Ricchiuti: «Io, la Champions e il Catania. Ringrazierò sempre Mihajlovic»

Fonte: zimbio.com
Fabio Di Stefano

A 31 anni l’esordio in serie A, con la maglia del Catania. A 39, pochi giorni fa, quello in Champions League, con la maglia del Fiorita. La carriera di Adrian Ricchiuti è decollata in ritardo, ma il centrocampista italo argentino è riuscito a raggiungere comunque i traguardi più alti ai quali un calciatore possa ambire. «È stata una bellissima esperienza giocare i preliminari di una coppa europea», spiega a Mondocatania. Forse, almeno in parte, questa possibilità si è aperta anche grazie alla sua prima stagione vissuta in rossazzurro, che ne ha confermato le qualità nel massimo campionato italiano assegnandogli anche un nuovo ruolo.

«Ringrazierò sempre Sinisa Mihajlovic, che mi ha inventato centrocampista permettendomi di fare il titolare in serie A. Era quello il mio ruolo ideale in un campionato difficile come quello». Ricchiuti rimane in rossazzurro dall’estate del 2010 fino a quella del 2013, segnando quattro reti. «Al Catania mi legano tanti ricordi, tutti belli. Sono stati anni ricchi di vittorie e di record». Su tutte, il centrocampista ricorda «la vittoria a Torino contro la Juventus, il pareggio di San Siro col Milan in cui feci un gol e un assist a Maxi Lopez, la vittoria con l‘Inter di Mourinho, quello del triplete».

La carriera, a quattro anni di distanza da allora, l’ha portato prima in serie D e poi, con la maglia del Fiorita (San Marino, ndr), ai preliminari di Champions League. Esperienza terminata presto però, con l’eliminazione dal torneo. «All’andata non ho giocato – spiega Ricchiuti – e peccato che mancava la musichetta della Champions nella gara di ritorno». L’apparizione, seppur rapida, è comunque motivo di soddisfazione: «Noi siamo un piccola realtà ma siamo contenti per quello che abbiamo fatto. Abbiamo disputato un’ottima partita e siamo riusciti a strappare un pareggio (0-0, ndr). Tra l’altro nessuna squadra di San Marino – aggiunge – è mai riuscita a strappare la qualificazione. Noi ci siamo andati vicino, speriamo di centrare l’obiettivo quanto prima».

Il futuro di Ricchiuti si chiama ancora Fiorita, ma nel suo presente non manca uno spazio per il Catania, che segue ancora come tifoso. «Quest’anno sta facendo una buona squadra. Partirà senza punti di penalizzazione e speriamo possa fare un campionato di vertice per arrivare in B. Lo Monaco (che lo portò al Catania nel 2010, ndr) sta lavorando molto bene e credo che in questa stagione avrà la possibilità di stare più vicino alla sua squadra. I risultati si vedranno». L’ex centrocampista rossazzurro conosce bene le insidie della Lega Pro, dove ha giocato per tanti – probabilmente troppi – anni. «Il girone meridionale è molto duro. Le squadre attrezzate per vincere sono tre o quattro e tra queste c’è il Catania. Speriamo che alla fine siano i rossazzurri a spuntarla». In qualunque categoria giocherà l’anno prossimo il Catania, poco cambierà per Ricchiuti: «Io lo porterò sempre nel mio cuore».