Tifosi-squadra, confronto dopo il 90°: quotidiani su contestazione a Melfi

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

A fine partita confronto tifosi-squadra (Corriere dello Sport)

Finisce coi giocatori del Catania chiamati a voce forte sotto gli spalti da quei cento tifosi al seguito, delusi per il risultato di parità.

Pochi minuti di confronto, a parlare solo i tifosi e i calciatori ad ascoltare. Invito perentorio rivolto a Rigoli (che pare non essere in discussione): «Mister, vogliamo più impegno», hanno urlato i tifosi mentre il capitano Marco Biagianti e Andrea Di Grazia hanno poi scambiato qualche parola con i loro sostenitori.

Tifosi-squadra, confronto duro. Reazione immediata o sarà crisi (La Sicilia)

«Venite sotto la curva. Gridano in 121, tanti erano arrivati fin qui per spingere la squadra al successo. «Tutti qui. Anche tu» (riferito a Rigoli, ndr). Dovete parlare con noi. Gridano i tifosi. Esasperati, increduli. Visto coi i loro occhi il pari in rimonta a Melfi vale quattro passi indietro. E non è che sia un quadro distorto della realtà.  Cadono le braccia a chi viaggia a sostegno, cadono anche a chi deve commentare. E chi gioca cosa fa? Sente sempre di più una responsabilità che non ha saputo sostenere, nonostante le belle (e ovvie) parole di riscatto.

L’1-1 a Melfi non soddisfa i tifosi che contestano tutti (Gazzetta dello Sport)

Applausi da parte dei tifosi del Melfi ai propri beniamini, contestazione dei supporters del Catania nei confronti della propria squadra (chiamata sotto il settore ospiti a fine gara) che li ha delusi per una vittoria sperata alla vigilia e mai arrivata. Il pareggio per 1-1 scontenta i tifosi rossazzurri, ma viene accettato, per come è maturato, dal tecnico della formazione etnea, Pino Rigoli.