MILANO – Giornata densa in quella che adesso è la sede della Lega Serie A. I 18 club del massimo campionato sono più che mai divisi, dopo la spartizione dei diritti televisivi adesso sulla figura del presidente di Lega, Beretta, che alcuni club vorrebbero sfiduciare con la giustificazione dell’inconciliabilità del doppio incarico (dallo scorso anno ricopre una carica dirigenziale in Unicredit). Sul tema è intervenuto, all’uscita dall’Assemblea, anche l’addì del Catania Pietro Lo Monaco, in veste di consigliere di Lega: “In Lega c’è una tale confusione su che organo debba prendere le decisioni che siamo davvero a punto di non ritorno. Serve un assetto direttivo chiaro, lineare. Così siamo all’ingovernabilità. Far passare la linea che cambiare il presidente implichi un cambio di direzione nella politica della Lega Calcio è un pretesto improduttivo. Anzitutto bisognerà stabilire che tipo di presidente sia più adeguato, se rappresentativo od esecutore. Questo sarà valutato dal Consiglio, e solo dal Consiglio. Quando a comandare c’è più d’una persona è sempre un problema. Bisogna trasformare la Lega Calcio in un ente che sviluppa lavoro, e tutto ciò passa dalla realizzazione di nuovi impianti di gioco. Come nell’esempio tedesco”.