STAMPA – Ritorna il calcioscommesse

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Calcioscommesse, la Gomorra internazionale (La Sicilia)

Rivelazioni dell’Europol. Lo scandalo coinvolge 425 tra arbitri, dirigenti, giocatori e criminali: si parla di 380 partite sospette

“«Il giorno più triste per il calcio». Il direttore di Europol – l’agenzia Ue di contrasto alla criminalità – Rob Wainwright snocciola uno dopo l’altro i dati dell’indagine più imponente mai condotta sul calcioscommesse a livello mondiale, che coinvolge, addirittura, 425 tra arbitri, responsabili di club, giocatori e criminali tout court. Lo scandalo ha tutti i connotati di un fenomeno generalizzato, su scala internazionane: in tutto si parla di 380 partite sospette (soltanto 150 di queste, per ora, sono state accertate) in Europa, alle quali se ne aggiungono altre 300, più recenti, che riguardano Africa, Asia e America Latina, tra queste Argentina- Bolivia del dicembre 2010. Si tratta di match per la qualificazione ai Mondiali e al campionato Europeo, due partite di Champions League – una di queste giocata in Gran Bretagna, 3-4 anni fa – e numerosi altri incontri delle Serie A nazionali. Taroccamenti che valgono almeno otto milioni di euro in termini di scommesse, per due milioni di «bustarelle» pagate. Con il caso di corruzione più alto registrato nella Bundesliga austriaca, dove, alcuni anni fa, per comprare la partita Kapfenberg-Austria Wien sono stati spesi 140mila euro. E, ancora nel campionato austriaco, si sarebbe registrato il massimo guadagno da scommesse, pari a 700mila euro per un incontro del Red Bull Salzburg-Hartberg. Ma questi dati – sottolineano all’Europol – sono probabilmente soltanto «la punta dell’iceberg ». Inutile nascondere che ci troviamo davanti a casi davvero preoccupanti, che possono avere ripercussioni impensabili, perché i tifosi, davanti a fenomeni del genere, possono disamorasi dello sport a loro caro, di quello che viene comunemente definito il gioco più bello del mondo.

L’Europa scopre il calcio marcio e Gervasoni mette nei guai Mauri (Repubblica)

Rapporto all’Aja: 380 gare truccate, anche in Champions

“ACremona Carlo Gervasoni, il pentito della più imponente inchiesta europea sul calcioscommesse, ha (se possibile) ancora più incrinato la credibilità della serie A dando — per dirla con un importante investigatore — «ulteriori conferme che il campionato di due anni fa è stato alterato». All’Aja il direttore di Europol, l’agenzia di contrasto alla criminalità dell’Unione europea, parlava «del giorno più triste del calcio» snocciolando i dati delle inchieste condotte sul calcioscommesse nell’ultimo anno e mezzo. Il tutto mentre in Italia i processi sportivi sono fermi: «Attendiamo dalla Ue i nomi e cognomi» ha detto ieri il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete. Forse Abete non lo sa ma quei nomi ce li ha già. Da un anno. E non ha fatto nulla. Nemmeno un deferimento. L’Europol parla infatti di Lecce- Lazio, del maggio 2011, gara oggetto dell’inchiesta di Cremona anche grazie agli atti ricevuti da Bruxelles. Quelle carte sono state trasmesse in estate al procuratore Palazzi che però le ha tenute nel cassetto. «La scommessa era che durante la partita avrebbero fatto più di 4 gol. Dopo il primo tempo, se mi ricordo bene, il risultato era 2-2; poi, dopo l’intervallo sono capitati subito un rigore e un’espulsione nella squadra del Lecce. Il rigore è stato segnato e la Lazio vinceva 3-2. Così il risultato della scommessa era già fatto» ha raccontato agli uomini dell’Europol il pentito Gabor Hovath. Per poi spiegare meglio: «So che i giocatori di entrambe le squadre sapevano della manipolazione. Anzi, Lazar ha nominato anche capi dei club». Che, spiegava il gip Guido Salvini, «altri non possono essere che i dirigenti delle squadre coinvolte».


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