voce”.
Cosa manca a questo Catania, che non riesce a decollare?
«Determinazione e concretezza.
Come giudichi la prestazione del neoarrivato Mazzarani?
«In una formazione molto confusa e da ultimo arrivato ha dimostrato di avere le carte in regola per prendere per mano la squadra. Col passare del tempo, inserendosi nel gruppo, può dare un ottimo contributo.
Barisic: titolare o no?
«Titolare. Potrebbe essere determinante per noi e stimolare Calil e Paolucci a riprendersi il posto.
La contestazione dei tifosi sottolinea l’ennesima rottura definitiva? Serve a motivare i giocatori, o meglio il sostegno a oltranza?
«Catania ama il Catania. Ad oltranza. Ma questo non può diventare un limite alla concentrazione dei giocatori. Anzi, deve essere uno stimolo a dare il massimo. Sempre.
Contro il Lecce che Catania ti aspetti?
«Un Catania ferito nell’orgoglio. È l’unico sentimento che potrebbe smuovere le acque. Le potenzialità tecniche ci sono. Bisogna a tutti i costi tirarle fuori e sfruttarle.