Il Russo-Azzurro: Il ricordo di Egizio Rubino, raccontato dal figlio

Alessandro Russo

Buongiorno,

Il pomeriggio del tre ottobre duemilaquindici i commilitoni saranno di scena a Lecce. Sfoglio TUTTO IL CATANIA MINUTO PER MINUTO e scopro che il ventidue settembre di quarantun anni orsono la gara con i giallorossi pugliesi terminò uno a uno. Era, quella rossazzurra, una formazione piena zeppa d’assi e rappresentava un lusso per la serie C. Dalla panchina la guidava Egizio Rubino, un galantuomo nato al Cairo ma siracusano d’adozione. Questi, come i veri signori d’altri tempi, dava del lei ai giocatori e si faceva voler bene dall’intera città. Per comprendere quanto quest’uomo fosse amato all’ombra del pennacchio fumante dell’Etna passo or dunque la palla al nipote che vive nella città di Archimede, ha trentasei anni ed è un bravo avvocato.

«Mio padre –mi confida Enrico Rubino mi racconta che nel periodo di Natale del ‘74 il nonno aveva ritirato alcuni vestiti in un noto negozio di Catania. Successivamente era andato a fare la spesa ma nel far quest’ultima commissione dimenticava di chiudere la macchina. Quando si rese conto della smemoratezza, tornò di corsa indietro e trovò un tizio davanti l’auto. Lo sconosciuto disse al nonno di star tranquillo perché avevo visto la scena e stava controllando lui l’autovettura. Questo per farti capire quanto i tifosi erano affezionati a lui. Sono contento infine di dirti che la Commissione toponomastica di Siracusa ha deciso d’intitolare a mio nonno un largo comunale».

Ora tre nuove, poi i saluti di rito.

1. Il sei ottobre alle sei p.m. torna ‘Quelli del ’46’ sui 101 FM di Radio Lab, trasmissione interamente dedicata alla storia del Catania, condotta da Piero Armenio ed Emanuele Rizzo. Nella prima puntata si parlerà del Gran Caffè Lorenti, storico bar catanese e luogo di ritrovo della dirigenza negli anni ’40, dello spareggio per la A del ‘53, giocato a Firenze in piena estate e perso 4-1 col Legnano e di Nino Cantone, giocatore degli anni ’70. Imperdibile.

2. Sotto gli occhi di undicimila concittadini, il Catania di oggi ha ancora una volta vinto ma ai nostri calciatori non è stato concesso di solennizzare nessuno dei quattro gol simulando il trenino. A dirla tutta, a me è stato perfino vietato di riportare qui che ‘stamu avvulannu’. Boh…

3. «Io –scrive Antonio su un ‘muro’ e io sottoscrivo qui- devo dissentire da tutto. Lo stadio pieno, dopo i fatti di giugno, mi mette solo una profonda tristezza. Per amore di vedere una palla che rotola in questa città siamo capaci di tutto. Io avrei preferito uno stadio vuoto fino al cambio totale di proprietà per non essere COMPLICI di queste persone che ci hanno ricoperti di immensa vergogna. Lo stadio vuoto avrebbe fatto molto più rumore di 11.000 mila persone “comprate” con prezzi ultra popolari». Chapeau!

Che Iddio ce la mandi buona.

 

Medico ortopedico con la stoffa dello scrittore, Alessandro Russo è coautore di “TUTTO IL CATANIA MINUTO PER MINUTO, la storia, la geografia, la letteratura e financo la religione rossazzurra” Geo Ed. 2011, in vendita alla libreria BONACCORSO, via Etnea 20, Catania e da CAVALLOTTO, corso Sicilia 91 e viale Jonio 32, Catania. Ideatore dell’agenzia SCRITTURIAMO e collaboratore del blog LETTERATITUDINE, di lui si dice che è un rompiballe catastrofico. Maniaco dello stile e dell’editing, ogni giorno visita, scrive, opera, ingessa, corregge.