Si puntava alla A, si rimane in B, si è rischiata la C!

Veronica Celi

ABC: non sono solo le prime tre lettere dell’alfabeto. È il nome di una nostra rubrica, nata con lo scopo di stendere un resoconto sul cammino in classifica del Catania, partita dopo partita. Ma si tratta anche dei tre campionati che i rossazzurri hanno vissuto da protagonisti, o hanno solo visto da lontano, con la speranza o il rischio di approdarvi.

Il Presente  

Gli etnei concludono la stagione con un pari conquistato in casa del Carpi. Fissano così la quota punti a 49, gli stessi ottenuti dalla Pro Vercelli, reduce dalla sconfitta esterna contro il Trapani (2-1). Per il Catania è un traguardo che vale la permanenza in Serie B. Eppure rappresenta un obiettivo che spesso e volentieri è stato messo in discussione dalle performance poco brillanti e deludenti dei rossazzurri.

Il Passato

Infatti, per gran parte del campionato, Calaiò&Co. hanno bazzicato le zone basse della classifica. Il pericolo della retrocessione diretta in Lega Pro o quello di prendere parte ai play-out è stato una costante compagnia per gli etnei, incapaci di farne a meno tranne che in tre occasioni. Con Sannino in panchina, dalla decima alla quindicesima giornata, il Catania ha ripreso quota, inanellando importanti vittorie contro Vicenza, Entella, Varese, Latina. Successi intervallati da una sconfitta ad Avellino, e un importante pari in rimonta a Trapani. A seguire si è ripiombati in fondo al baratro. L’arrivo di Marcolin alla guida dei rossazzurri sembrava aver fatto cambiare rotta a una nave in preda all’imminente deriva. E’ bastato racimolare sei punti in due gare (contro Pro Vercelli e Perugia) per respirare ancora una volta. Ma ben presto il fondo classifica torna ad essere il consueto habitat etneo, almeno fino al trentaduesimo turno. Da lì in poi il Catania colleziona cinque vittorie di fila, risalendo la china. Anche i play-off non rappresentano più una meta impossibile da raggiungere. Il 2-0 rimediato a Bologna e il successivo 1-1 contro il Livorno al Massimino, stroncano, però, i sogni rossazzurri, o meglio, li ridimensionano: in soli 90’ minuti la salvezza è nuovamente d’attualità.

Il Futuro

In verità, il Catania ha messo fine alle aspettative di inizio stagione molto tempo prima. E la stessa coppa che avrebbero dovuto impugnare gli etnei, adesso è in mano alla capolista Carpi. Gli uomini di Castori, con 80 punti, assaporeranno l’ebbrezza della massima serie il prossimo anno. Lo stesso vale per il Frosinone, a quota 71, sconfitto per 2-1 dalla terza in classifica, il Vicenza. Marino vanta una media di 68 punti, tale e quale a quella del Bologna. La possibilità di accedere alla Serie A mediante i play-off (al via martedì 26 maggio) spetta anche a Spezia, Perugia, Pescara- i delfini schiacciano con tre reti il Livorno, lasciando gli amaranto fuori dalla corsa promozione- e Avellino, sconfitto dal retrocesso Brescia. Le rondinelle in Lega Pro saranno poi affiancate dal Cittadella, terzultimo, e dal Varese, fanalino di coda.

Protagoniste dei play-out (la prima gara è in programma sabato 30 maggio): Modena ed Entella. Il pari dei canarini contro il Latina, e quello dei biancocelesti in casa del Crotone, contribuiscono alla salvezza rossazzurra. Visti i precedenti risultati, il Catania avrebbe comunque mantenuto la serie anche in caso di sconfitta.

Adesso tocca prepararsi per un’altra stagione in Serie B, forse più complessa. Prestigiose le piazze che gli etnei dovranno fronteggiare. Le squadre che si sono salvate saranno intente a ripartire più agguerrite che mai. Per non parlare delle retrocesse dalla A (Cagliari, Cesena, e Parma in caso di mancato fallimento), e delle neopromosse, fonti spesso di sorprese (Salernitana, Novara e Teramo). Il Catania dovrà lavorare sodo, e imparare immancabilmente dagli errori commessi. E se ciò che non uccide, fortifica…