STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Perinetti: “Al Palermo serve uno choc” (Repubblica – PA)

“Il manager dissente da Zamparini: “Questa squadra non è da retrocessione”

“ENTRIAMO nell’ufficio di Giorgio Perinetti proprio mentre il direttore generale si sta sta congedando da Beppe Sannino al termine dell’incontro per fare il punto dopo le due sconfitte. Direttore come ha trovato Sannino? «Sannino è una persona onesta che dice sempre quello che pensa. È un combattente e non si arrende. Si arrenderebbe solo davanti all’impossibilità di migliorare la squadra». Quindi va per la sua strada con la fiducia della società? «Assolutamente sì perché Sannino sa che questa è una squadra dalle tante novità. Ci sono molti giovani, potenzialmente validi, sui quali si deve lavorare». Giovani che sembrano scommesse. «Scommesse che noi speriamo siano vincenti. Il rinnovamento è massiccio, ma fonda sulle certezze dell’anno passato. Certezze che però non sono tantissime. Anche molti giocatori dello scorso anno, tipo Ilicic ed Hernandez, si stanno riproponendo. Il nostro è stato un rinnovamento più radicale di quello che si possa pensare». Per Zamparini il Palermo è da retrocessione. Per lei? «Quella del presidente è stata una provocazione. Se giocassimo sempre così saremmo da retrocessione, ma abbiamo le potenzialità per essere lontani da queste posizioni, ma ci vuole carattere per tirale fuori. Io non mi preoccupo. Il gruppo ha doti morali e tecniche e una guida adeguata per fare bene».

La svolta di Del Piero Ambasciatore a Sydney per 2 anni e 3,2 milioni (La Gazzetta dello Sport)

“Oggi l’annuncio ufficiale dell’accordo. Non è stata una scelta semplice perché lunedì si era fatto avanti il Liverpool…

El Shaarawy si racconta: «La mia cresta, Ibra e Gattuso. Ed è dura non montarsi la testa…» (La Gazzetta dello Sport)

“«Gioca e basta» Stefano, come lo chiama Allegri, si è raccontato a Max, il mensile della Gazzetta dello Sport, che sarà in edicola domani (e online su Max.gazzetta.it). A partire dalla cresta, che evidentemente oltre agli estimatori ha pure qualche detrattore: «Mi hanno chiesto di rasarla appena ho messo piede a Milanello. Poi me l’ha chiesto anche qualcuno nello spogliatoio, ma un compagno mi ha difeso: “Se si pettinano così Hamsik, Neymar e Cissè, non vedo perché non possa farlo anche lui”, ha detto davanti a tutti. Così, il dibattito si è chiuso». Probabilmente Cecchi Paone inserirebbe il Faraone nella categoria metrosexual, i maniaci del look e della cura personale. «Appena Gattuso si è accorto delle prime aggiustatine alle sopracciglia ha cominciato a cazziarmi di brutto: “Tu devi pensare solo a giocare, hai capito?”. Grande. Mi mancherà».

Il progetto Mangia conquista Immobile (La Gazzetta dello Sport)

“«Cura dei dettagli e idee chiare» El Shaarawy sarà impiegato come esterno

Incassato l’augurio dell’ex partner Insigne («è stato carino a prevedere per mee Florenzi lo sbarco nella Nazionale di Prandelli»), Ciro Immobile si sente già dentro al calcio di Mangia. E schizza, velocissimo, nelle ripartenze. «Metto a frutto le lezioni di Zeman – fa notare l’attaccante del Genoa -. Anche in questa Under 21 c’è tanto del boemo, che ha aiutato a crescere me, Capuano e Romagnoli. Mangia assomiglia a Zeman, per la cura dei minimi dettagli e per la capacità di far conoscere il suo progetto. Ci teniamo non solo a qualificarci ma a mettere in pratica le lezioni del nuovo c.t.».

Tra seconde squadre e multiproprietà in Lega si riparla di campionato riserve (La Gazzetta dello Sport)

“Nell’assemblea in cui la Lega di A ha ribadito di non avere intenzione di scendere sotto quota 3 in consiglio federale, è stato rispolverato un progetto vecchio di 2 anni: il campionato riserve. In realtà, sarebbe un ritorno al passato, cioè a quel torneo De Martino soppresso negli anni ’70. Organizzare un campionato per chi non ha spazio in prima squadra, soprattutto ora che l’età dei Primavera è stata abbassata, sarebbe la soluzione meno traumatica, ma quella più ambiziosa — nutrita da diverse società — resta l’iscrizione di seconde squadre in Lega Pro, nell’ambito di una riforma dell’area professionistica. Senza dimenticare il caso delle multiproprietà dopo la moratoria di una stagione concessa al Salerno di Lotito.

Riforma giustizia: Petrucci apre (Tuttosport)

“Quando i condannati per il Calcioscommesse chiedevano il contraddittorio con i pentiti, innescando un lungo dibattito sul rito del processo sportivo, Gianni Petrucci era a Londra, ma i giornali italiani li leggeva. Ieri alla prima Giunta Coni dopo le Olimpiadi, il presidente prima ha annunciato che «a febbraio verrà eletto un nuovo presidente», poi ha comunicato una prossima revisione della giustizia sportiva: «Al termine dei processi, a bocce ferme, certamente alcune cose saranno rivalutate, tenendo presente che la responsabilità oggettiva rimarrà».

Galliani: «Uno stop muscolare a partita è problema grave» (Tuttosport)

“Non cera bisogno di ribadirlo, vista levidenza del dato, ma il fatto che Adriano Galliani si sia soffermato in Lega Calcio sul caso infortuni, fa capire quanto il tema sia delicato e tenuto ampiamente sotto osservazione in via Turati: «Stiamo marciando al ritmo di un infortunio muscolare a partita: questo è il problema del Milan, lo sa lallenatore, il preparatore atletico, il medico sociale e lo sappiamo anche noi in società – ha sottolineato lad rossonero -: vediamo cosa si può fare per ovviare a questo problema». QUESTIONE ALLEGRI Naturalmente Galliani è tornato anche sullargomento principe della scorsa settimana, ovvero la diatriba dialettica con Allegri sulle potenzialità del Milan, con quel «Allegri ora deve preoccuparsi, bisogna lottare per vincere» che aveva creato alcuni fraintendimenti: «La squadra è buona, non torniamo su dove dobbiamo piazzarci perché è inutile ripeterci, faremo un buon campionato – ha proseguito Galliani -. Con Allegri non cè alcun problema, abbiamo detto sempre le stesse cose, il Milan deve cercare di vincere sempre perché è nel Dna della nostra società. Poi nessuno pretende di vincere sempre e comunque veniamo da due anni bellissimi con Allegri, sono in contatto continuo con lui». Detto questo, «per il campionato la Juventus è in pole perché ha vinto lo scudetto – ha annotato lad -, poi, ci sono altre squadre in grado di far bene, le solite: noi, il Napoli, lInter, la Roma… la squadra che mi è piaciuta di più nella seconda giornata»

Fassone: «Fatta con i cinesi» (Tuttosport)

“Sono maturi i tempi per annunciare il closing del passaggio di quote tra lInter e il gruppo di imprenditori cinesi pronti a rilevare il 15% del pacchetto azionario della famiglia Moratti. A confermarlo Marco Fassone, direttore generale del club di Palazzo Saras: «Non cè trattativa con i cinesi, ma un contratto chiuso a inizio agosto. Siamo in una fase tecnica e tutto sta andando avanti secondo i tempi previsti per la finalizzazione del passaggio delle quote». A cui seguirà lingresso dei nuovi partner nel Cda ratificato dallassemblea dei soci.

IN ATTESA (Tuttosport)

“Ma ad aspettare i nuovi arrivati non cè solo il Parma. Enrico Preziosi , per esempio, confida molto in Marco Borriello : «Da lui mi aspetto i gol. Secondo me è uno degli attaccanti più forti in Italia. Ha bisogno di giocare con continuità, cosa che non è successo nelle altre squadre, per motivi di organico ma forse anche perché è stato sottovalutato. Anche Vargas – ha proseguito – era alla prima partita e una volta che saremo amalgamati daremo fastidio a parecchie squadre. Gilardino una delusione? No, assolutamente no. Si era infortunato, poi la squadra stava facendo male e lui è stato risucchiato nel vortice». Il rimpianto di Preziosi è non aver completato la rosa con Gomez : «Ci siamo mossi tardi – ha ammesso – Comunque, vedrete Melazzi : è un ragazzo del 1991, sarà protagonista del nostro calcio». E a Bologna il dg Roberto Zanzi spera che Alberto Gilardino si ricordi presto di esserlo stato, neppure troppo tempo fa, un grande del nostro calcio.

Germania e Francia: dove vince il Sud (Il Corriere dello Sport)

“In Inghilterra da diciassette anni il titolo si muove solo sullasse Manchester (dieci conquistati dallo United, uno dal City)- Londra (tre vittorie a testa per Arsenal e Chelsea). In Francia il calcio ha cadenze chiaramente centromeridionali: quarantacinque titoli con leadership che hanno segnato la storia del football francese come quella del Saint Etienne, del Marsiglia e più recentemente del Lione (lultimo titolo è stato conquistato da una città del Sud, Montpellier). Il calcio non ha itinerari univoci e non sempre le dinamiche italiane si ripropongono allestero. Ci sono campionati che ruotano intorno a egemonie inattaccabili (quello spagnolo e quello tedesco), altri che distribuiscono in maniera «più» democratica le vittorie (quello francese, ad esempio). Il nord non prevale solo in Italia ma anche in Inghilterra; il sud domina in Francia e, attraverso il Bayern di Monaco, anche in Germania. Non cè una regola.


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