Calello: “Il gruppo è forte e unito. La Serie A? Vincendo in trasferta si può”

Veronica Celi

In conferenza stampa, Adrian Calello, centrocampista del Catania, risponde alle domande dei cronisti, in vista del match di sabato contro la Ternana. Di seguito le sue dichiarazioni:

Posto da titolare

“Sto entrando dopo in quasi tutte le partite ma voglio trovare più spazio. Almiron, Rinaudo ed Escalante stanno facendo bene nel loro ruolo. Sono felice per la situazione della squadra. Solo allenandomi al 100 % posso riuscire a ottenere un posto da titolare.

Situazione della squadra

“Siamo sulla strada giusta. Siamo una squadra che merita la Serie A. Per questo dobbiamo vincere in casa, come stiamo facendo, ma anche fuori.

Condizione fisica

“Credo di essere un calciatore che per giocare bene deve stare al meglio dal punto di vista fisico. Ho avuto la sfortuna di stirarmi due volte in un mese. Adesso sto molto meglio. Voglio giocare, voglio trovare spazio.

Sannino

“Sannino è un bravo allenatore. Ha grande carattere e molta personalità. Questo ha aiutato la squadra.

Serie B

“E’ la prima volta che gioco in un campionato di Serie B, ed è diverso dalla Serie A. Noto che ogni partita qui è come una guerra. Non è semplice giocare nella serie cadetta, come si pensava all’inizio.

Trasferta

“Sappiamo che le partite fuori casa sono un nostro punto debole. Il Catania, se ha voglia di andare in A, deve vincere in casa ma anche fuori.

Calello al posto di Escalante?

“Se giocherò al posto di Escalante lo deciderà il mister. Io sono sempre pronto. Se mi toccherà giocare, sarò disponibile. Altrimenti aspetterò l’opportunità, come fatto finora.

Gruppo

“Almiron è il mio esempio. Mi aiuta molto, parlo molto con lui. Ho trovato un grande gruppo. All’inizio pensavo ci fosse qualche problema, perché è difficile che un gruppo così retroceda. Invece è molto forte, splendido. Siamo tutti amici, molto uniti.

Champions League

“E’ un sogno giocare in Champions League. Io ho avuto la possibilità, ed è un momento fondamentale nella carriera di un giocatore. Per adesso il mio obiettivo è tornare in Serie A con il Catania.

Tifoseria

“La tifoseria argentina è simile a quella che c’è a Catania. Inizialmente i tifosi erano arrabbiati, e avevano ragione, perché non siamo partiti bene. Adesso che siamo sulla strada giusta il tifoso è contento, e dev’essere sempre così. I tifosi devono essere con noi, e noi con loro.

Pressione

“Tutti vogliono metterci pressione, perché sanno che siamo una squadra forte. Noi siamo consapevoli, ma dobbiamo dimostrarlo in campo.

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