Arrabbiato sì, stupito no.. da questa società e da questo calcio

Ettore Attanasio

Martedì  23 giugno, intorno alle sette di mattina, sbircio il mio smartphone mentre prendo il caffè e leggo una notizia che mi colpisce allo stomaco, dolorosa, come il tradimento della tua donna o del tuo migliore amico,  credo immediatamente ad uno scherzo, alla classica notizia “bufala”, ormai di moda nel mondo della “rete”. Per conferma apro altri siti di informazione e la news appare ovunque.  Arrestati Pulvirenti, Cosentino e Delli Carri per aver corrotto giocatori avversari con la complicità del proprietario di un centro scommesse. Ieri le ammissioni dell’ormai ex presidente davanti al giudice.

Le sensazioni che ho provato sono state di rabbia, di tristezza, ma ahimè, non di stupore. E’ brutto dire questo, ma non mi sono assolutamente meravigliato, ormai da tempo avevo perso qualsiasi fiducia verso questa società e questa dirigenza.

In un attimo mi sono venuti in mente tutti i momenti di delusione vissuti in questa stagione. Mi è riaffiorata in testa la mancanza assoluta di comunicazione e di rispetto della società nei confronti dei tifosi . Che di contro  non hanno mai lasciato sola la squadra. Mi è apparsa davanti agli  occhi la superficialità da parte dei massimi dirigenti del Catania, colpevoli “tra le altre cose” di aver  allontanato  molti giornalisti, ragazzi che raccontano le gesta della squadra della loro città, più per passione che per soldi o carriera, colpevoli solo di aver sempre espresso le loro idee senza condizionamenti.

Io che oltre ad essere un tifoso rossazzurro sono anche uno scommettitore, avevo notato spesso in questa stagione eventi strani,  come quote delle partite del Catania bloccate e cancellate già alcuni giorni prima dell’inizio della gara. Chi scommette settimanalmente sulle gare italiane è abituato a vedere ogni tanto qualche quota ritirata, ma quando questo fenomeno si ripete per più settimane di fila, beh questo è davvero strano.

Inoltre come tanti altri tifosi, sono anche un grande appassionato di calcio, per la “felicità della mia ragazza” seguo  in tv qualsiasi partita, dalla finale di Champions alla Coppa Africa e quindi so riconoscere più o meno una partita vera da una partita meno vera.

Molte delle partite giocate dalla mia squadra del  cuore in questa stagione mi sono sembrate ambigue, quelle partite in cui non vedi una reale lotta in campo, in cui non c’è grinta, in cui le squadre molli e i gol e gli errori evitabili.  Anche in questo caso,  gare “strane “durante una stagione ne vedi tante e delle più svariate squadre in qualsiasi competizione, ma quando si ripetono sempre con gli stessi interpreti in campo, beh, la cosa ti fa pensare e parecchio.

In più stiamo parlando di uno sport, il calcio, che ormai da anni ha perso giorno dopo giorno qualsiasi forma di credibilità, ormai non si contano più gli scandali che colpiscono quotidianamente il gioco più bello del mondo, sia a livello nazionale che internazionale.

Per tutti questi motivi mi sono sentito arrabbiato sì, ma non stupito.