«Grande corsa, gioca su ambo le fasce»: Indiani, tecnico che lanciò Baldanzeddu

fonte: lanazione.it
Redazione

«Senza dubbio il Catania ha fatto un ottimo acquisto». Non ha dubbi Paolo Indiani, l’allenatore che più di ogni altro conosce Ivano Baldanzeddu. Il terzino destro, da poco ufficializzato come nuovo acquisto del Calcio Catania, con lui si è lanciato nel calcio che conta, giocando stagioni da protagonista nel Foligno e nella Lucchese. Terminato il quotidiano allenamento con il Pontedera, che lotta per la salvezza diretta nel girone A di Lega Pro, il tecnico risponde alle domande di MondoCatania su quello che è stato un suo calciatore di fiducia.

L’ho avuto a Foligno e a Lucca ed era un ottimo giocatore. Nel campionato di la Lega Pro è senza dubbio un calciatore che può fare molto bene». In campo Indiani ha avuto modo di schierare il classe ’86 sia nella difesa a quattro che in quella a tre (3-5-2). Soluzioni molto simili, almeno per i compiti richiesti ai terzini, a quelle che il suo collega Pino Rigoli ha finora utilizzato e potrebbe utilizzare in futuro. «Con me ha giocato anche difensore centrale, nei casi di emergenza. Il meglio di sé, però, lo dà come esterno a prescindere dal modulo. La sua caratteristica principale è la corsa, granzie alla quale riesce a dare una notevole spinta alla manovra e poi può giocare indifferentemente su entrambe le corsie, anche se predilige la destra».

Baldanzeddu arriva a Foligno nel 2008 e ritrova Indiani a Lucca due stagioni dopo, nella stessa categoria: prima divisione Lega Pro. Gioca quasi sempre da titolare e, al termine di quell’annata, viene preso dalla Juve Stabia in serie B. Anche a Castellammare la fascia destra è il habitat, ed è la prima scelta nel ruolo di terzino. «Si esprimeva già a un buon livello ma nel tempo è migliorato molto. Lo dimostrano le numerose presenze da protagonista in serie B. Purtroppo ha sofferto un grave infortunio, nella sua esperienza con la Virtus Entella, che lo ha fermato per lungo tempo. Gli auguro tutto il meglio possibile in questa sua nuova esperienza a Catania»

Indiani, 62enne, ha alle spalle una carriera ventennale di allenatore e di fronte le sfide che gli presenta quotidianamente il girone A di Lega Pro. Anche se non incontrerà il Catania, in questa stagione, vive in parte la medesima attualità. «Una sosta così lunga, a inizio del girone di ritorno, è una novità alla quale bisognerà adattarsi». Nonostante l’alfabeto dei gironi divida le due squadre, Indiani ha osservato i rossazzurri nel corso di questa prima parte del campionato. Di recente, Giovanni Marchese ha rilanciato la possibilità di un aggancio alla vetta. «In ragione della penalità credo sia per loro impossibile – sostiene l’allenatore – ambire alla promozione diretta. Molto più probabile che possano giocarsi la serie B passando dai playoff».