Noi con la voce: «Saldo finale negativo. Per tornare in alto? Cambio societario, subito!»

Azzurra Valenti

E’ tempo di resoconti e riflessioni. Il Catania è salvo ma ha davanti un futuro colmo di lacune da colmare al più presto. Dalle questioni societarie al campo. Tiriamo le somme insieme a Giorgio Tosto, tifoso rossazzurro, protagonista della nostra rubrica “Noi con la voce”.

Nonostante stenti e sofferenze il Catania conquista la salvezza. Da tifoso, prevale la felicità per il mantenimento della serie? O i rammarichi superano la gioia?

«Da tifoso non posso essere felice per la salvezza appena conquistata: a inizio stagione la squadra aveva lasciato intravedere potenzialità importanti, riuscendo ad azzerare la penalizzazione in appena tre partite. Dopo la partenza sprint, il Catania ha accusato una flessione sempre più accentuata, visibile nel rendimento di uomini cardine come Calil e Nunzella, da grandi protagonisti a vere e proprie ombre in campo. Dovremmo festeggiare il legno colpito dal Monopoli a tempo scaduto col Matera, più che plaudire alla vittoria della squadra. Il saldo è ampiamente negativo.

Cosa salveresti della stagione 2015/2016?

«Della stagione appena trascorsa salvo lo splendido tifo della prima metà del campionato, quando allo stadio si respirava una benefica aria di rinnovamento rispetto al biennio targato Pablo Cosentino. Meritevole anche l’arrembante inizio di campionato dei giocatori: peccato che tutto si sia progressivamente dissolto.

Cosa invece getteresti via in vista della prossima stagione?

«Getterei via una dirigenza che, come sempre nei momenti di difficoltà di questi ultimi anni, si è trincerata a Torre del Grifo, commettendo ancora una volta marchiani errori nei rapporti con gli organi di stampa. Male anche i due allenatori: non si sono dimostrati all’altezza, serviva gente con più esperienza nella categoria.

Confermeresti Moriero in panchina per l’anno che verrà?

« Se la matematica non mi inganna, credo che la media punti di Moriero sia inferiore a quella di Pancaro: allenatore non convincente, sul piano dei risultati così come su quello del gioco.

La svolta (vera) per questo Catania risiede solo ed esclusivamente nel cambio di società?

«Non può esserci futuro calcistico a Catania se non avverrà un cambio societario: l’avvicendamento al vertice è necessario, anche se non facile. Si sono rincorse molte voci in questi mesi, ma nulla si è palesato all’ombra del Vulcano. Mi auguro, per il bene del nostro amato Catania, che si giunga presto a una soluzione: in caso contrario, vedo un futuro a tinte molto fosche.