STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Dagli ultrà del Genoa 40 mila euro per Matteo (La Gazzetta dello Sport)

“A Pegli da oggi si riapriranno le porte del Signorini, chiuse ormai da mesi, e tanti nuovi acquisti genoani — l’ultimo è Cassani, appena giunto dalla Fiorentina —potranno finalmente essere visti da vicino. L’applauso più sentito però in questa occasione andrà ai tifosi. La raccolta di fondi fatta da parte dei sostenitori rossoblù per aiutare il piccolo Matteo, 5 anni, figlio di un tifoso genoano, ha avuto un grande successo e lunedì il bambino potrà essere sottoposto alla delicata operazione che porterà al trapianto del polmone destro. I tifosi del Genoa, con quelli di Samp, Juve, Lazio e Ancona, hanno raccolto quasi 40 mila euro, 12.893 con la vendita di cappellini all’entrata dello stadio in occasione della sfida col Catania, altri 26.299 grazie a oltre 400 bonifici bancari. Cifra che potrà essere arricchita dalla multa comminata dalla società ad alcuni giocatori per una cena finita tardi.

La Juventus smarrita tra ombre e sospetti Conte prova con l’ironia (Repubblica)

Squadra giù e arbitri: nervosismo alle stelle

“Ci sono ombre e ci sono fantasmi: l’ideale sarebbe fare luce sulle prime e ragionare sui secondi, accettare che non esistano e vivere senza guardarsi troppo alle spalle. Non sempre ci si riesce, la Juventus lo sta dimostrando: nel periodo più complicato degli ultimi diciotto mesi (diciotto mesi sensazionali, comunque), i bianconeri stanno reagendo con molta agitazione alle difficoltà, confondendo ombre e fantasmi, cercando cause anziché soluzioni. La reazione a caldo dopo la sconfitta di martedì sera è stata confusa. La maggior parte degli juventini si trascinava la convinzione che qualcosa, nel rapporto con gli arbitri, non quadrasse proprio: avvertirebbero ostilità, prevenzione e persino un vago spirito vendicativo. Conte ha reagito credendo di essere ironico, e prendendo in contropiede persino la sua società, che non si aspettava questa strategia: «Vucinic si è buttato, Giovinco è svenuto, i rigori non c’erano, i nostri giocatori dovevano essere espulsi», ma era soltanto livore con un vestito diverso. «Da adesso in poi vedrete un Antonio Conte, molto lord: entro, mi tolgo il cappello, dico buongiorno». All’Olimpico, difatti, ha reagito con sorrisini e ammiccamenti quando Banti non gli è piaciuto, ma non ha mai agitato le braccia né alzato la voce. E ha pure deciso di non ricorrere contro la squalifica meritata dopo il putiferio di sabato: è stata una scelta sua, può senz’altro essere vista come un segnale di buona volontà. Di sicuro, non si è voluto acuire uno scontro, perché a questo poi si pensa: una guerriglia tra gli arbitri e la Juve, che deriva anche dagli schieramenti che si sono formati in Lega. Per farla breve: Lotito, De Laurentiis e Galliani al potere, Agnelli all’opposizione

Il ritorno di Mario nella Milano ribaltata (Repubblica)

Alta tensione, interisti stizziti: “Venti milioni per una riserva…”

“Iprimi crepitii arrivano dal web, avvisaglie di futuri falò, forse di incendi. Basta una sommaria lettura di siti tifosi e social network per non avere dubbi: vi risparmiamo i contenuti più hard e offensivi, ma è chiaro che Milano già brucia. Due anni e mezzo dopo, Mario l’interista torna in città. Da milanista. Ha saltato il fosso, come altri prima di lui: Ronaldo, Vieri e Leonardo i più illustri. I maggiori problemi li ebbe Leonardo, che divenne di colpo allenatore dell’Inter dopo 12 anni di Milan: quando un giorno fu insultato e quasi aggredito in centro, capì quanto poteva essere bella Parigi, e saltò sul primo aereo possibile. Quale Milano troverà dunque Mario Balotelli? Gli interisti come reagiranno? E al derby del 24 febbraio cosa accadrà? L’accoglienza di Moratti è gelida: «Balotelli al Milan è un affare per Berlusconi, e per mille motivi. Per noi nessun rammarico: è già stato qui e avevamo esigenze diverse». Fin qui Moratti. Ma la gente cosa ne pensa? Perché Mario non è certo uno che fa vita ritirata, anzi. Che adori uscire con gli amici e che gli piacciano i locali notturni della città è cosa risaputa: lui annusa il profumo della vita, dal suo punto di vista. Sempre tra le gente, mai nascosto, al massimo nei privé. Un paio di ristoranti di Corso Garibaldi lo avevano come cliente affezionato. The Club, l’Old Fashion e l’Hollywood, dove si balla e si tira tardi, sono sempre state sue mete (e ora ce ne sono anche di nuove), pure quando se n’era già andato a Manchester: gli addetti alla movida ricordano con occhi sognanti quella volta, nel novembre 2011, quando fece le 6 del mattino insieme a Sneijder, e non se ne andarono a casa da soli

E’ già Balomania (Il Corriere della sera)

“La promessa di Mario: «Sono qui per rifarmi sapevo che prima o poi sarei arrivato al Milan» Tifosi, delirio e scontri con la polizia nella notte

“Da molto tempo volevo giocare nel Milan ma ero in altre squadre e non potevo venire. Quando c’è stata la possibilità sono arrivato di corsa ». Sono le cinque del pomeriggio quando Mario Balotelli, esibendo una sciarpa rossonera, racconta a Milan Channel le sue prime emozioni: «Non mi interessa il coro che i tifosi mi canteranno. Mi basta che la gente mi voglia bene e spero di ricambiare. Ho cominciato questa stagione non molto bene con il City e ora spero di invertire la rotta. Vengo qui per rifarmi e fare bene. Io lo sapevo, dentro di me, che prima o poi sarei arrivato. Ho fatto delle scelte importanti per venire qui e adesso spero che possano portare bene a me e al Milan». Sul volo privato che lo riporta in Italia dopo un esilio di due anni e mezzo in Premier League, ci sono i legali che hanno seguito la trattativa di trasferimento al Milan, l’avvocato Rigo e Rafaela Pimenta. Ad attenderlo a Malpensa sotto bordo si presenta a sorpresa Adriano Galliani, il regista e sponsor principe dell’operazione. Con sé reca una valigetta che contiene la copia del contratto da far firmare a Supermario, legato ai rossoneri fino al 2017.

Euforia Lotito: «Presto altre soddisfazioni» (Il Giornale di Sicilia)

“Il giorno dopo la semifinale di Coppa Italia vinta con la Juve, i giocatori e il tecnico Vladimir Petkovic si godono un giorno di meritato riposo. Non si ferma però il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che ieri è stato ricevuto in udienza dal Papa, assieme alle giocatrici della squadra femminile, e in giornata ha partecipato al primo consiglio Figc dopo le elezioni. I risultati fanno ben sperare, ma Lotito chiede un ulteriore sforzo: «L’umore è positivo come è stato fino ad oggi. Sicuramente c’è la soddisfazione per la finale raggiunta ma adesso dobbiamo chiudere definitivamente il problema: quello che conta è la finale. Il calciononècomeil gioco delle bocce: non è che vince chi va più vicino»


Be the first to comment on "STAMPA – Accade (non solo) in serie A"

Leave a comment