STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Sorride la Juve (IL Corriere della Sera)

“Il Napoli bloccato sullo 0-0 dall’Udinese La squadra di Mazzarri rimane a 6 punti dai bianconeri

“Poi arriva il giorno in cui ti devi mettere il cuore in pace e allinearti al manifesto di vita del noto maitre à penser Bobby Solo: «Non c’è più niente da fare, è stato bello sognare». La realtà del Napoli è infatti un’altra ed è persino peggiore del meno 6 dalla Juventus che depotenzia di molto il big match di venerdì. È la realtà di una squadra precipitata in una profonda involuzione di risultati e di gioco: quello con l’Udinese —che lo ha meritato con una condotta molto accorta e positivamente «guidoliniana» — è il terzo pareggio consecutivo (il secondo 0-0) in tre gare di campionato, durante le quali ha segnato solo un gol con un difensore (Campagnaro). Sommati ai due deflagranti k.o. in Europa League, testimoniano uno stato di chiara crisi che la partita del Friuli ha ingigantito non tanto attraverso gli episodi, quanto con la sua geografia complessiva. Il Napoli, infatti, alla resa dei conti ha avuto due palle gol nette con Hamsik, una mezza palla gol con Cavani e può reclamare con una certa ragione un rigore per il calcio di Allan a Cavani in area al 19’ del primo tempo (anche se per la verità l’Udinese ne reclama uno per fallo di Britos su Muriel).

Suljic non parla, la svolta è a Singapore (Il Corriere della Sera)

“Arrestato un personaggio «limitrofo» al grande capo: l’Interpol riferirà al pm Di Martino

“Riscontri su Mauri La procura pensa di avere ricostruito la struttura dell’organizzazione. Grazie ai pentiti (soprattutto Gervasoni) e ai tabulati telefonici. Per esempio, c’è una frequenza quasi ossessiva di telefonate, almeno 70-80, sull’asse Tan Seet Eng-Ilievsky- Zamperini-Mauri che secondo Di Martino spiega bene quel che è successo prima di Lazio- Genoa e Lecce-Lazio. E ora, dall’analisi dei tabulati di mister X e mister Y—i due faccendieri in contatto con dirigenti e giocatori di A—gli investigatori si attendono nuove conferme. Conte convocato A Roma prosegue il lavoro della procura Figc, che si sta occupando del secondo filone di Bari. Ieri è stato interrogato Gazzi, il giocatore ricompensato con un computer per la sconfitta con la Salernitana (ha detto di esserselo trovato nell’armadietto), oggi tocca a Stellini, il 7 marzo all’interista Andrea Ranocchia e l’11 all’attuale allenatore della Juve Antonio Conte. Per gli ultimi due il punto è capire se ci sono gli estremi per un’omessa denuncia.

Malesani e la sindrome-Zamparini La febbre del presidente fa 50 (Il Corriere della Sera)

“Dopo tre partite e altrettanti pareggi, in preda a una delle ormai ricorrenti crisi da sindrome ossessivo- compulsiva calcistica, Maurizio Zamparini ha esonerato Alberto Malesani per richiamare Giampiero Gasperini, il quale, non più di una ventina di giorni fa, era stato etichettato come «impazzito» per la formazione schierata con l’Atalanta. A sua volta il Gasperini aveva rimpiazzato Giuseppe Sannino dopo le prime tre gare di questo campionato. Quindi, se il tourbillon di esoneri e di retromarce non ci ha mandato in confusione, al momento l’ultimo posto in classifica del Palermo è frutto di 4 cambi in panchina e di 3 allenatori a libro paga in soli sei mesi. L’ultima performance di Zamparini è valida per il «Pallone (gonfiato) d’oro», campionato europeo tra i presidenti più schizzati, che in questo momento vede in lizza con il nostro rappresentante tale Christian Constantin, proprietario delle formazione svizzera del Sion che, dopo una sconfitta per 4-0, ha esonerato il quarto allenatore di questa stagione puntando sull’autogestione della squadra e utilizzando come referente il capitano Rino Gattuso

STADI VUOTI E STADI PIENI DI VOLGARITÀ (Il Giornale)

“Domanda: è preferibile uno stadio definito la Scala del calcio, al limite della capienza, pieno così di tifosi urlanti e che insultano chiunque, dando del figlio di madre ignota a un calciatore avversario o uno stadio deserto, a porte chiuse, nel quale un padre segna due gol e va ad abbracciare il proprio figlio debuttante a bordo campo come raccattapalle? Quale calcio e quale stadio preferite? Dove ci troviamo? Di quale Paese ci stiamo occupando? Madel nostro, ovviamente, laddove l’insulto è razzista e non soltantomapoi senti i lamenti di allenatori e calciatori perché costretti a giocare senza pubblico e allora la partita non è vera, manca il pathos, perché è meglio sentirsi sputare addosso una bestemmia, un accenno alla madre o alla moglie piuttosto che correre accerchiati dal silenzio, da un brusio lontano e fastidioso.

Lazio, ci pensano Radu e Lulic Pescara ko e terzo posto da sola (Repubblica)

“Stavolta la Lazio non sbaglia: tratta il Pescara come il Borussia, nel senso che non sottovaluta l’avversario (era successo a Siena) e chiude la pratica già nel primo tempo con due gol. Così i biancocelesti tornano da soli al terzo posto, a cinque punti dal Napoli. Non può intenerirsi, la Lazio, anche se sulla panchina degli abruzzesi — un punto nel ritorno — c’è l’ex capitano e bandiera Bergodi, salutato da uno striscione affettuoso della curva. Vittoria importante perché spezza un paio di maledizioni: quella contro le piccole, incubo delle ultime giornate, e la sindrome della Klose- dipendenza. Per la prima volta, infatti, la Lazio ottiene i tre punti in campionato nonostante l’assenza del tedesco: nelle precedenti sette gare, solo pareggi e sconfitte.

Avolte ritornano (Repubblica – PA)

“Gasperini si riprende il Palermo “Possiamo ancora evitare la B”

“IL SECONDO atto della Gasperini Story in rosanero è iniziato ieri a ora di pranzo a casa Zamparini a Vergiate. In quella sede il nuovo- vecchio allenatore e il presidente del Palermo hanno messo a punto gli ultimi dettagli per il ritorno del tecnico e soprattutto hanno chiarito alcuni punti di disaccordo che avevano portato all’esonero di Gasperini e all’arrivo di Malesani. «Non avevamo molto da chiarire — dice Gasperini — Il mio giudizio sulla squadra non è cambiato. Questa è una squadra incompleta. È debole perché è incompleta ma è uscita fuori dal mercato di gennaio con alcune valide alternative soprattutto in attacco e a centrocampo. Restiamo in emergenza in difesa, ma questo è il momento di dare il meglio di noi. È arrivato il momento di giocare le partite con la testa sgombra, credendoci di più e giocando meglio degli altri». Gasperini ha comunque accettato la panchina del Palermo e c’è chi sostiene lo abbia fatto perché nella stanza dei bottoni non c’è più Lo Monaco. «Io non ho avuto nessun problema — dice — Sono arrivato a Palermo con Perinetti e dieci giorni dopo mi sono ritrovato Lo Monaco. Mi sono messo comunque a disposizione della società e ho fatto il mio lavoro. Il problema credo sia stato nell’incompatibilità emersa tra Zamparini e Lo Monaco relativa al mercato di gennaio. Io mi sono trovato in mezzo a questo scontro. Ma per me non ci sono mai stati giocatori di Zamparini e giocatori di Lo Monaco. Per me ci sono giocatori del Palermo e avrò bisogno di tutti per centrare l’impresa».


Be the first to comment on "STAMPA – Accade (non solo) in serie A"

Leave a comment