Essere o non essere (i favoriti)?

Veronica Celi

“Essere o non essere… la favorita? Questo è il dilemma!”. Forse l’Amleto shakespeariano non recitava proprio queste identiche parole. Però, un buon tifoso, guidato da acuto spirito critico, si starà di certo domandando qualcosa del genere, in attesa di una risposta che non tarderà ad arrivare.

Una somma di diversi fattori porta il Catania ad essere considerata la squadra maggiormente favorita a vincere il campionato di Serie B, e dunque ad esser conseguentemente promozione. L’arrivo di Martinho, protagonista due anni fa della scalata del Verona verso la massima Serie, di Calaiò e Rosina: macchine da gol, gioiellini pieni di esperienza; le promesse d’amore eterno per i colori rossazzurri di capitan Spolli  (ma anche di Izco, ora al Chievo) e Rinaudo, quest’ultimo impaziente di lasciare lo Sporting Lisbona per ritornare a Catania. Un mix di vecchi pilastri e nuovi volti. Se il settore tecnico sembra essere all’altezza degli obiettivi prefissati, quello morale e psicologico non è da meno: già circa 10000 abbonati sugli spalti. Anche il dodicesimo uomo è dunque pronto, o quasi. In teoria, tutto sembra girare per adesso a favore del Catania. Ma, in pratica, sarà così anche durante il prossimo campionato?

Secondo la stampa nazionale– stando agli articoli pubblicati dai maggiori quotidiani sportivi- gli etnei hanno già in tasca la promozione in Serie A. I nuovi acquisti vengono ritenuti un lusso nella serie cadetta, e proprio l’attacco “stellare” sembra essere considerato l’arma segreta per riagguantare con sicurezza e decisione quel patrimonio che il Catania si è lasciato sfuggire di mano troppo facilmente. Sulla stessa scia vanno i dati delle agenzie di scommesse, che segnalano il Catania come il principale favorito per la vittoria finale, data a 2.25. Nettamente staccate Bologna e Livorno, quotate a 5.50. I favori dei pronostici- dato che di “favori” veri e propri al Catania non ne ha mai fatti nessuno- sembrano tutti orientati verso gli etnei.

Eccessivo ottimismo? Sicuramente se i rossazzurri non dovessero rendere così come ci si aspetta, sarebbe l’ennesima delusione e ai tifosi rimarrebbe lo stesso amaro in bocca della passata stagione, quando ci si aspettava grandi cose dalla propria squadra del cuore- in particolare il tanto atteso approdo in Europa League- e l’unica meta centrata dignitosamente è stata invece il terzultimo posto, tanto per rendere leggermente più dolce la retrocessione. A smorzare il clima positivo, ci pensa il Bari che è a sua volta ritenuto dai giornali il concorrente diretto del Catania per la Serie A. A ciò, ci si aggiunge il parere di qualche presidente- vedi Livorno- che opta a sminuire gli avversari ritenendo la propria squadra la migliore, quella da battere.

Ma qual è l’aria che si respira in casa Catania? Secondo mister Pellegrino la pressione, l’essere considerati i favoriti non deve essere un handicap, anzi, uno stimolo per fare meglio. I giocatori, come Peruzzi, Spolli, Rolin- solo per citarne alcuni (i pochi che han parlato)- non la pensano tanto diversamente, con la consapevolezza che l’avere una mentalità vincente è l’unica soluzione per ritornare tra le grandi. Tutti disposti a sbandierare buoni propositi:  non promesse, ma massimo impegno. Qualche veterano come Capuano preferisce però volare basso, neutralizzando tutti questi pronostici positivi, e ribadendo che la Serie B si vince in campo, nella pratica, non con le parole.

Effettivamente non resta che aspettare l’inizio del campionato – che fra circa quindi giorni prenderà il via – per poter davvero emettere un verdetto, positivo o negativo che sia. Di certo, considerando gli ultimi 8 anni in Serie A, è il Catania “sorpresa”, e non quello “favorito”, ad ottenere i migliori risultati: un Catania che lottava per la salvezza, ma che inconsapevolmente si è ritrovato a lottare per qualcosa di più grande, o almeno a provarci, racimolando record su record. Cos’è meglio allora? Avere tutti i pareri a favore o contro? Considerando che i rossazzurri si ritrovano ormai avvolti da un vento di positività estremo, non resta che sperare di veder loro sfruttare questo come se utile alla rincorsa da prendere per riconquistare, con tranquillità o soffrendo- com’è sempre stato tipico del Catania- la massima Serie.

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