«Bianchi-Catania? È escluso. Nel 2012…» Agente su voci e retroscena con PLM

fonte: goal.com
Marco Di Mauro

Rolando Bianchi è un calciatore che Pietro Lo Monaco stima, e pure parecchio. Fose per questo ogni volta che il calciomercato rossazzurro è stato condotto dall’attuale diggì, puntualmente, il nome dell’attaccante è stato accostato a quello del club. Anche quando, come in questa sessione invernale di contrattazioni, pare non esserci davvero nulla di fondato nell’ipotesi di una trattativa. «Bianchi ha scelto a priori di non scendere in Lega Pro», precisa il fratello Riccardo che è anche il procuratore dell’attuale numero 9 del Perugia. Eppure, in passato, Lo Monaco era riuscito a fargli vestire il rossazzurro «seppur per poche ore», confida l’agente.

Ancora oggi non è escluso che il desiderio del direttore generale del Catania, un giorno, si possa avverare. «Abbiamo grande stima per la piazza e per Lo Monaco… Rolando si getterebbe nel fuoco – dice Riccardo Bianchi – Perciò quando la squadra tornerà nelle categorie in cui deve stare, il direttore avrà una corsia preferenziale se vorrà prenderlo». Di certo c’è che per i rossazzurri, come per qualunque altro club di Lega Pro, per adesso non c’è proprio speranza: «Nel calcio nulla è scontato, ma al momento ritengo impossibile un trasferimento in una categoria inferiore». Un’ipotesi scartata già in estate, quando sull’attaccante pare siano piovute offerte anche economicamente allettanti dalle società che adesso vedono le proprie squadre ai vertici dei diversi gironi di Lega Pro.

La trattativa che portò Bianchi veramente a un passo dal divenire il centravanti del Catania, avvenne invece cinque anni fa. «Nel gennaio 2012 Rolando era praticamente un giocatore del Catania. Lo Monaco e Pulvirenti compirono un grosso sacrificio economico, e lui aveva sposato la causa rossazzurra perché era entusiasta di potere continuare la sua carriera in una piazza come quella etnea». A quel tempo i rossazzurri erano in serie A e Bianchi era il capitano del Torino, che sotto la dirigenza di Umberto Cairo provava a conquistare la promozione dalla serie B. «All’ultimo momento il Torino s’impuntò, ritenendo Rolando fondamentale per il ritorno in serie A». Il posto di Maxi Lopez, ceduto in prestito al Milan, finì con l’essere rimpiazzato da Giulio Ebagua. Il Catania, allenato da Montella, concluse il campionato all’undicesimo posto mentre il Torino fu promosso in A.