STAMPA – Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Leader Donati «Con Nicola e questa gente il Bari risalirà» (La Gazzetta dello Sport)

A 33 anni è uno dei senatori: «Pensiamo positivo. Le critiche a Caputo? Ingiuste»

” «Ripartiamo dal primo tempo di Bologna. Siamo riusciti a chiudere tutti gli spazi, da squadra matura. Avremmo anche meritato il vantaggio». Massimo Donati detta le coordinate del rilancio. Ha il diritto ed il dovere di farlo, con l’esperienza che si ritrova sul groppone: circa 400 partite di campionato tra i professionisti (Atalanta, Milan, Parma, Sampdoria, Torino, Palermo, Verona e due volte Bari), senza contare la prestigiosa parentesi scozzese con il Celtic. «Una volta sotto di un gol, ci siamo sfilacciati e siamo stati più lunghi perché dovevamo rimontare. Ma è anche vero che negli ultimi minuti siamo calati fisicamente. Avevamo speso tanto». OTTIMISMO Fra il dolce e l’amaro, non ha dubbi sulla scelta: «La classifica dice che valiamo 19 punti. Ma non dobbiamo buttarci giù. Per risalire bisogna pensare positivo. Prendere quel che di buono ci ha insegnato la sfida di Bologna e ripartire. L’entusiasmo della nostra gente può aiutarci molto. Noi sul campo dobbiamo fare il resto, pur di riportare il Bari ad una posizione di classifica più consona alle aspettative». Con il cambio del tecnico, Donati è andato a far coppia con Romizi nel vivo della manovra. Un tandem che sta funzionando. «Qualcosa è cambiato con l’arrivo di Nicola — osserva il 33enne centrocampista —. C’è un atteggiamento positivo da parte di tutti. Ora quel che conta è far punti. Arriva la capolista Carpi. Ovvio, merita grande rispetto. Non è in cima alla classifica per caso. Ma noi l’affronteremo con tanta voglia di vincere».

Nicoletti record Sogno a 16 anni «Essere Maldini» (La Gazzetta dello Sport)

“Quindici anni, undici mesi e 20 giorni. Forse non sarà il calciatore più giovane di sempre ad aver esordito in serie B ma Manuel Nicoletti sicuramente è tra questi. Di sicuro però è il più giovane rossoblù ad aver giocato tra i cadetti. Di solito certi tipi di esordi si fanno in contesti differenti, quando la squadra sta vincendo per far fare passerella al debuttante. Per Nicoletti invece è stato un esordio al contrario, alla faccia del «ti piace vincere facile». Drago lo inserisce sull’13 per il Modena al posto di Martella, nel momento in cui il cronometro segna il 90’, e con 4’ di recupero da giocare. Ma soprattutto con un Granoche che ha ancora fame di gol. E infatti, al 94’ l’uruguaiano mette alle spalle di Concetti il suo quarto centro. Eppure quei pochi minuti hanno messo un mostra un ragazzo già molto responsabile e con carattere, in un ruolo delicato.

Il Barillà ritrovato «Trapani, adesso colpo a Lanciano» (La Gazzetta dello Sport)

“TRAPANI Si è rivisto Pavel Vidanov alla ripresa degli allenamenti, si è ristabilito da una contrattura muscolare e per Boscaglia è già questa una bella notizia visto che per la gara di sabato a Lanciano quasi sicuramente ne avrà sei fuori per infortunio. Una partita già di per sé difficile contro una squadra granitica e con buone individualità, l’unica, al pari della capolista Carpi, ad aver perduto solo due volte e che in casa lascia solo spiccioli agli avversari. Anche se deve fare a meno di giocatori importanti, però, il Trapani riesce spesso a trovare in panchina risorse insospettate. Caso recente quello di Antonino Barillà, finora dal rendimento altalenante, contro lo Spezia uno dei migliori in campo dopo essere subentrato a Falco nel primo tempo e autore di uno dei tre gol granata.

Nuovi accordi per il Bologna Società e squadra in evoluzione (La Gazzetta dello Sport)

“La pax newyorkese tra il presidente Joe Tacopina e il suo socio forte Joey Saputo, dopo tre giorni di incontri a Manhattan, viene affidata a un comunicato a doppia firma molto light che recita così: «Fin dall’inizio siamo stati soci e amici e la cosa non è cambiata. I nostri colloqui delle ultime sei settimane sono serviti a gettare le basi, in un clima di assoluta collaborazione, per assicurare al Bologna una struttura solida per il futuro, in linea con la storia del club. Provvederemo ad assicurare le adeguate risorse alla società per molti anni. Teniamo a precisare che tutte le questioni relative al trasferimento di proprietà da Bologna 2010 saranno risolte in tempi brevissimi ». La nota merita una premessa: i due si sono incontrati per chiarirsi dopo un lungo momento di freddezza dovuto allo stallo della direzione tecnica del club che, nei patti, competeva a Saputo il quale ha chiesto un impegno scritto volendo affidare l’incarico a Pantaleo Corvino nel ruolo di d.s. con pieni poteri […]Sulla panchina del Bologna, dopo il successo contro il Bari, l’allenatore Diego Lopez ha messo tre bei puntelli per evitare scossoni. Alla vigilia era sotto osservazione in caso di k.o. Eppure oggi il 40enne uruguaiano arrivato in Italia nel 1998 tessendo un lungo legame col Cagliari (12 stagioni da giocatore più tre da tecnico di giovanili e prima squadra), naviga al terzo posto. Nessuno a Casteldebole ha messo in dubbio la sua posizione, la nuova proprietà ha sempre lodato il suo lavoro, i giocatori sono con lui come dimostra il risultato di domenica. A parte un look da eterno ragazzo beat, Lopez non ha molto da offrire come personaggio fuori dal campo. Parla sempre a bassa voce, non ama i microfoni e sfugge le domande pericolose. Figlio di una coppia di parrucchieri di Montevideo di origini spagnole, ha cominciato nel River Plate della capitale uruguaiana come centrale difensivo. In Nazionale ha vinto la Coppa America 1995 e nel 1996 è passato al Racing Santander in Spagna, prima dell’avventura in Sardegna.


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