Calca biglietti, tifoso Catania: «Evitabile, vendita online attiva non comunicata»

Redazione

I fatti avvenuti domenica 13 agosto ai botteghini di piazza Spedini, in occasione della vendita dei biglietti per la partita Catania-Sicula Leonzio, sono stati documentati con racconto, fotografie e video da MondoCatania. Sull’accaduto la società Calcio Catania ha divulgato un comunicato stampa in cui si scusa con i tifosi per il disservizio, ma declina ogni responsabilità legata allo stesso. Sempre a proposito degli stessi fatti, MondoCatania riceve la testimonianza di un tifoso, che replica alle puntualizzazioni del club. 

Sono Gaetano, 45 anni, tifoso del Catania. Domenica scorsa sono andato ai botteghini per comprare i biglietti di Catania- Sicula Leonzio per me e per i miei due figli. Non ci sono riuscito. Sono dovuto tornare a casa nonostante avevo iniziato a fare la fila mezzora dopo l’apertura dei botteghini. A un certo punto la calca di tifosi che s’era creata era diventata davvero pericolosa soprattutto per i miei due figli, di cinque e sette anni. Già il giorno dopo avevo deciso di non riprendere l’argomento, né con i miei figli né con altri, per godermi il Ferragosto. Oggi però (15 agosto, ndr) è successa qualcosa che mi ha fatto arrabbiare molto di più che il solito dovere pagare tre biglietti interi perché il Catania non prevede ridotti per i bambini, e anche più di non avere mantenuto la promessa fatta ai miei figli di portarli quest’anno alla prima partita del Catania.
Ho letto il comunicato della società sulla calca ai botteghini. Premetto che ho subito pensato, già domenica, che la dirigenza del Catania avrebbe dovuto scrivere qualcosa su quanto era accaduto. Mi aspettavo di leggere poche e semplici parole: “Scusateci, perdonateci. Il responsabile dell’organizzazione è già con le ginocchia su ceci e sale a meditare. Non si verificherà mai più quanto successo”. Ho letto invece quel che a me è parso un giro di parole che alla fine sembrano uno scarico di responsabilità inaccettabile e poco credibile. Da tifoso anzitutto, da cittadino catanese ed anche da padre, a questo punto mi sono sentito di scrivere questa lettera.
La prima cosa sulla quale voglio replicare, rispetto a quanto ho letto sul comunicato, riguarda il fatto che la società scrive di avere dato il via alla prevendita dei biglietti con congruo anticipo, quantificato in tre giorni prima della partita. Anzitutto mi risulta che l’avvio della prevendita è stato comunicato attraverso il sito web ufficiale solo poche ore prima del via, giovedì alle 15. Sui giornali cartacei quindi è stato scritto solo il giorno dopo. Perciò è realisticamente riducibile a due giorni prima della partita il vero e proprio periodo di prevendita per tutti quei tifosi che magari non vivono attaccati al cellulare.
Entrando nel merito, mi chiedo come mai per l’esordio al Massimino del Catania, sempre in una partita di coppa Italia, sempre ad agosto, sempre di sera, la scorsa stagione la società ha giudicato congruo fare partire la prevendita il 12 agosto per  quel Catania-Akragas che si giocava il 21 agosto. Sette giorni di prevendita, compresa la domenica mattina della partita (vedere comunicato del sito ufficiale). Allora perché non fare partire la prevendita per Catania-Leonzio lunedì 7 agosto, considerato che i botteghini erano comunque aperti per fare gli abbonamenti e vendevano pure i biglietti dell’amichevole del Milan?
In seconda battuta, ed è la cosa che mi sembra più grave, è che il Catania chiede scusa ai tifosi ma non si riconosce nessuna responsabilità per quello che è avvenuto ai botteghini. Intanto, come precisato nel comunicato stesso, gli spettatori di Catania-Sicula Leonzio sono stati circa 900 in più di quelli di Catania-Akragas della stagione precedente. Un aumento (imprevedibile?) che non penso può essere il responsabile del caos che è successo ai botteghini. Rientrando nel merito, mi chiedo come mai sul comunicato ufficiale con cui il club ha dato il via alla prevendita, come in quello in cui comunicava l’apertura straordinaria di domenica, non è stato scritto della possibilità per tutti i tifosi di fare il biglietto online e ritirarlo a botteghini ma senza dover perdere tempo a fare tutta la procedura lì?
Di questa opportunità sono purtroppo venuto a conoscenza solo dopo la partita di domenica grazie a un amico tifoso. Lui mi ha informato pure della possibilità che sempre più club danno ai loro tifosi di comprare il biglietto online, di stamparlo a casa e di evitare così la fila ai botteghini e presentarsi direttamente all’ingresso dello stadio. Tra l’altro mi ha detto che lui l’abbonamento al Catania, quest’anno, l’ha fatto proprio così. Ritornando alla frase “totale estraneità ad ogni responsabilità in ordine ai disagi riferiti all’affollamento in fila ai botteghini”, che ho letto nel comunicato ufficiale, mi chiedo se ci sarebbe stata la stessa folla informando i tifosi che i biglietti erano disponibili anche su internet o meglio dando ai tifosi la possibilità di stamparli a casa.
Altra cosa che proprio non mi è andata giù di questo comunicato, è che mi ha lasciato la sensazione che il Catania volesse bacchettare i tifosi per avere pensato all’ultimo momento a comprare i biglietti. Mi pare che Lo Monaco, alla Sicilia di oggi (15 agosto, ndr), ha detto più o meno questo. Faccio un’altra premessa. Io non avevo alcuna intenzione a comprare i biglietti all’ultimo momento. Per tutto il sabato, gli altri giorni io lavoro, ho girato per Catania le ricevitorie che sono in elenco nella sezione biglietteria del sito ufficiale. Ne ho trovate tantissime chiuse per ferie e alcune che avevano esaurito la carta per stampare i biglietti. Tornando nel merito del comunicato, la società invita i tifosi a segnalare questi disservizi. Ma non dovrebbe essere cura della società fare le dovute verifiche per evitare questi disservizi? A maggior ragione quando per fare i biglietti ci sono solo due giorni?
Mentre stavo in fila domenica, parlando con uno steward, ho anche scoperto che il Catania ha uno SLO. Sarebbe un dirigente di cui ignoravo l’esistenza e che a quanto ho capito ha il compito di curare i rapporti con la tifoseria. Intanto mi domando dove era, domenica, in una situazione in cui magari la sua presenza poteva essere utile. Mi chiedo anche anche perché la società non incarica lui, invece di chiedere ai tifosi, il compito di verificare, come prevedibile il 12 e il 13 di agosto, il fatto che molte rivendite erano chiuse per ferie e indicare quali erano nelle condizioni di fare i biglietti. In questo modo i tifosi potevano avere delle alternative ai botteghini. Invece credo il 99% dei tifosi intenzionati a comprare il biglietto, come me, è andato proprio ai botteghini la domenica della partita.
Detto questo, considerato che il Catania col suo comunicato scarica ogni responsabilità, mi chiedo di chi altri il club pensa essere la colpa. Dei tifosi? Degli steward? Della biglietteria? Di chi stava al botteghino? Della polizia? Del caldo di agosto? Avrebbe potuto scriverlo chiaramente, e invece a leggere il comunicato pare che la colpa per il club può essere di chiunque ma non del club. Lo ripeto: “Scusateci, perdonateci. Il responsabile dell’organizzazione è già con le ginocchia su ceci e sale a meditare. Non si verificherà mai più quanto successo”. Mi sarei aspettato di leggere delle scuse vere e profonde come precisazioni di quanto successo domenica.
Adesso non scrivo “strapperò il mio abbonamento”, anzi resto contento del calciomercato fatto dalla società. Non scrivo neppure “non seguirò mai più il Catania”, anzi mi piacerebbe vederlo vincere ad Agrigento e passare il turno in coppa. So di essere tifoso del Catania a prescindere da tutto. Ma essere tifoso, almeno per me, non vuol dire essere disposto ad accettare in silenzio un trattamento come quello ricevuto domenica e soprattutto come quello peggiore che ho sentito di aver ricevuto dopo avere letto quel comunicato. Penso che fare presenti le mie critiche è un modo per aiutare il Catania a muovere il primo passo per tornare tra i grandi, assumersi le proprie responsabilità, crescere.

Grazie

N.B. La redazione ha ritenuto opportuno verificare quanto sostenuto nella lettera circa  le tempistiche della prevendita stabilite dal club, la possibilità di acquisto on line dei biglietti e il servizio di “Home ticketing” (stampa del biglietto a casa). È in effetti confermato che, la scorsa stagione, i biglietti per l’esordio ufficiale al Massimino dei rossazzurri (Catania-Akragas) furono messi in vendita il 12 agosto 2016, con comunicato ufficiale pubblicato l’11 agosto. Un anticipo di nove giorni sulla partita (che si sarebbe giocata il 21 agosto 2016, alle 20.30), maggiore rispetto a quanto stabilito per Catania-Sicula Leonzio.

Verificato pure che il comunicato stampa che informava circa i tempi della prevendita di Catania-Sicula Leonzio è stato pubblicato poche ore prima dell’avvio della prevendita stessa (giorno 10 agosto 2017), e che i giornali ne hanno dato quindi nota il giorno successivo, venerdì 11, ovvero due giorni prima della partita.

Alcune delle rivendite di biglietti indicate sul sito ufficiale del Calcio Catania, contattate telefonicamente, hanno confermato di avere esaurito i tagliandi per stampare i biglietti di Catania-Leonzio, diverse altre hanno comunicato di non fare più biglietti per le partite del Calcio Catania a seguito del cambio del circuito di biglietteria (da Ticketone a Listicket) avvenuto questa estate. Una sola afferma di aver fatto biglietti per la partita anche la domenica. 

Sia nel comunicato ufficiale di apertura della prevendita che in quello di apertura straordinaria dei botteghini, come dimostrato dalle schermate allegate, non viene citata la possibilità di acquistare i biglietti della partita attraverso il sito internet di Listicket. 

Il circuito di distribuzione dei biglietti sul quale si poggia il Catania, e che aveva in gestione l’evento, conferma che l’acquisto online per Catania-Sicula Leonzio era abilitato con modalità “ritiro sul luogo”. Il biglietto si poteva quindi pagare online, ma andava ritirato al botteghino. Non era abilitata la modalità “Home ticketing” che, oltre alla possibilità di acquistare il biglietto, dà anche quella di stampare il biglietto a casa propria e recarsi ai controlli senza passare dai botteghini. Questo servizio è invece attivo per quel che riguarda gli abbonamenti del Calcio Catania. Altre società che, come il Calcio Catania, poggiano su Listicket, consentono la stampa a casa dei biglietti per le singole partite.

Infine, abbiamo chiesto al Catania perché non è stata pubblicizzata la possibilità di fare il biglietto online e se intende, in futuro, attivare la modalità di home ticketing, ma al momento non abbiamo ricevuto risposte.