Rinaudo, qui si parrà la ‘risorsa’ Cosentino

Marco Di Mauro

LISBONA – Rinaudo va o resta? Tutto dipende da che parte si osserva la domanda. E’ storia di un giocatore conteso tra le ragioni del cuore e le ristrettezze del portafoglio. Arrivato a Catania lo scorso Gennaio, il centrocampista argentino è subito entrato nei cuori dei tifosi e nella considerazione dei tecnici, di tutti e tre. Sia De Canio (anche se solo per una gara) che Maran l’hanno subito visto ed impiegato come titolare, ma più d’entrambi è stato Maurizio Pellegrino a dargli fiducia ed importanza, vedendo e volendo sfruttar appieno le sue doti anche a costo di tirar Lodi fuori dalla mischia.

E’ così che il confermato tecnico del Catania lo vorrebbe indietro, eccome.. Forse anche più dell’addì Cosentino, che lo conosce da tempo, che l’ha portato a Catania una volta, che senza la retrocessione di mezzo avrebbe avuto qualche  problema in meno a bloccarlo in Sicilia, che col Catania in B dovrà lavorare ai fianchi la dirigenza dello Sporting Lisbona per ‘costringerla’ ad una resa onorevole. Difficile ipotizzare avvenga in tempi brevi. Tutt’altro, ma l’eventuale, possibile, ritorno di Rinaudo al Catania sarebbe un colpo sensazionale. Un’eccezione formidabile per la B.

Un colpo ancor più complesso di quello che ha portato a Catania Calaiò. La strada che porta a Lisbona è più lunga, ma non troppo diversa, dalla Catania-Napoli. Ad esser profondamente diversa è però la posizione del club portoghese, che col centrocampista ha un contratto fino al 2016 e che col Catania era stato molto chiaro: 5 milioni per il riscatto ed il 35% del ricavato d’una futura vendita. Dopo aver strizzato l’occhio all’impossibile, nel tentativo di salvarsi, il Catania cerca ora condizioni plausibili. Per questo la dirigenza dello Sporting guarda altrove.

Intanto, Rinaudo – il cui valore di mercato non s’è certo abbassato dopo la pre-convocazione con la nazionale Argentina – ha ripreso ad allenarsi con i portoghesi, in ritiro dalla prima settimana di Luglio. Non fa parte del progetto tecnico, questo è chiaro a tutti, e proprio in ragione di ciò il club gli ha già proposto diverse soluzioni, compreso il ritorno in Argentina. E’ qui che la volontà del giocatore conta e solo su questo che il Catania può puntare. Se Rinaudo si ostinerà nel rifiutare ogni soluzione alternativa al Catania – ma più remunerativa per il club – ecco che in ultima analisi proprio il Catania sarebbe l’unica occasione buona per monetizzare il giocatore evitandone il deprezzamento causa inutilizzo.

E’ quanto accaduto, nemmeno troppo tempo addietro, con l’affare Bergessio. Arrivato a Catania, tornato in Francia con la clausola multimilionaria di riscatto non onorata, riportato a Catania (da Lo Monaco) per poco più d’un milione di euro, per giunta a titolo definitivo (ma non prima d’aver iniziato il campionato col Saint Etienne). E’ un gioco ‘pericoloso’, in cui non vince chi cede per ultimo, ma tutti perdono se uno dei due non cederà in tempo E’ lunico ‘gioco’ che possa riportare Rinaudo a Catania, lo stesso in cui Cosentino avrà modo di misurare e mostrare le sue ‘risorse’, le stesse che Pulvirenti stima esser superiori a quelle dei suoi predecessori, e che dovranno portare il Catania anzitutto in A, poi presto anche in Europa.

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