STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Nuova era Gea (La Gazzetta dello Sport)

A sette anni dall’inchiesta Moggi riparte daMilano davantiaGallianieAgnelli

“Un anno fa il via a Dubai, ora in Italia. Niente più procure, ma spazio a eventi e marketing. Primo test: l’addio di Cannavaro

“«Riprende oggi il proprio cammino» la costola italiana di Gea World. Ad un anno di distanza dalla nascita a Dubai di Gea World Middle East ecco il passo più significativo, in attesa del varo di altre emanazioni nel resto d’Europa. Un progetto ambizioso, non c’è che dire. L’appuntamento è a Milano per una kermesse mediatica al teatro Vetra: con tanti annunci e una parata di ospiti illustri. Il presidente Alessandro Moggi, 41 anni, avrà al suo fianco i suoi collaboratori più stretti: in primis Carlo Oggero (con una lunga esperienza nel ramo commerciale) e Riccardo Calleri, unico superstite della precedente esperienza: quella avviata nel 2001 sotto l’ombrello delle grandi famiglie del calcio italiano dell’epoca e chiusa il 18 luglio 2006 con la messa in liquidazione sotto la tempesta di Calciopoli. Erano i mesi più caldi, con Luciano Moggi e il suo mondo sul banco degli imputati. Il ritorno A quasi sette anni di distanza Alessandro Moggi si ripresenta così ufficialmente in Italia con delle novità sostanziali rispetto al passato. E con una mission: niente sfide, ma l’impegno di far emergere la professionalità del progetto.

Allarme tifosi: duemila poliziotti allo stadio (La Gazzetta dello Sport)

“Sui turchi pende la «condizionale»: al primo incidente fuori dalle coppe per un anno

“Sfida sul baratro. Sfida tra le due squadre più sanzionate d’Europa, almeno quest’anno, per le solite maledette ragioni di ordine pubblico: incidenti, cori razzisti, violenze dentro e fuori lo stadio. Sfida —andata e ritorno naturalmente— osservata con speciale attenzione dall’Uefa. Perché il Fenerbahçe, alla prossima, sarà squalificato per una stagione. Ragion per cui il tecnico del Fenerbahçe, Kocaman, ha fatto un appello ai propri tifosi: «State tranquilli, o paghiamo caro». E anche la Lazio non è messa bene. Stadio caldo Oggi si gioca al Sukru Saracoglu, casa «caldissima » del Fenerbahçe, zona asiatica di Istanbul. Con i tifosi—controllati da 2mila poliziotti in servizio antisommossa — in tribuna: non succedeva da tempo. La storia è lunga. Negli ultimi cinque anni, dal 2008 a oggi, il club turco ha ricevuto una trentina di sanzioni Uefa.Ma questa stagione la situazione è precipitata. Ricevuti 65mila euro di multa per i preliminari Champions contro Paok e Vaslui (razzi e petardi assortiti), il 29 agosto i tifosi hanno ripetuto la vergogna contro lo Spartak Mosca nei playoff. Risultato: una partita a porte chiuse con la «condizionale ». Non è servito: il 6 dicembre, contro il BorussiaMoenchengladbach, nei gruppi di Euroleague, i fatti si sono ripetuti.

Ibra ora vuole stregare Napoli fascino di un incrocio targato Psg (Repubblica)

Il mercato passa tutto da Parigi, e a Zlatan manca l’Italia…

“C’è Ibra che sogna il Napoli, c’è il Real che vuole Ancelotti, c’è il Barcellona che stuzzica Thiago Silva, ci sono Juve e Milan che si contendono Verratti. Il mercato perenne prova a disturbare l’idillio del Psg, ma per almeno una settimana non ci potrà riuscire. Parigi val bene Leo Messi, sghignazzano i siti internet transalpini, parafrasando la storica frase del re di Francia, che si adattò alla messa per ottenere la corona. Dopo il 2-2 col Barça, la stampa transalpina ha incoronato il Psg di Ancelotti, le cui possibilità di entrare già tra le prime quattro squadre d’Europa, a meno di due anni dall’arrivo degli sceicchi del Qatar, dipendono dall’eventuale recupero del più forte calciatore del mondo per la partita di ritorno, mercoledì prossimo al Camp Nou. In verità le corone distribuite dagli abituali censori sono addirittura quattro. La prima è per Ancelotti, che con la sua tattica basata su una difesa perfetta e sulle fiammate in contropiede ha entusiasmato per mezz’ora il severissimo pubblico parigino e soprattutto ha conquistato il presidente Al-Khelaifi. «Sono fiero della mia squadra e di come ha giocato». La seconda è per Thiago Silva, così descritto da Ancelotti. «Non c’era bisogno che dimostrasse di essere il più forte difensore del mondo. Però l’ha dimostrato». La terza è per il demiurgo Leonardo. «Siamo in corsa per la semifinale di Champions, il che dimostra la bontà del lavoro di 20 mesi». La quarta è per il trascinatore Ibrahimovic, che stavolta sogna davvero la rivincita sulla Catalogna ripudiata. «Sono sicuro che Ancelotti ha già in testa la tattica giusta».

Salta amichevole con l’Argentina col Papa in tribuna (Il Giornale di Sicilia)

“Una lettera ufficiale firmata dal presidente Rosell, Leo Messi e Javier Mascherano: così, secondo Mundo Deportivo, il Barcellona ha invitato il Papa al Camp Nou per assistere a una partita del Barcellona. Nel frattempo sfuma l’ipotesi di vedere Jorge Bergoglio in tribuna il 14 agosto per Italia-Argentina: in quella data i sudamericani sono già impegnati con la Russia. Ora le due federazioni cercheranno unaccordo per trovareunasoluzione alternativa.


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