STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Punto Fiorentina – Come a Catania, peggio che a Catania: il tabù trasferta sta diventando troppo pesante per una squadra che punta alla Champions (Goal.com)

“Lo stop dei viola a Bologna è di quelli dolorosi, anche in ottica di qualificazione all’Europa con la ‘E’ maiuscola. Montella non è esente da colpe nella gestione dei cambi.

Negli ultimi 10 minuti Montella finalmente cambia qualcosa buttando dentro Toni e Larrondo. Un segnale forse troppo tardivo, anche se Toni all’ultimo tuffo sbaglia clamorosamente un colpo di testa solo davanti a Curci che avrebbe portato la Fiorentina almeno al pareggio. Una beffa non dissimile da quella di Catania, ma forse ancor più grave. Certamente ancor più dolorosa, perché i tre punti sarebbero stati fondamentali per non perdere il treno Europa (la Lazio adesso è a più 5 e la Roma sotto solo a meno 2, con il Catania a pari punti), ma soprattutto per dare continuità alle prestazioni positive e scacciare questo tabù trasferta che sta diventando un fardello molto pesante. Non è plausibile che una squadra che cerca l’Europa, potenzialmente anche quella con la E maiuscola, non riesca mai a fare punti fuori casa.

Schiaffo dell’Uefa: Olimpico chiuso (Repubblica)

Lazio due turni senza tifosi in Europa. Lotito furioso: “Abnorme”

“Lo stadio era sotto diffida, puniti i saluti romani nel match col Borussia Il club farà ricorso

“L’Olimpico vuoto, senza pubblico, uno degli stadi italiani più importanti in eurovisione con le tribune e le curve mute, senza nessuno. A ricordare, se mai ce lo fossimo scordati viste le banane mostrate a Balotelli e il Milan che abbandona il campo per i buu a Boateng a Busto Arsizio, che il razzismo e il delirio da stadio sono qui, oggi, tra noi, nel calcio italiano. L’Uefa sbatte il pugno sul tavolo: due giornate a porte chiuse alla Lazio per i saluti fascisti di circa 200 tifosi biancocelesti in Lazio- Borussia Moenchengladbach. Anche se pochi allo stadio sembravano essersi accorti di tutto ciò, il delegato Uefa, dati i precedenti, si è piazzato sotto la curva e ha registrato di persona gli episodi incriminati. Era una mazzata temuta, più che attesa, si sperava ancora una volta in una multa, sia pure salata. Il provvedimento è pesante, ma colpisce una squadra che certi tifosi, anche suo malgrado, se li porta dietro da molti, troppi anni. La stangata che costringe il club a giocare senza pubblico nel ritorno degli ottavi di Europa League con lo Stoccarda, arriva dopo ben quattro investigazioni dell’Uefa per episodi simili in questa stagione. Soprattutto l’episodio dei cori “Juden Tottenham” rivolti ai tifosi avversari, e per cui il club era stato diffidato. Fatto preceduto dall’assalto notturno di laziali e romanisti a un pub del centro di Roma dove si erano riuniti i supporters del club inglese e su cui si sta ancora indagando. La squalifica stavolta si unisce alla multa di 40.000 euro, che non è nella sostanza la vera sanzione pecuniaria. La stangata infatti è nel mancato incasso, almeno un milione di euro. E se l’Uefa non dovesse accogliere il ricorso d’urgenza mantenendo i due turni a porte chiuse, la botta sarebbe ovviamente doppia.

Napoli prepara la sua notte città nel pallone per la Juve (Repubblica)

Prezzi folli, ma biglietti esauriti. Mazzarri, caccia alle spie

Oggi mezza giornata, per i dipendenti comunali che lavorano allo stadio San Paolo. A Walter Mazzarri è venuta la fissa delle spie e sta chiedendo che vadano tutti quanti a casa prima, per sgombrare il campo alla blindatissima rifinitura degli azzurri. Lontano dall’inespugnabile bunker di Castel Volturno, circondato da steward e teloni anti binocolo, il sospettoso allenatore del Napoli non si sente evidentemente al sicuro. Ma il sopralluogo top secret a Fuorigrotta è un’esigenza, per la squadra: c’è infatti da testare il nuovo manto erboso, piantato a tempo di record per la super sfida di domani sera contro la Juve. De Laurentiis non ha badato a spese e ha fatto arrivare le zolle dal migliore vivaio del Nord Est: 200 mila euro sull’unghia, anche per non sfigurare sotto gli occhi di mezzo mondo. Le tv straniere che trasmetteranno in diretta la partita sono una ventina, tra cui ESPN, Al Jazeera e Canal Plus. C’è in palio una fetta di scudetto. Al San Paolo non capitava da un bel po’: per l’esattezza da 23 anni. E il blitz in città di Maradona ha dato un’altra spolverata all’amarcord, anche se Dieguito è ritornato a Dubai e non vedrà dal vivo la partita. Prima di andarsene ha dato la carica alla sua ex squadra, però. «Il Napoli può vincere: è sicuro». E ha sfidato i chili in sovrappeso e la forza di gravità per fare felici i tifosi, danzando con loro. «Chi non salta juventino è». A Fuorigrotta, domani sera, sarà il grido di battaglia dei 60 mila irriducibili che sono riusciti a conquistare un biglietto: superando sul tempo almeno altrettanti pretendenti. Il costo da pagare è stato elevato in tutti i sensi: per le file chilometriche al botteghino e soprattutto per gli aumenti monstre del listino di De Laurentiis. I prezzi rispetto alla precedente partita di campionato (contro la Samp) sono triplicati nei settori popolari e raddoppiati in quelli riservati ai vip, con una forchetta che oscilla tra i 30 e i 250 euro. Ma già ieri sera, con 48 ore d’anticipo sul fischio d’inizio, il cassiere ha festeggiato in pompa magna il tutto esaurito. Non ci sono più posti: l’incasso supererà i 2.5 milioni.

«Balotelli? Dopo le partite sipuòandare in discoteca» (La Gazzetta dello sport)

“Galliani: «La multa per il gesto? Non ho visto. Spero sarà in campo con la Lazio»

“Ieri il Balo ha svolto ancora lavoro a parte, ma nell’ambiente rossonero continua a respirarsi un moderato ottimismo. Il colpo sotto il ginocchio destro rimediato nel derby col passare dei giorni si sta riassorbendo e Galliani sembra abbastanza fiducioso: «I medici mi hanno parlato di una botta, speriamo che guarisca per sabato sera». Per il resto — ovvero i comportamenti in campo e la vita privata fuori —, zero preoccupazioni. «Che cosa penso della multa del giudice sportivo? Non penso nulla perché non ho visto—dice l’a.d. rossonero —. Ho letto di un gesto gravemente offensivo, ma col giocatore non ho parlato. Le serate in discoteca? Sono ammesse, dopo le partite ci vanno tutti. Se dovessimo proibire le discoteche, le faremmo chiudere…». Poi ancora un accenno con risvolto sarcastico all’influenza che avrebbe colpito Mario la sera del derby: «Questa storia della febbre non la sapeva nessuno di noi. Nemmeno l’allenatore e il medico. Vuol dire che nomineremo Raiola nuovo dottore del Milan».


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