Caos B, cose mai viste. Stampa: «È tutti contro tutti»

Redazione

Messaggero Umbro

RIPESCAGGI, CAOS SENTENZE (Messaggero – Umbria)

“Il Tar cambia idea e annulla il decreto di urgenza ma Frattini non si ferma e fissa subito un’altra data Per la Ternana l’ennesimo colpo di scena, niente udienza domani del collegio di garanzia”

«Davanti alla morte – dicevano i vecchi saggi – pure i santi hanno tremato». sembra proprio che la Federcalcio e la Lega di serie C abbiano le stesse prerogative della signora con la falce: far tremare chiunque. Persino la giustizia amministrativa. Il Tar del Lazio, su loro precisa istanza, rinnega sé stesso revocando la sua stessa decisione, ossia la decisione del decreto monocratico assunto sabato sotto la presidenza di Gabriella De Michele. Stavolta, invece, un’altra presidente, Germana Panzironi, ritira tutto. L’urgenza non c’è e il Coni non si riunirà prima dell’udienza della Camera di consiglio fissata ora al 26 settembre e non più al 9 ottobre. Saltano le due udienze al Collegio di garanzia di domani e di lunedì, ma il presidente Franco Frattini ne convoca altre due, subito dopo la decisione del Tar. Un’altra doccia gelata per la Ternana e per i suoi tifosi, che vedono allungarsi sempre di più un’attesa diventata snervante. Il botta e risposta tra Figc e Lega di serie B da una parte, Tar del Lazio dall’altra e presidente Frattini dall’altra ancora, era cominciato con l’istanza che Federcalcio e lega cadetta avevano presentato per far annullare il decreto monocratico e cancellare le udienze al Coni. Il Tar risponde subito, accogliendo le loro richieste. Dicendo, tra le altre cose, che il Coni si sarebbe potuto pronunciare in questi giorni in modo decisivo anticipando il Tar «in spregio al principio di collegialità» che ispira il processo amministrativo, che la domanda di un decreto cautelare monocratico è inammissibile perché è stato richiesto solo quello e non anche quello collegiale, che la domanda stessa è «generica e indeterminata», che la pendenza del ricorso al Tribunale nazionale federale con udienza fissata al 28 settembre costituisce un ulteriore elemento di inammissibilità, che non c’è alcuna urgenza e né estrema gravità dal momento che la Lega Pro ha già sospeso le partite della Ternana e delle altre pretendenti al ripescaggio. Insomma, prima si deve pronunciare il Tar, poi eventualmente il Coni. E allora, il presidente del Collegio di garanzia, Franco Frattini, non tarda a schierare la sua contraerea: ecco, dunque, la convocazione delle due nuove udienze, naturalmente dopo il pronunciamento del Tar e «subordinandone la celebrazione» proprio «all’esito dell’udienza della sezione prima del Tar del Lazio del 26 settembre». Dunque, se il Tar dovesse respingere definitivamente i ricorsi e tenere buono il pronunciamento del Collegio di garanzia dell’11 settembre, la B resterebbe a 19 squadre. In caso contrario, per il 28 settembre alle 14,30 il Collegio di garanzia si riunirebbe nell’udienza già fissata per ripronunciarsi sul format della serie B, mentre lunedì primo ottobre si riunirebbe alle ore 14 per il ricorso verso la sentenza Novara. Semplice, no? Come un algoritmo irrisolto. E il tempo passa ancora. Intanto, nel fine settimana si giocherà un’altra giornata – la quarta – della serie B per la quale ad oggi è tornato in vigore il pronunciamento dell’11 settembre che ne manteneva il format a 19 squadre. E la Ternana aspetta. A Fano non si gioca perché la partita è stata rinviata. La società attende ora i nuovi eventi e si presenterà con i suoi legali di fronte al Tar. Ma è pronta, come la Pro Vercelli, ad andare avanti pure fino al Consiglio di Stato.

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