Petrone rivoluziona il Catania. Stampa: Il derby di Pozzebon?

Fonte: CalcioCatania.it
Redazione

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Petrone ridisegna il Catania. Aria nuova a centrocampo (La Sicilia)

“Tutti in gioco: Bucolo titolare, la sorpresa potrebbe diventare Piermarteri”

“A 5 giorni dalla sfida l’allenatore degli etnei prova nuove soluzioni. Gli ex giallorossi Tavares, Pozzebon e Fornito troveranno spazio dall’inizio?”

Il derby del rilancio, il derby delle motivazioni, il derby delle scelte. Mario Petrone affronta la prima trasferta che, per inciso, non è una delle tante che il calendario propone. Il Catania si reca a Messina con l’obbligo del risultato pieno. E troverà un ambiente con il morale alle stelle dopo i rischi di rinunce, penalizzazioni e partenze traumatiche di calciatori e tecnici. Messina sta risorgendo nella settimana del derby e si innescano meccanismi, a livello mentale, che nell’ambiente rossazzurro dovranno studiare e affrontare nella giusta maniera.

Il derby di Pozzebon «Niente rivincite» (Corriere dello Sport)

«Un gol? Non esulterei, sono riconoscente al Messina»

“È la sua partita. Inutile girarci intorno e scomodare altri ex illustri. Da Peppe Fornito a Diogo Tavares, da Saro Bucolo al diesse Cristian Argurio. Quella di domenica a Messina sarà, infatti, la partita di Demiro Pozzebon. Ventotto anni, romano, Pozzebon è stato in tutto il girone d’andata l’ariete che ha permesso alla formazione giallorossa di conquistare punti pesantissimi da spendere nella corsa verso la salvezza. È stato lui che in certi momenti ha mantenuto a galla il Messina. E ci aveva provato pure nel derby d’andata, che se non fosse stato per lo scatenato Di Grazia (tripletta per lui) non è detto che si sarebbe realmente concluso con la netta (in termini di risultato) vittoria degli etnei. In quel match, Pozzebon fece gol, timbrò un legno e andò a un passo dalla marcatura in un altro paio di circostanze. Fu lì che cominciò l’ammirazione della gente di Catania nei confronti di un ragazzo che poi, in chiusura di mercato, ha poi effettivamente preso armi e bagagli per trasferirsi all’incirca ottanta chilometri più a sud. Coltivando la folle idea di contribuire alla promozione in Serie B dei rossazzurri attraverso i play off. niente esultanza. Fu in quei giorni che da parte della tifoseria peloritana gli fu detto di tutto, al punto tale che lo stesso ragazzo si vide a replicare – ma sempre signorilmente – attraverso Facebook. Ce ne sarebbe abbastanza per arrivare a questa sfida col dente avvelenato. «Acqua passata – prova, invece, a non alimentare le polemiche Pozzebon – diciamo che non tutti hanno gradito questo trasferimento a Catania, ma credo di essermi comportato da professionista. Per questo ritengo che non sia il caso di serbare rancore, per questo posso dirvi sin da adesso che se dovessi fare gol non esulterò ». Avremmo immaginato l’esatto contrario. «Sbagliato. Io devo soltanto essere riconoscente per quello che Messina mi ha dato. E poi, nonostante la cessione, sono rimasto in contatto con molti giocatori di quella squadra. Prima del calciatore c’è l’uomo. E io in giallorosso ho lasciato tanti ragazzi eccellenti ». Domenica, però, in campo non ci sarà spazio per i sentimentalismi. «Partendo dal presupposto che per me sarà sempre una partita importante, ritengo che noi tutti giocatori del Catania dovremo dare ai nostri tifosi la dimostrazione che le cose, rispetto al passato, sono destinate a cambiare». Si giocherà per vincere, quindi. «Il nostro atteggiamento sarà sempre propositivo. Loro si chiuderanno dietro e ripartiranno. Dovremo cercare di fare male al momento giusto. Di certo c’è che andremo lì a fare la partita».

Pozzebon all’attacco del San Filippo (La Gazzetta dello Sport)

“L’incrocio è suggestivo: da una parte Pozzebon a guidare l’attacco del Catania, dall’altro Anastasi appena ceduto dai rossazzurri e anche Plasmati che ha raggiunto l’accordo dopo essersi svincolato e aver giocato, nella stagione scorsa, 16 partite (3 i gol) con la formazione etnea. Tutte le attenzioni sono concentrate su Demiro Pozzebon che, in occasione del derby di domenica tra Messina e Catania, ritornerà al San Filippo da avversario dopo aver guidato la squadra di Cristiano Lucarelli nella prima parte del campionato: 20 partite, 8 gol con i giallorossi. Il ragazzo, dopo la partita con il Taranto, era già entrato nel vivo del derby: «Nutro grande rispetto per il Messina e per quello che mi ha dato prima del mio passaggio al Catania. Ho molti amici in squadra, spesso mi sento con loro perché abbiamo condiviso un percorso comune tra vittorie e difficoltà. Sarà una partita molto combattuta, se dovessi segnare non esulterei per rispetto nei confronti di chi mi ha voluto bene. Ma oggi sono parte del progetto rossazzurro e vorrei contribuire in maniera fattiva al percorso che la squadra sta continuando per arrivare ai play off, intanto, sia perché gli sforzi dei dirigenti sono proiettati verso questo obiettivo, sia perché i tifosi meritano la Serie B riconquistando una categoria che due anni fa avevano sostenuto».