Primo piano: Pulvirenti collaborerà con Palazzi, ma il giudizio resta duro

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Calcio Catania, il giorno di Pulvirenti: cercherà di “alleggerire” la posizione del club (La Sicilia)

“Audizioni del Calcioscommesse, sorteggio del calendario della Serie A e assemblea di Lega, promozione della candidatura olimpica di Roma 2024 alla 128/a sessione Cio di Kuala Lumpur. Quella che inizia domani saranno sette giorni caldi per lo sport italiano. Una settimana che prenderà il via con l’audizione, in Procura Figc, del patron del Catania Pulvirenti che – dopo l’avviso di chiusura indagini, preludio ai deferimenti previsti per il fine settimana – ha chiesto di essere ascoltato per alleggerire la posizione del club etneo. Pulvirenti sarà audito alla presenza dei suoi avvocati, il legale dello stesso Catania Calcio, l’avv. Eduardo Chiacchio e dei penalisti che lo stanno assistendo sul fronte della giustizia ordinaria, il prof. Giovanni Grasso e l’avv. Fabio Lattanzi del Foro di Roma. Cosa dirà Pulvirenti al procuratore Palazzi? Il prof. Grasso ci risponde laconicamente con un «ne riparliamo lunedì dopo l’audizione», ma sembra che l’imprenditore belpassese voglia continuare a collaborare con la giustizia e raccontare altri fatti singolari e di una certa rilevanza che potrebbero rendere meno pesante la posizione del Catania che rischia, lo ripetiamo, il deferimento per doppia responsabilità diretta cosa che potrebeb voler dire retrocessione in Serie D. Ma tutto dipende anche da ciò che sarà provato in sede di processo e da come sarà valutata la collaborazione di Pulvirenti. La punzione potrebbe anche essere retrocessione in Lega Pro con pesante penalizzazione. Staremo a vedere.

Un’estate nel segno del Catania come nel 93 e nel 2003 (Sprint e sport)

“Molti tifosi del Catania sono affranti per quanto è accaduto e accadrà alla società siciliana. Lo so non solo perché lo leggo, ma anche perché mi è capitato di sentirne qualcuno durante i colloqui con gli ascoltatori di Radio Sportiva. Qualche giorno fa, uno di essi ha sottolineato come la doppia retrocessione del Catania (dalla serie B alla serie D), assai probabile per la reiterazione del reato (responsabilità diretta in cinque partite), penalizzerebbe soprattutto i tifosi che non hanno alcuna colpa. L’osservazione mi ha lasciato un po’ perplesso: se è vero, infatti, che i tifosi erano del tutto ignari e sono assolutamente incolpevoli, è altrettanto vero che il calcio, cioè i campionati, sono fatti dai club, i quali hanno una struttura gerarchica di compiti e responsabilità. Casomai, dunque, il presidente che si è comprato cinque partite (e lo ha pure ammesso) dovrà vedersela sia con la giustizia ordinaria e sportiva, sia con il pubblico pagante che è stato doppiamente ingannato. Eppure, anche la difesa di Pulvirenti, ha tirato in ballo il molto presunto “bene della società”. In pratica il presidente avrebbe agito in maniera penalmente rilevante e illecita affinché il Catania non retrocedesse sul campo. E’ un’attenuante? E’ un’esimente? Direi il contrario: il massimo della colpevolezza.