È morto Ciccio Famoso, fondatore e leader storico degli ultra del Catania

Redazione

Si è spento oggi, in ospedale, Francesco Famoso. Il leader storico del movimento ultras catanese, fondatore dalla Falange d’Assalto – primo gruppo organizzato del panorama rossazzurro -, lottava da tempo contro una grave malattia. È forte la commozione suscitata dalla notizia e unanime il cordoglio da tutto il mondo del tifo organizzato e non. I funerali si terranno a Catania alle 14 di venerdì 3 febbraio, nella chiesa che affaccia su piazza Federico di Svevia, al Castello Ursino.

«Una vita per una bandiera, una vita per il Catania. Sei stato un esempio per tanti, una guida per molti, il capo per tutti. Ciccio, è qua, e canta con gli ultrà! Riposa in pace». Questo il ricordo che gli amministratori della pagina Facebook La domenica allo stadio – che fa riferimento ai gruppi organizzati della curva Nord – hanno condiviso alle 13 circa. A seguire uno stuolo di commenti firmati da persone di ogni età e città di origine. Alcune di loro lasciano un pensiero d’eterno riposo, altri ricordi e messaggi. «Ciao Ciccio, ci rivedremo un giorno lassù e parleremo sempre del Catania», scrive Benny. «Riposa in pace, grande rivale e grande ultras», firmato Ultras Siracusa.

Tra i commenti non sorprende la presenza di rappresentanti di altre tifoserie, persino rivali di quella catanese. Durante il decorso della malattia, che l’aveva già costretto al ricovero in ospedale nei mesi scorsi, erano state numerose le manifestazioni di incoraggiamento e affetto ricevute da Ciccio Famoso. Numerosi striscioni erano stati affissi, sugli spalti dei rispettivi stadi, da esponenti dei gruppi organizzati di tutta Italia. Da Lentini a Benevento, passando per Palermo, Siracusa, Messina, Parma, Napoli e Genova solo per citarne alcune.

In occasione della partita contro la Juve Stabia – prevista pochi giorni il precedente ricovero di Ciccio Famoso, dovuto all’aggravarsi dalla malattia – la curva Sud aveva rinunciato a partire in trasferta per restargli vicino. Da quest’anno i vessilli della Falange d’Assalto erano tornati laddove era comparsi per la prima volta,  proprio nella curva Sud. Anche in occasione della successiva partita – l’ultima del 2016, in casa contro la Fidelis Andria – i gruppi organizzati avevano manifestato sostegno a Ciccio Famoso. Il settore centrale della curva Sud era rimasto vuoto, dietro lo striscione «Per il tuo gruppo non mollare. Per la tua città continua a lottare». In curva Nord era stato esposto lo striscione: «Ciccio Famoso non mollare». L’intero Massimino non aveva tifato per tutti e 90′.