STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«BALDINI E SABATINI RESTANO» (Il Corriere dello Sport)

“L’ad Zanzi: «La fiducia è totale. Vogliamo diventare il miglior club al mondo»

“Ha centrato il punto, dopo poco più di un mese di operatività sulla piazza, individuando qual è il problema principale: Italo Zanzi comincia a muoversi e a parlare come volto della proprietà, quasi fosse il presidente Pallotta, dal quale è stato selezionato, scelto e accompagnato a Trigoria. D’ora in avanti in casa Roma dovranno relazionarsi tutti con lui, su qualsiasi questione. Anche i dirigenti, che restano dipendenti e non azionisti. I direttori Franco Baldini e Walter Sabatini, per esempio. Individuati dall’opinione pubblica come corresponsabili di un anno e mezzo di delusioni, ieri hanno incassato la fiducia del Ceo, quello che dalle nostre parti si chiama amministratore delegato. Italo Zanzi, appunto: «La proprietà, partendo dal presidente Pallotta, nutre completa fiducia nell’attuale management. Franco e Walter (il dg Baldini e il ds Sabatini, ndr) rappresentano il meglio nel loro settore. Io personalmente ritengo che si tratti di professionisti tra i migliori in circolazione» .

IL TAR RIAPRE IS ARENAS (Il Corriere dello Sport)

“I giudici amministrativi danno ragione al Cagliari. Cellino: «La giustizia esiste»

“Non ci sono i motivi di ordine pubblico che il prefetto aveva indicato per dire no alla gara a Quartu

“«In questo Paese la giustizia esiste. Questa sentenza mi restituisce la fiducia nell’Italia». Massimo Cellino è un uomo felice. Ha vinto la sua battaglia: il Tar ha dato torto al Prefetto e ragione al club con la conseguenza che Cagliari- Milan domani si giocherà a Is Arenas. Un colpo di scena maturato all’ora di pranzo. Perché intorno a mezzogiorno il pool di avvocati guidato da Giorgio Altieri ha presentato ricorso alla Prima Sezione del Tribunale Regionale Amministrativo. Un paio d’ore dopo il presidente Aldo Ravalli disponeva «lo svolgimento dell’incontro Cagliari-Milan» a Is Arenas «salva l’adozione delle misure di sensibilizzazione da parte del prefetto previste per gli incontri a rischio 2». Si tratta di una decisione di urgenza, cautelare tanto è vero che la questione verrà trattata dal Tar in camera di consiglio, collegialmente il prossimo 20 febbraio. A quel punto tutto si è messo in moto. Maurizio Beretta si è precipitato in Lega dove lo attendeva il direttore generale, Marco Brunelli. Dopo un contatto telefonico con il sindaco di Quartu, Mauro Contini che annunciava l’autorizzazione finale per riaprire lo stadio, Milano provvedeva a «riportare» la gara a Cagliari dopo averla «parcheggiata» per una giornata a Torino.

LAVORATORI, DIPENDENTI MA ANCHE GIOCATORI: CONTI, PISANO, COSSU E NAINGGOLAN (Il Corriere dello Sport)

“Tutto il Cagliari dal Prefetto

“Dopo la seduta tattica mattutina, i giocatori del Cagliari sono stati protagonisti di un fuori programma legato alla vicenda dell’agibilità dello stadio di Is Arenas, andando a manifestare la loro solidarietà ai circa 400 lavoratori che gravitano intorno all’impianto sportivo, che si erano dati appuntamento per le 15,30 sotto la Prefettura in piazza Palazzo a Cagliari, per cercare di incontrare con una loro delegazione il Prefetto e convincerlo a fare un passo indietro rispetto alla posizione rigida di non far giocare l’incontro. Nel frattempo è arrivato il via libera del TAR ma i lavoratori, 200 dei quali sono gli steward impegnati nel servizio d’ordine, hanno apprezzato la solidarietà di Lopez, Conti, Cossu, Pisano e Nainggolan che sono voluti stare vicino ad una parte della società che rischiava di vedere compromesso il proprio lavoro.

«Palermo, ci salviamo E così c’è più gusto» (Tuttosport)

“SORRENTINO «Più la sfida è dura, più mi piace»

“In poco tempo Sorrentino s’è preso la fiducia della gente, ma ha anche scoperto cos’è Palermo. Nel bene (l’affetto dei tifosi, appunto) e nel male (l’esonero di Gasperini , l’addio di Lo Monaco , la contestazione a Zamparini). «E’ stato – racconta Sorrentino -. Mi ha portato qui Lo Monaco, ma dopo una settimana non c’è più. E’ arrivato Perinetti , che mi ha svelato un retroscena: mi ha scartato dalle giovanili della Juventus, ci abbiamo riso su. Di certo lui e Malesanii hanno portato serenità, adesso speriamo anche di tornare a vincere. Quanto alla contestazione mi è dispiaciuto, Zamparini mi sembra una bravissima persona e se il Palermo, negli ultimi otto anni, ha stazionato sempre nella parte sinistra della classifica, centrando anche l’Europa, è merito suo. Ai tifosi dico di starci vicini. Da avversario qui ho preso solo un punto in tante partite, so quello che può darci il nostro stadio, mi piacerebbe che ci desse la forza in più per raggiungere il nostro obiettivo». Sempre più lontano dopo la sconfitta in casa con l’Atalanta. «Io non mi sono mai pentito di avere scelto il Palermo. Più la sfida è difficile, più mi ci butto dentro. E se riusciremo a centrare l’impresa, vedrete che in tanti saliranno sul carro dei vincitori. Di sicuro c’è che dobbiamo tornare a vincere, col Pescara è importante perché è uno scontro diretto. Li prenderemmo in classifica e diremmo che il Palermo è vivo. La corsa però dobbiamo farla su noi stessi, senza calcoli e tabelle».

L’Italia sogna il bis in Scozia Parisse: «Non siamo favoriti» (La Sicilia)

Oggi il catanese Lo Cicero raggiunge le 100 presenze in azzurro

“«Basta pensare alla vittoria con la Francia: è già il passato. Qui per noi sarà dura come sempre, perché la Scozia ha fatto i suoi calcoli e se non vuole prendere il secondo “cucchiaio di legno” consecutivo sa che deve batterci: quindi darà tutto contro di noi». Appena arrivato a Edimburgo il ct dell’Italrugby, Jacques Brunel, ripete i concetti già espressi a Roma, ovvero che la squadra azzurra, nonostante il clima di esaltazione suscitato dal successo contro i francesi grandi favoriti (non solo del match, ma di questo 6 Nazioni in generale), non può assolutamente permettersi di sottovalutare l’impegno di oggi nello stadio di Murrayfield. L’Italia vorrebbe ripetere la vittoria del 2007, l’unica conquistata in trasferta da quando ha fatto il suo ingresso nel torneo che proprio quest’anno compie 130 anni. Il problema è che gli Highlanders hanno le spalle al muro, attraversano un momento difficile, acuito dalla sconfitta per 21-15 in casa contro Tonga del novembre scorso che è costata il posto al ct Andy Robinson, e non vogliono fallire anche questo appuntamento contro una rivale che ritengono alla loro portata. Oltretutto il tecnico «ad interim» Scott Johnson, 50enne australiano che con l’Italia pareggiò nel 2006 al Millennium Stadium quando, anche allora ‘part time’, guidava il Galles, deve guadagnarsi la riconferma a titolo definitivo anche attraverso la partita di oggi. Ecco perché il XV del Cardo che ha un allenatore italiano (Massimo Cuttitta) per la sua mischia, deve assolutamente invertire il trend che nelle sue ultime 18 partite nel 6 Nazioni lo ha visto vittorioso soltanto due volte, ed ecco il motivo per cui l’Italia di Brunel che sogna il colpaccio deve prendere con le molle questo match in cui Andrea Lo Cicero raggiungerà lo storico traguardo delle 100 partite in Nazionale entrando in un esclusivo club che, con lui, comprende 24 «eletti


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