Dopo Delli Carri nessun direttore sportivo. Torna la “vecchia organizzazione”

Diego Vitale

Il successore di Daniele Delli Carri a Catania? Non Baiocco, non Patti, ma nessuno. E’ questo quanto è trapelato a poche ore dall’addio tra l’ex ds e la società di Pulvirenti. Un addio che ancora non è chiaro se consensuale o “pendente” da una parte o dall’altra, ma che comunque rappresenta il primo scossone della programmazione della nuova annata di B.

Quali le colpe di Delli Carri che giustificano tale allontanamento? Difficile da elencare, anche perché, fin dall’inizio, non è stato chiaro il vero ruolo del direttore sportivo ex Genoa ed ex Pescara. Come dice la pagina facebook della Curva nord: “Non abbiamo mai avuto il piacere di ascoltare la sua voce da quando è arrivato”. Una presenza fugace, un uomo non si sa fino a quando “presente” nelle trattative invernali che hanno portato il Catania a rivoluzione quasi l’intera rosa. Eppure oggi Delli Carri è il primo accantonato, reputato quasi una figura di cui il Catania ha bisogno.

Sì, perché da quanto trapelato nelle ultime ore, il Catania non sostituirà Daniele Delli Carri nel ruolo di direttore sportivo. Il mercato, così, tornerà tutto nelle mani di Pablo Cosentino e del fedele collaboratore argentino Diego Caniggia. Sostanzialmente, il Catania versione 2015/16, ricalcherà, nei ruoli dirigenziali, il medesimo assetto del mercato della scorsa estate. E questo è anche, in fondo, un segno di continuità di pensiero.

La non continuità di pensiero, invece, è stata la “deviazione” di gennaio, quando si scelse Delli Carri come direttore sportivo. Cosentino e i suoi collaboratori, infatti, hanno più volte ripetuto che il Catania non avesse bisogno di tale figura. A gennaio arrivo il “controsenso”, ora si riparte dalla “vecchia organizzazione”. Che, sotto gli occhi tutti, ha portato risultati da film horror.