Accuse a catanesi ma rischia il Foggia: prefetto, porte chiuse dopo incidenti?

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Premessa: In occasione della partita Foggia-Catania, all’esterno dello stadio Zaccheria si sarebbero verificati degli incidenti che hanno coinvolto i tifosi del Catania, quelli del Foggia e le forze dell’ordine impegnate per garantire la sicurezza. A seguito di ciò una sigla sindacale che rappresenta alcuni poliziotti di Foggia ha pubblicato un comunicato stampa – sostenendo di averlo inviato anche al Prefetto di Foggia – i cui contenuti sono stati contestati dall’addì del Catania Pietro Lo Monaco  nel corso della conferenza stampa svolta ieri – che li ha ritenuti lesivi dell’immagine della tifoseria e della città e con queste motivazioni ha preannunciato che il club adirà le vie legali. Questo quanto si legge oggi sui quotidiani:

Il Foggia scopre la panchina lunga (La Gazzetta dello Sport)

“Ma il club rischia un’altra gara a porte chiuse per i disordini col Catania

“Dopo gli incidenti della sfida con il Catania, l’osservatorio ha chiesto alla Lega e al Foggia di non avviare la vendita dei tagliandi per la gara interna con il Catanzaro fissata per il 20 novembre, in attesa del giudizio relativo all’assegnazione dell’indice di rischio. Il club rischia un’altra gara a porte chiuse (o con l’accesso ai soli abbonati), dopo le quattro già scontate.

I TIFOSI (La Gazzetta dello Sport)

“Un plauso ai tifosi, Lo Monaco l’ha ribadito, riferendosi anche al trattamento subito a Foggia dal centinaio di appassionati che hanno raggiunto lo Zaccheria: «Ho letto un comunicato di un sindacato di Polizia che stigmatizza il comportamento dei nostri additando la tifoseria del Catania come tra le più violente. E, poi, si rivanga sempre l’episodio del 2007 (l’uccisione dell’ispettore Raciti fuori dallo stadio, ndr) particolari che non c’entrano con quello che è successo. In realtà siamo stati maltrattati, i sostenitori sono entrati allo stadio 27’ dopo l’inizio della gara e leggo in un comunicato cose che non fanno giustizia a loro e alla città». Ieri allenamento a porte aperte e in partitella doppiette di Paolucci e Caetano.