STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Cambia il potere al Coni, vince Malagò (Repubblica)

Eletto presidente a sorpresa: battuto Pagnozzi, l’erede di Petrucci

“«Lo sport che verrà sarà da traino al nostro disastrato Paese, dovrà creare sviluppo: voglio lasciare il segno». Giovanni Malagò si presenta così: è il nuovo presidente del Coni, il numero 15 in 99 anni di storia. Ha schiantato il suo rivale Raffaele Pagnozzi, sconvolgendo i pronostici che lo davano per perdente: 40 a 35 a suo favore (e una scheda nulla). È la rottura col passato. «Un avvenimento storico», dice Malagò, capace in effetti di fare breccia in un mondo granitico e molto conservatore come quello dei dirigenti sportivi. I 76 Grandi Elettori hanno voluto invece testimoniare col voto che un certo modo di concepire lo sport come se fosse una casta o un partito politico vecchia maniera, era ormai superato. E dopo 14 anni di presidenza di Gianni Petrucci non hanno accettato passivamente il passaggio di testimone con l’ex segretario generale Pagnozzi, definito da Petrucci l’usato sicuro (e chissà se gli ha fatto un favore). Per questo hanno scelto un manager, Malagò, che ha giocato e vinto in trasferta (“come l’Uruguay in Brasile nel ‘50”), ha 53 anni, e rappresenta la novità. Con lui, assicura, nello sport ci sarà meno Stato e più privato. «Abbiamo sopportato per anni, ora c’è voglia di cambiare: vediamo adesso di mandare a casa qualcun altro alle prossime elezioni politiche…», dice raggiante l’olimpionica Josefa Idem, che fa parte della squadra di Malagò e che sarà senatrice del Pd. Nella nuova Giunta, con i due vicepresidenti Chimenti (vicario) e Scarso, entrano anche due grandi ex atlete: Alessandra Sensini e Fiona May.

In arrivo dalla Giordania un nuovo socio (Repubblica)

“Un nuovo socio per la Roma americana: si tratterebbe del secondo maggior gruppo della Giordania, con interessi nel real estate e vicino alla famiglia reale. Le sue quote non dovrebbero superare il 20/25% del capitale sociale della società che controlla il club

Emeghara, dal villaggio Obibi ai gol che fanno sperare Siena (Repubblica)

“Un ciclone si è abbattuto sul campionato. Innocent Emeghara, l’imprendibile carneade che corre dieci metri in 1,68 secondi ed ha appena steso la Lazio, un mese fa era fuori rosa al Lorient per ammutinamento: era andato ai Giochi con la Svizzera nonostante il veto del club. Dopo quattro gol consecutivi, due di piede e due di testa (a dispetto del suo metro e settanta), domenica sfiderà la Juve. Cenerentola moderna, Innocent, con il sogno di Ronaldo (il Fenomeno) e due scarpette diverse ai piedi. Lunedì, per lenire il dolore al destro, ne calzava una viola e una bianca, una con tacchetti di ferro e l’altra in plastica, dei due marchi rivali. Il suo viaggio è partito da Obibi, villaggio di 500 anime a due passi da Lagos, Nigeria. Suo papà è morto prima che lui nascesse, sua mamma si è poi legata ad uno svizzero. Innocent giocava a calcio per non pensare alla fame, «stavo con i miei amici e non mi facevo domande».

La rapina ad Hamsik: è stato pure picchiato (La Gazzetta dello Sport)

“Parlando lunedì con imagistrati, Hamsik ha raccontato la notevole violenza dei rapinatori, che lascia supporre una intimidazione nei suoi confronti o, più probabilmente, nei confronti della società. Infatti, dopo aver rotto un vetro della Bmw con il calcio della pistola, uno dei malviventi ha colpito Hamsik con un pugno al volto nonostante lo slovacco avesse ormai consegnato il suo Rolex senza opporre resistenza. Quando è comparso davanti ai pm, Hamsik aveva ancora lievi segni di contusione sul naso e a una guancia, che ovviamente non gli impediranno di essere in campo domani a Plzen. Il miglior modo per dimenticare questa disavventura.

Ormai è Siena ridens «Emeghara è un mix di Suazo e Inzaghi» (La Gazzetta dello Sport)

“Iachini e il nuovo fenomeno: «Umile e intelligente Da uno a dieci ora abbiamo sei possibilità di salvarci»

“Prigioniero del luogo comunedell’allenatore tutto grinta e cappellino. E però le squadre di Beppe Iachini giocano bene, come dimostra il Siena degli ultimi tempi, capace di bastonare Inter e Lazio. Organizzazione e cura dei dettagli. Palla a terra e attacco alla profondità. Rarissimi i lanci nel nulla, tipici di chi non ha un’idea di gioco. Si consiglia di rivedere i primi due gol di lunedì sera alla Lazio: praticamente identici e figli di movimenti ripetuti chissà quante volte negli allenamenti. «Si appiccicano etichette senza conoscere i metodi di lavoro, senza vedere le partite — ragiona Iachini con un filo di amarezza—.Amepiace parlare con i risultati, a parole non sono bravo. Sono stato un mediano da combattimento, però come tecnico inseguo la qualità ». Nell’immaginario di molti lei è catalogato come difensivista. «AllaSampschieravo il trequartista e due punte. Qui abbiamo un esterno molto offensivo (Rubin, ndr), più Sestu, Rosina ed Emeghara. Cerchiamo di coinvolgere cinque-sei giocatori in ogni attacco alla porta avversaria, non pochi per una formazione che deve salvarsi». Prossima fermata Torino, a casa Juventus. Conte è venuto a vedervi contro la Lazio. «Mi ha fatto piacere, significa che ci rispetta. Antonio e io veniamo dal marciapiede, non ci hanno calato dall’alto. Oggi Conte è il migliore di tutti noi»


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