«Adesso sì che è un Catania da primato ma…». Iodice, dg Matera

fonte: blunote.it
Fabio Di Stefano

Il posticipo del girone C di Lega Pro metterà i rossazzurri di Pino Rigoli di fronte al Matera. Il Catania, ringalluzzito dagli acquisti di gennaio, proverà a fermare i biancazzurri di Auteri che, dal canto loro, proveranno ad approfittare dello scivolone del Lecce per riprendersi la vetta della classifica, stavolta in solitaria. «Il Catania di oggi è una squadra forte ma, a causa del ritardo accumulato in classifica, non potrà lottare per la promozione diretta». Sulla gara di martedì, ma non solo, MondoCatania ha raccolto il parere di Pino Iodice, direttore generale dei lucani.

Martedì sera il suo Matera affronterà un Catania uscito rinforzato dal mercato. Che gara si aspetta?

«Sarà una partita difficile per entrambe.  Noi dovremo essere bravi ad affrontare la gara con la determinazione mostrata ogni volta che abbiamo incontrato una squadra di alta classifica. In ogni caso abbiamo i numeri e la qualità per affrontare al meglio una sfida del genere. Sebbene ci siano diversi punti di divario tra noi e loro, troveremo un Catania certamente diverso rispetto alla gara di andata. I rossazzurri si sono rinforzati molto nel mercato di riparazione e se fossero partiti con questo organico sarebbero certamente insieme alle prime della classe.  Sicuramente nei play off gli etnei saranno una mina vagante per tutti come sono certo che Lo Monaco riporterà presto il Catania nel calcio che conta».

Catania alla pari con le prime quindi. Senza la penalizzazione di sette punti, ritiene che i rossazzurri sarebbero stati competitivi anche per il primato?

«Proprio così. Senza la penalizzazione, e con la squadra che si ritrova oggi, credo che il Catania poteva lottare per il primo posto. Il -7 ha pesato parecchio, anche a livello mentale. La squadra era già buona e Lo Monaco l’ha migliorata prendendo giocatori di categoria, soprattutto in avanti, mentre in difesa i rossazzurri erano già molto competitivi».

Questo significa che la squadra iniziale, a suo avviso, aveva delle lacune.

«Ritengo di sì. Non sono io a dirlo ma i fatti. Il Catania ha accumulato un ritardo in classifica subendo qualche sconfitta evitabile. Sicuramente c’erano delle lacune nella rosa che ha iniziato il campionato, questo nonostante la presenza di un grande conoscitore del mondo del calcio come Lo Monaco. Il direttore ha fatto le cose per bene, sistemando la squadra a dovere e rendendola più adeguata alla realtà della Lega Pro».

Come giudica invece il mercato del Matera?

«Noi non avevamo bisogno di fare grandi cose. Abbiamo arricchito la rosa con degli under di qualità, sarebbe stato un errore stravolgere una squadra che sta facendo bene. Prenda l’esempio della Juve Stabia: prima del mercato stava andando alla grande, hanno stravolto in parte la squadra e adesso stentano a ottenere i risultati. Noi abbiamo adottato una politica diversa. Avevamo la rosa corta e siamo intervenuti in questa direzione, acquisendo giovani di qualità. In più abbiamo preso Bertoncini che è un calciatore esperto e di categoria superiore. Siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto».

E’ mancato il colpo Pozzebon. Il passaggio al Matera pareva cosa fatta a un certo punto.

«Noi abbiamo cercato Pozzebon, è vero. Ci serviva un attaccante, ma poi abbiamo deciso di puntare su Lanini, un giocatore importante. Se avessimo preso pure Pozzebon, secondo il mio punto di vista, avremmo creato una concorrenza che non ci avrebbe giovato. Non è vero che è stato il Catania a portarcelo via, è stato semmai il Matera ad abbandonare la pista. Per quanto quella etnea sia una grande piazza, appetibile per qualsiasi calciatore, Pozzebon lo avevamo in mano, è stata una nostra scelta non tesserarlo».

Il Catania proverà a centrare la promozione tramite i play off. Qualora non vi riuscisse potrebbe ricalcare il vostro cammino. Il Matera lo scorso anno fece un buon campionato, adesso è primo in classifica.

«Quest’anno i play off sono una vera e proprio lotteria. Paradossalmente, è più facile arrivare primi che vincere gli spareggi. Se poi il Catania non dovesse centrare l’impresa avrà un’ottima base da cui ripartire la prossima stagione. L’importante sarà non smantellare un organico che è già ottimo, puntellandolo magari con interventi mirati, come abbiamo fatto noi quest’estate. Catania è una piazza importante, la squadra è già forte, il prossimo anno potrebbe riprovarci alla grande».

Il Matera è una società ambiziosa e ben strutturata. Chissà se, tra qualche anno, non la ritroveremo in serie A. Lei avrebbe l’occasione di sfidare Lotito.

«Sarebbe una bella sfida, nient’altro».

Per la felicità del presidente della Lazio.

«Lotito due anni fa si espresse in maniera infelice riferendosi a club come Carpi e Frosinone che, secondo lui, non permettevano ai grandi club di serie A di fare cassa. Il calcio è bello proprio perché dà la possibilità di vincere i campionati anche a realtà più piccole. Ogni club deve avere garantito il diritto di approdare, qualora lo meriti, nelle massime categorie».