STAMPA – Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Gualtieri chiaro «Crotone in crisi ma Drago resta» (La Gazzetta dello Sport)

“Viaggio all’interno della crisi di una squadra come il Crotone che lo scorso anno è andata vicinissima al sogno della serie A e che, come il Latina, non riesce a ritrovarsi. I tanti cambiamenti sono sicuramente all’origine della crisi che sta attanagliando i calabresi ma, per dirla con le parole dell’a.d. rossoblù Salvatore Gualtieri, quella che sta vivendo il Crotone è una crisi strana. «Vedevo in televisione la partita tra Bologna e Bari, una gara bellissima che ha premiato alla fine la squadra emiliana. Ebbene – sottolinea Gualtieri – con entrambe le squadre noi abbiamo vinto e anche meritatamente per cui mi chiedo, ci chiediamo, dopo 16 turni di campionato, ma questo Crotone di che pasta è fatto? È vero però che ci sono delle certezze che sono relative ad alcune situazioni e parlo, senza nessuna remora, della questione dei portieri. Non siamo stati fortunati con i portieri finora perché Secco ha commesso errori gravi, Bajza, soprattutto col Modena, è stato imbarazzante e Concetti abbiamo visto tutti che non è ancora pronto».

Nadarevic all’assalto «Trapani ora si vola» (La Gazzetta dello Sport)

“«Se iniziamo a fare punti fuori si può andare oltre la salvezza…»

““Possiamo fare grandi cose e oggi l’abbiamo dimostrato». Nè presunzione, nè spocchia, solo sano realismo. Dietro la frase pronunciata da Enis Nadarevic subito dopo il rocambolesco 32 sullo Spezia, che in molti ricorderanno a lungo per le forti emozioni provate, c’è una forte consapevolezza. C’è la palpabile convinzione nelle le parole dell’attaccante bosniaco, frutto dei risultati ma anche di un lavoro che sta a monte, che parte dal ritiro di Tarvisio e che inizia a dare i primi frutti. Ancor prima che mettesse piedi in ritiro, infatti, in molti avevano storto il muso alla notizia del suo ingaggio: «Ha il carattere di uno zingaro, sarà difficile da gestire ». «Non fa vita da atleta, accusa spesso infortuni». E ancora: «Gioca una partita e tre no» e «Trapani è troppo piccola per lui, andrà via presto». Queste le frasi più ricorrenti, il tam tam dei prevenuti. RIBALTONE Ammesso e non concesso quelle perplessità avessero un fondo di verità, appena è entrato nella giurisdizione di Boscaglia, il bosniaco non ha sbagliato un colpo. Del resto il tecnico, quanto a motivare i suoi, è imbattibile. Anche nel fare sentire tutti importanti, pure quelli che giocano poco. E così, senza forse accorgersene, presto Nadarevic ha iniziato a sentirsi un giocatore importante per il Trapani, si allena come gli altri e dà l’anima in campo. Trapani sarà anche piccola, le strade del centro troppo strette per la sua enorme auto, ma lui non ha alcuna intenzione di andar via presto: «Qui mi trovo benissimo, sono felicissimo. E’ una città tranquilla, ho tutto per poter fare bene e spero di poter dimostrare quanto valgo» dice, con visibile voglia di riscatto dopo le due stagioni senza molta gloria con Genoa, Cesena e Bari

Nicola allenta la pressione: «Bel Bari» (La Gazzetta dello Sport)

“La prima sconfitta sulla panchina del Bari e la quarta consecutiva in trasferta dei biancorossi amareggia Davide Nicola, che però non cambia progetti dopo la delusione al Dall’Ara. «Il nostro obiettivo resta quello di creare una certa mentalità per essere competitivi ovunque, a maggior ragione contro squadre forti come il Bologna. Nel primo tempo siamo stati molto attenti e compatti e abbiamo cercato di sfruttare gli spazi che ci concedevano. Potevamo segnare anche noi e lì sta la differenza, perché si sono messi in una condizione più agevole» esordisce il tecnico biancorosso, che non se la sente di gettare la croce addosso a Donnarumma per la papera sul primo gol di Laribi. «L’abbiamo preso al 48’ in una situazione particolare e siamo andati al riposo così, ma ho detto ai ragazzi che non mi interessano i gol che si prendono, ne prenderemo e ne faremo tanti. E, visto che dicono che siamo creati per vincere, dobbiamo far fronte a qualsiasi evenienza, anche andando in svantaggio».


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