AGATA – Rivive in 5 trapiantati

Redazione

CATANIA – Da un articolo tratto dal giornale “La Sicilia” in edicola oggi:

Agata, ultrà generosa I suoi organi rivivono in altre cinque persone (La Sicilia)

“Sarà una Pasqua di dolore per i suoi familiari ma Agata rivivrà in 5 persone che, grazie al suo dono, potranno guardare al domani con occhi più sereni. Agata Licciardello, 37 splendidi anni, se ne è andata il 3 aprile scorso, dopo 11 giorni di lotta contro un nemico che l’ha colpita all’improvviso: una emorragia cerebrale spontanea che è arrivata, il 23 marzo scorso, mentre era al suo posto di lavoro nell’istituto musicale Vincenzo Bellini. Ricoverata nel reparto di Rianimazione “Antonella Caruso” del Garibaldi centro, diretto dal dott. Sergio Pintaudi, Agata ha lottato finchè ha potuto, «con un progressivo decadimento – spiega il medico – delle funzioni cerebrali». Fino alla morte cerebrale. Ed è stato in questo momento dolorosissimo che la possibilità di una donazione degli organi, che i medici hanno prospettato ai familiari, ha trovato un immediato riscontro da parte dei genitori, del fratello e delle due sorelle di Agata. Nella notte del 3 Aprile dunque (ma la notizia è stata resa nota solo ieri) nelle nuove sale operatorie di emergenza dell’Ospedale Garibaldi Centro i chirurghi dell’Ismett di Palermo hanno eseguito un multiprelievo di organi (cuore, fegato, reni, polmoni, cornee) che sono stati già reimpiantati, tranne le cornee inviate alla Banca delle cornee di Palermo. Gli interventi sono stati tutti effettuati all’Ismett: il cuore è stato trapiantato su una 43enne siciliana, il fegato a un 41enne siciliano, i polmoni a una donna siciliana di 43 anni, i reni rispettivamente a un 39enne siciliano e a una 68enne calabrese. Ma Agata vivrà, e non solo nel cuore della sua famiglia, dei colleghi e degli amici più cari, ma anche sugli spalti dello stadio. La giovane donna faceva parte infatti dell’unico club rossazzurro femminile, le Liotrine, nate due anni fa: delle ultrà speciali, impegnate a seguire la squadra, qualche volta anche in trasferta, ma attive anche sulle emergenze sociali: dalla violenza alle donne all’attività antimafia, al vasto mondo del volontariato.

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